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Volley femminile, Grand Prix 2017 – Italia, appuntamento con la storia! Finale con il Brasile, per il “trofeo mai vinto”: sfatare il tabù per l’impresa

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L’Italia è chiamata all’appuntamento con la storia. Domenica 6 agosto è una di quelle giornata che possono riscrivere per sempre i memoriali della nostra pallavolo e la Nazionale di Davide Mazzanti non vuole farsi trovare impreparata. A Nanchino (Cina) le azzurre affronteranno il Brasile nella Finale del Grand Prix 2017 di volley femminile: non abbiamo mai vinto questa competizione, l’unica che manca nel nostro glorioso palmares insieme alla medaglia olimpica.

I migliori risultati nel torneo risalgono addirittura al 2004 e al 2005 con due secondi posti sempre alle spalle del Brasile. Di fronte a noi, ancora una volta, le temibili verdeoro, la nostra autentica bestia nera, una formazione che ci ha dato tantissimi dispiaceri e che abbiamo battuto pochissime volte: soltanto 12 successi in 73 partite, l’ultimo è un secco 3-0 nella Coppa del Mondo 2011. Proprio in Giappone, ormai sei anni fa, l’Italia salì sul gradino più alto di un podio internazionale per l’ultima volta, poi il vuoto totale tra due Olimpiadi estremamente amare, il Mondiale casalingo concluso al quarto posti e due Europei desolanti.

Davide Mazzanti ha toccato la panchina azzurra e come un Re Mida ci ha riportato repentinamente nell’elite mondiale, risorti dalle nostre stesse ceneri come un’Araba Fenice. Le ragazze hanno fatto emozionare nel corso di questo mese, conquistando prima sei vittorie consecutive durante la fase preliminare e ottenendo così un’insperata qualificazione alla Final Six. Poi hanno messo ko gli USA Campioni del Mondo e hanno steso la Cina Campionessa Olimpica di fronte al proprio pubblico: due imprese che ci permettono di tornare in campo oggi pomeriggio (ore 14.00) per cercare di riscrivere la storia ed entrare nella leggenda.




 

Dovevano sorprendere, sono andate ben oltre e ora hanno di fronte a loro soltanto l’ultimo ostacolo: il Brasile di Zè Roberto, privo di tantissime stelle e in grande ricambio generazionale ma che con caparbietà e imprevedibilità è riuscito a giungere fino in fondo con l’obiettivo di difendere il titolo conquistato lo scorso anno e di alzare al cielo addirittura il 12esimo Grand Prix della loro storia. Sono numeri che possono spaventare ma Cristina Chirichella e compagne devono essere consapevoli delle proprie potenzialità e devono continuare a giocare come hanno fatto fino a oggi, crescendo punto dopo punto, migliorando continuamente il loro tasso tecnico, facendo la differenza nei momenti più importanti e non mollando mai il colpo.

Questo gruppo ha emozionato e ci ha fatto sognare: deve completare una missione e dimostrare che questa squadra può togliersi grandi soddisfazione e può guardare al futuro che conta (Olimpiadi di Tokyo 2020 su tutto) con grande ottimismo. Il Brasile ha a sorpresa eliminato la Serbia in semifinale, nel girone si è salvato clamorosamente battendo l’Olanda al tie-break e sfruttando i sei match-point sciupati dalle oranjes contro la Cina, nella fase preliminare ha recuperato vincendo le ultime partite in casa. Sono tanti i nomi nuovi in Nazionale come quelli di Tandara, Drussyla, Ana Beatriz, Adenizia (vista nel nostro campionato, una forza a muro), Rosamaria, Ana Carolina e il libero Suelen. Tante di loro sono alla prima volta, come le nostre ragazze: potrebbe fare la differenza. Dovremo giocare senza blocchi e senza freni, mettendo in campo tutte le nostre migliori qualità tecniche e mentali.

Come sempre saranno fondamentali le bordate di Paola Egonu, in regia Ofelia Malinov che ormai cerca indistintamente le sorelle Bosetti di banda e le centrali Cristina Chirichella e Raphaela Folie i cui muri avranno molta importanza, Monica Gennaro il nostro libero.

 

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