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F1, Mondiale 2017: game over Ferrari. L’affidabilità è mancata sul più bello. Sarà l’anno dei rimpianti

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Game over FerrariLewis Hamilton trionfa nel GP del Giappone 2017, 16° round del Mondiale di Formula Uno, ed ipoteca praticamente il suo quarto titolo iridato, ottenendo l’ottava vittoria stagionale e la 61esima in carriera. E’ infatti un sole inconsueto per Suzuka ad illuminare il britannico mentre è ancora la Luna Nera ad adombrare Maranello.

Un vero e proprio Harakiri della Rossa in quest’ultima fase di stagione. Una resa, sancita dal -59 nella classifica iridata dei piloti, che ha nell’affidabilità un fattore determinante. Si sa, in una lotta così serrata, la robustezza del mezzo è fondamentale e di fatto il Cavallino Rampante negli ultimi 3 round ha portato a casa la miseria di 22 punti rappresentando un quadro assai problematico. Dopo quanto accaduto in Malesia, quest’oggi, a 10 minuti prima del via e quel cofano aperto aveva già prefigurato scenari nefasti…I primi giri ne sono stati conferma e, per quanto dichiarato successivamente da team, è stata una candela a rompersi causando un problema in termini di potenza sulla vettura di Sebastian Vettel, costretto al ritiro.

Il quarto problema tecnico in due settimane ed è quasi stucchevole come nel momento decisivo la Ferrari si sia quasi un sciolta. Una situazione che brucia agli addetti ai lavori, ai tifosi e ora si attende la reazione del presidente Sergio Marchionne,  non certo tenero una settimana fa  con la gestione della qualità a Maranello. Senza dubbio, quest’ulteriore imprevisto non avrà fatto piacere al n.1 del Cavallino e ciò avrà delle ripercussioni.

Dalle stesse parole del Team Principal Maurizio Arrivabene ,che ha parlato di “Problemi su componenti che non riguardano il nostro progetto”, si comprende che c’è una situazione da rinsaldare perché, al di là di un Mondiale ormai sfumato, la necessità di compattare il gruppo di lavoro è la base. Alla prova dei fatti, quella coesione necessaria nei weekend topici non c’è stata ed il giudizio della pista è stato impietoso.

Vince la Mercedes ed Hamilton perché sono stati più bravi, perché sono stati più uniti e perchè sono stati più lucidi. Nessun se e nessun ma. Sarà l’anno dei rimpianti questo da cui è necessario ripartire per non commettere gli stessi errori ma non è certo nuova quest’affermazione. Scoccia tanto perché quando le prestazioni della vettura sono evolute in meglio, la consistenza del mezzo è crollata come un castello di carte.  La candela in questa soleggiata giornata di Suzuka si è spenta. E’ necessario riaccenderla…

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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