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Sorteggio Playoff Mondiali 2018: la Svezia ai raggi X. La forza del collettivo ed una solidità difensiva spiccata

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E dunque sarà la Svezia e la prima la giocheremo in trasferta (9-11 novembre) ed in casa forse a Milano (12-14 novembre). L’urna di Zurigo ha decretato gli accoppiamenti dei quattro playoff dai quali usciranno le ultime qualificate alla fase finale dei Mondiali 2018 in Russia. L’Italia di Giampiero Ventura dopo aver chiuso il girone G al secondo posto, dietro alla Spagna, grazie all’ultimo successo esterno contro l’Albania si è assicurata un posto tra le Nazionali teste di serie al sorteggio, evitando le avversarie più impegnative (Svizzera, Croazia e Danimarca) e garantendosi una rivale, sulla carta, più morbida. Tuttavia le insidie non mancano ed andiamo a scoprire le caratteristiche dei nostri prossimi avversari

La formazione allenata da Jan Andersson ha il merito di aver aperto un nuovo corso riuscendo a costruire un collettivo competitivo mettendosi alle spalle l’assenza di un accentratore di gioco fenomenale come Zlatan Ibrahimovic. Una compagine formata per lo più da quei ragazzi che, nel 2015, sorpresero tutti aggiudicandosi gli Europei 2015 Under21 di cui ricorda bene l’esito anche il ct della Nazionale di categoria Luigi Di Biagio, uscita di scena nei gironi perdendo il primo match 2-1 proprio contro gli scandinavi. Compagine strutturata tatticamente su un classico 4-4-2 nel quale il giocatore di maggior qualità è Marcus Berg, autore di ben 8 marcature nelle qualificazioni. Un calciatore con esperienza passate all’Amburgo ed al Panathinaikos che ha scelto la destinazione degli Emirati Arabi, per vestire la maglia dell’Al-Ain. Non bisogna poi dimenticarsi della mente creativa nello scacchiere di Andersson ovvero Emil Forsberg del Lipsia, calciatore sempre più determinante oltre che il difensore del Manchester United Victor Lindelöf, dotato di grande fisicità.

La selezione scandinava, per la sua grande organizzazione, è una compagine che subisce pochi gol ed è in grado di battere chiunque: la vittoria contro la Francia nel proprio raggruppamento parla chiaro. Tuttavia, la mancanza di un calciatore di classe come Ibra si sente, dal punto di vista offensivo: la manovra risulta essere, a volte, priva di imprevedibilità e di facile lettura per gli avversari. Azzurri che dovranno prendere nota di questi aspetti per trovare una breccia nella retroguardia dei nordici e sfruttare ogni minima incertezza.

Guardando ai precedenti sono 23 i match disputati con 11 vittorie dell’Italia, 6 pareggi e 5 della Svezia. Tra quei 6 pari, tutti ricordano l’1-1 degli Europei 2004 quando un colpo di tacco magico Ibrahimovic permise ai gialloblu di pareggiare un incontro decisivo ai fini della qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Il Bel Paese infatti subì, suo malgrado, il famoso “biscotto” con quel 2-2 tra svedesi e danesi nel match successivo, valsa l’eliminazione alla squadra di Giovanni Trapattoni. Positivo invece l’ultimo confronto di un anno sempre nella rassegna continentale in Francia quando un gol di Eder regalò una gioia incontenibile agli uomini di Antonio Conte.





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: profilo Nazionale svedese calcio

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