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Tennis, Wimbledon 2017: l’ottava sinfonia di Roger Federer a Church Road. L’uomo dei record colpisce ancora, Marin Cilic travolto in tre set

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Roger Federer si conferma l’uomo dei record. L’amata erba di Church Road regala al fenomenale svizzero l’ottava corona superando in una finale senza storia il croato Marin Cilic (n.6 ATP) con il punteggio di 6-3 6-1 6-4 in 1 ora e 43 minuti di partita. Con questo risultato Federer ottiene il suo 19esimo titolo di un Grande Slam essendo il giocatore più “anziano” ad aggiudicarsi il Major nell’era Open e l’unico ad aver vinto Wimbledon in otto occasioni. Un campione infinito!

PRIMO SET – L’avvio è subito complicato per il croato che, costretto a forzare i colpi per non entrare nella ragnatela dello scambio da fondo, è spesso suscettibile all’errore. Per fortuna di Cilic, anche l’inizio di Roger non è dei migliori e l’equilibrio del servizio permane nei primi game con Federer costretto a salvare con una seconda molto carica al corpo la prima palla break del match. E’ pero solo un momento transitorio: nel quinto gioco Marin si ritrova sotto 0-40 e così lo svizzero ha tre occasioni per andar via. Il croato annulla le prime due ma sulla terza non trova ancora una volta il servizio concedendosi alla risposta inesorabile del fenomeno di Basilea. “Sua Maestà” cambia marcia letteralmente elevando il suo gioco ed obbligando il rivale a giocate non facenti parte del suo repertorio. Il rossocrociato è implacabile e nel nono game suggella la sua superiorità con un doppio break ed il 6-3 di fine frazione. Il 49% di prime in campo, zero aces, 3 vincenti e 10 errori non forzati, sono statistiche esaustive sull’andamento del parziale.

SECONDO SET – Autentico dominio in campo di Roger che in men che non si dica va avanti 2-0 sfruttando un Cilic in rottura prolungata: colpi spesso fuori misura e parecchio nervosismo. Sul 3-0 entra in scena anche il fisioterapista, richiesto dal croato, che piange a dirotto. Si teme il peggio ma, in realtà, il problema non è così serio. Si riparte e Federer, forte della sua esperienza, non si lascia condizionare da questa pausa continuando a macinare il suo tennis aggressivo con grande regolarità senza concedere nulla all’avversario. Nel sesto game, l’elvetico vola sul 5-1 infilando con dritto e rovescio un Cilic in confusione che cerca il Serve&Volley costantemente. E così in un’ora ed un minuto lo score recita: 6-3 6-1 in un atto conclusivo nel quale c’è solo un giocatore in campo.

TERZO SET – Nel terzo parziale Cilic prova ad alzare il livello del suo tennis, riuscendo ad essere più incisivo con la prima e mettendo da parte paure e guai fisici (eventuali). Il 7 volte campione però non lascia scampo al rivale minimizzando gli errori ed essendo letale nel settimo game quando, anche grazie a due dritti consecutivi affossati dal croato, fa suo il break decisivo sublimato da un grido liberatorio subito dopo il 6-4!

 

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da profilo twitter Wimbledon

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