Nuoto artistico

Nuoto sincronizzato, Mondiali 2017 – Giorgio Minisini, il Messia azzurro che regala emozioni. Con Perrupato e Flamini, da Campione del Mondo all’argento: un fenomeno rivoluzionario

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Un solo immenso grazie a Giorgio Minisini e a Mariangela Perrupato che ancora una volta ci hanno emozionato e ci hanno scaldato il cuore. Per merito loro l’Italia del nuoto sincronizzato ha conquistato la seconda medaglia ai Mondiali 2017 in corso di svolgimento a Budapest (Ungheria), confermando la nostra scuola ai vertici internazionali nel duo misto.

La maggior parte del merito va innegabilmente a Giorgio, autentico Messia del sincro azzurro, un Profeta in Patria che ha rivoluzionato la storia di questo sport nella nostra Nazione: se Bill May è il massimo pioniere, l’uomo di fronte a cui tutti devono inchinarsi perché ha permesso agli uomini di competere in una disciplina storicamente aperta soltanto al gentil sesso, Minisini è il faro che ha illuminato questo sport nel nostro Paese. Erano sempre arrivati dei buoni risultati con le ragazze ma mai medaglie di rilievo, ottimi piazzamenti onorevoli ma mai quella consacrazione che invece ci ha regalato questo autentico fenomeno.

Lunedì mattina si è laureato Campione del Mondo insieme a Manila Flamini con una coreografia commovente e toccante, un’interpretazione artistica sbalorditiva, un sincronismo ai limiti della perfezione, un’espressività unica, affrontando un tema così attuale come quello dell’immigrazione, l’Urlo di Lampedusa che ha squarcito il cielo magiaro e lo ha fatto entrare nella leggenda. Oggi ha cercato il bis con tutto il cuore ma oggettivamente la Russia era inarrivabile: Adamo ed Eva, con una Perrupato stupenda e davvero da amare considerando anche la particolare stagione che ha affrontato, sono stati bellissimi ma quando l’avversario è superiore non si può far altro che riconoscerlo.

Come la Russia ha dovuto fare qualche giorno fa: hanno dominato i Mondiali di sincro vincendo tutti gli ori a disposizione tranne quello del duo tecnico, battuti sul campo dall’Italia che ha ribaltato gerarchie decennali (a livello femminile, ovviamente). Minisini verrà ricordato negli annali ed è un peccato che questa prova non sia stata inserita nel programma delle Olimpiadi di Tokyo 2020: ci saremmo davvero divertiti e avremmo sognato in grande.

Il nuoto sincronizzato non è uno sport per uomini? Assurdità maschiliste che Giorgio ha spazzato via insieme alle compagne di gara, dando a tutti una lezione di parità dei sessi, tematica sempre più al centro dello sport e tanto ricercata anche dal CIO. L’appuntamento è ai Mondiali 2019 con la speranza che il doppio misto possa sognare i cinque cerchi a Parigi 2024: Minisini è giovane e il sogno non può infrangersi…

 

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