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Volley femminile, Grand Prix 2017 – L’Italia rinasce e risplende. Tre vittorie da caterpillar: USA e Cina battute, si sogna con Egonu. E ora la Final Six…

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L’Italia è stata letteralmente magnifica nel fine settimana a Macao dove ha vinto tre partite del Grand Prix 2017 di volley femminile. Un risultato incredibile da parte delle azzurre che hanno sconfitto Cina, USA e Turchia: due 3-0 un tie-break, demolite le Campionesse Olimpiche all’esordio poi surclassate le Campionessa del Mondo in un match palpitante prima di sbrigare la formalità con la formazione di Guidetti.

Sarà anche vero che Cina e USA erano prive di diverse stelle (ma le padrone di casa hanno comunque giocato con il fenomeno Zhu Ting mentre le americane erano imbattute nel torneo) ma la nostra Nazionale è stata letteralmente strepitosa e ha dato una sonora risposta all’intero movimento: sta nascendo una nuova squadra combattiva, volitiva, capace di fare la differenza, caparbia e soprattutto tecnicamente valida. Anche settimane scorsa, quando arrivarono le sconfitte contro USA e Cina prima del successo sulla Russia, le ragazze di Davide Mazzanti avevano dimostrato di essere ben sul pezzo, mancando soltanto mentalmente nei momenti più caldi dei vari set.

Questa volta, invece, il nostro sestetto non ha lasciato proprio scampo a nessuno e ha giganteggiato, riuscendo anche a domare le velleità degli USA in un tie-break che, per esperienza, poteva risultare decisamente complesso. L’Italia si distingue in fase offensiva, si fa apprezzare in difesa e ha trovato nel muro un fondamentale favorevole, al pari di un servizio spesso incisivo e preciso (salvo qualche errore), c’è grande convinzione nei propri mezzi all’interno del gruppo che sta crescendo insieme.

Soprattutto è esplosa definitivamente Paola Egonu, autrice di 103 punti in quattro partite: 39 contro la Russia (miglior marcatrice italiana di tutti i tempi in una partita), 21 contro la Cina, 31 contro gli USA e 12 senza strafare con la Turchia. Un opposto fenomenale, potentissimo, aggressivo: vedremo che decisioni verranno prese quando rientrerà Valentina Diouf. Ofelia Malinov è sempre più precisa in cabina di regia, sfrutta benissimo anche le centrali (la capitana Cristina Chirichella è stata determinante, bene Raphaela Folie) e sa innescare il braccio dell’indemoniata Miriam Sylla, mentre Lucia Bosetti punta su esperienza e precisione, senza dimenticare il libero Monica De Gennaro immolatasi più volte.

Se due settimane fa la Final Six sembrava un sogno ora è quasi realtà. Quattro vittorie (10 punti) e un ultimo weekend decisamente favorevole, almeno sulla carta: Turchia, Repubblica Dominicana e Thailandia a Bangkok. La qualificazione agli atti conclusivi è davvero a portata di mano: un ultimo sforzo per proseguire una crescita ormai evidente dopo la delusione delle Olimpiadi di Rio 2016 e la bella qualificazione ai Mondiali 2018 strappata a inizio giugno.

 

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