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Basket femminile, Cecilia Zandalasini: “Emozioni indescrivibili. L’anno prossimo tornerò negli States ma prima voglio vincere con Schio e con l’Italia!”

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Sono stati giorni frenetici per Cecilia Zandalasini. Prima il titolo WNBA, poi il ritorno a casa (è atterrata domenica mattina a Malpensa), la festa in famiglia e ieri già il primo allenamento a Schio. Oggi, infine, la partenza per Istanbul dove il Famila domani debutterà in Eurolega. Un turbinio di viaggi, spostamenti ma anche emozioni per lei, che a soli 21 anni ha già conquistato mezzo mondo. Faccio ancora fatica a descriverlo. È qualcosa di unico e sensazionale, ha dichiarato Cecilia in un’intervista rilasciata all’Avvenire. “Non mi aspettavo la vittoria ma sapevo che Minnesota era più forte di Los Angeles. La finale è cominciata così così, poi ci siamo riprese“. Una serie finale che, però, non l’ha vista protagonista. “Non è assolutamente un rammarico. Ho fatto comunque una grande esperienza. Sono arrivata con lo spirito giusto, a 21 anni, nel campionato più bello del mondo. E poi nella vittoria c’è anche il mio zampino“.

Un periodo breve ma intenso. E pazienza se nella decisiva gara-5 ha giocato solo otto secondi, Cecilia si porta dietro tanti ricordi, come quello del primo canestro. È stato impagabile. Ho segnato in casa davanti a diecimila persone, un pubblico che non avevo mai visto. In finale sono entrata quando in panchina stavamo già festeggiando. È stato stupendo essere sommersa dalle compagne alla sirena. Non mi aspettavo di essere accolta così bene. Non è semplice arrivare in corsa ed immettersi negli schemi. Sono stata aiutata molto dalla compagne, dall’allenatrice e soprattutto dal vice-allenatore“. Solo un assaggio, condito già dal titolo, perché il prossimo anno Zandalasini tornerà negli States. Ho un contratto da rookie di 4 anni. La prossima sarà la mia prima vera stagione perché giocherò dall’inizio e potrò capire meglio il mio livello. Qui da noi si ragiona di più, lì è un gioco più fisico“.

Ora, Schio. Ho tanta voglia di migliorare e vincere con un gruppo che mi ha dato tanto. Sono pronta a mettere in campo quanto ho imparato in America“. Cosa esporteresti dal modello americano? “La cura maniacale dei dettagli, l’etica del lavoro, la preparazione meticolosa della partita. È un mondo di professioniste dove giocano e allenano i migliori al mondo. In un mese ho imparate cose che non avrei nemmeno sognato. Tante ragazzine ora vorrebbero imitare il tuo percorso. Che consiglio ti senti di dare? “Di giocare a basket solo per piacere e divertimento con le compagne. Solo così, giorno dopo giorno, la passione crescerà. Non bisogna fermarsi alle prime difficoltà ma rialzare la testa e andare avanti sempre. Da piccola ho sempre fatto un passo alla volta e sarà così anche stavolta“. Obiettivi futuri? “Vivo giorno dopo giorno. Mi piacerebbe che l’America diventasse il mio percorso, poi voglio vincere qualcosa anche con la maglia azzurra“. Soprattutto dopo l’Europeo. “Probabilmente senza le prestazioni in Nazionale la WNBA non sarebbe arrivata quest’estate. Me l’hanno comunicato al ritorno da Praga, appena ho messo piede fuori dall’aereo!“.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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