Ciclismo

Ciclismo, Mondiali Bergen 2017: gli outsiders. Trentin, Kristoff, Alaphilippe: in tanti possono beffare Sagan

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Non solo Peter Sagan: lo slovacco va a caccia ovviamente del terzo titolo mondiale di fila in quel di Bergen il 24 settembre, ma nella prova iridata del ciclismo maschile saranno tantissimi i nomi che proveranno a conquistare la pregiata maglia da vestire per tutta la prossima stagione. Il percorso norvegese infatti offre davvero molti tipi di interpretazione della corsa. Andiamo a scoprire tutti i possibili outsiders.

Partiamo dal probabile capitano di un’Italia che appare più in forma che mai nell’ultimo lustro. Sarà Matteo Trentin a guidare la selezione tricolore di Davide Cassani: il corridore della Quick-Step Floors sta vivendo un momento davvero eccezionale, con quattro vittorie di tappa all’ultima Vuelta di Spagna. Tiene sulle salite brevi e non durissime, ma, soprattutto, può contare su uno spunto veloce irresistibile.

La nazionale di casa, la Norvegia, schiera una doppia punta. Se Edvald Boasson Hagen può essere uno dei primi rivali di Peter Sagan, potrebbe esserci anche l’asso nella manica, chiamato Alexander Kristoff. Il vichingo della Katusha-Alpecin non è più quello di un paio di anni fa, quando al Giro delle Fiandre riusciva addirittura a staccare tutti sui muri in ciottolato. Soffre più del previsto sugli strappi e non è più performante al top in volata: agli Europei però è riuscito a beffare Elia Viviani allo sprint, dunque bisognerà tenerlo d’occhio.

Senza velocisti la selezione francese, dovrà sicuramente fare corsa d’attacco per rendere il percorso ancor più duro. Il capitano sarà infatti un uomo da Classiche delle Ardenne: Julian Alaphilippe. Il corridore della Quick-Step Floors ha avuto problemi fisici ad inizio stagione (costretto a saltare anche l’amata Liegi-Bastogne-Liegi), ma per questo finale sembra essere tornato almeno al 90%: a dimostrarlo una Vuelta corsa sempre all’attacco, con una vittoria di tappa. Può provarci con uno scatto ben assestato sull’ultima salita.

Nomi meno attesi, ma non del tutto fuori dai giochi, sono quelli di Michael Albasini e John Degenkolb. Lo svizzero ha trionfato alla Coppa Agostoni dimostrando un ottimo stato di forma: finalmente, a 36 anni, potrà correre con i gradi di capitano (visto il ritiro di Fabian Cancellara). Parte comunque battuto in uno sprint di una ventina di corridori. Chi potrebbe giocarsi tutto allo sprint è il capitano della Germania: assenti Kittel e Greipel, i teutonici daranno tutto per il corridore della Trek-Segafredo, ritiratosi però anzitempo alla Vuelta per problemi fisici, c’è da valutare la condizione.

Parte da outsider praticamente tutta la squadra belga, escluso Greg Van Avermaet, campione olimpico tra i primi rivali di Peter Sagan. Philippe Gilbert, Jasper Stuyven, Oliver Naesen, Tiesj Benoot, Jens Keukeleire, Dylan Teuns e Tim Wellens: tutti corridori che possono fare la differenza e puntare al titolo.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Marco Cometto

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