Ciclismo

Ciclismo: Elia Viviani non vuole far rimpiangere Kittel. E la convivenza con Gaviria…

Gianluca Bruno

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Svolta completa per Elia Viviani. Il Campione Olimpico di Rio 2016, dopo aver lasciato (almeno per il momento) completamente l’attività su pista per dedicarsi anima e corpo a quella su strada, si è trasferito dal Team Sky alla Quick-Step Floors.

Un colpo di mercato davvero importante anche per quanto riguarda i risvolti che aspettano il ciclismo internazionale in generale. Soprattutto in chiave volate, infatti, c’è stata una grande rivoluzione: Marcel Kittel, da tutti indicato come il più grande velocista al mondo, ha deciso di cambiare aria, passando alla Katusha. A rimpiazzarlo alla Quick-Step è arrivato proprio Viviani che ha dichiarato in un’interivista: “voglio essere un leader, non un ripiego di Kittel”.

L’obiettivo è confermare la crescita esponenziale arrivata a cavallo tra estate ed autunno di quest’anno, dove l’oro di Rio ha dato davvero spettacolo, battendo chiunque in volata. GP Plouay e Classica di Amburgo, due corse World Tour per l’azzurro che, nel 2018, vuole andare a caccia di un risultato ancora più grande, sfruttando magari un treno molto più performante.

Se Kittel ha vinto 14 volte nel 2017 e Viviani 9, ora può succedere l’opposto. Io ci credoIl ragionamento non fa una piega. Ho 9 successi e 10 secondi posti: spero di trasformarne almeno 5 in vittorie con l’aiuto della Quick-Step”. 

Da seguire ci sarà ovviamente anche la convivenza con un altro dei migliori sprinter del globo: Fernando Gaviria. Il colombiano spesso e volentieri è apparso dominante, però è ancora troppo incostante per prendersi l’intera scena. “Avremo due gruppi diversi ma intercambiabili. Alla Quick-Step servono due grandi velocisti“. Il sogno, oltre che il primo obiettivo del 2018, è la prima Classica Monumento stagionale: la Milano-Sanremo.

 

 





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