MotoGP

Motomondiale 2017, Valentino Rossi non è soddisfatto della sua Yamaha: “Moto difficile da guidare sin dal primo momento”

Alessandro Tarallo

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L’avvio di stagione del Motomondiale 2017 non è stato particolarmente esaltante per Valentino Rossi. Certo, la stagione del Dottore è iniziata con tre podi nelle prime tre gare e la testa della classifica iridata, ma con il ritorno in Europa, a Jerez, la situazione è cambiata radicalmente. Rossi è entrato in crisi con le gomme, perdendo feeling con la Yamaha M1. A questa complicazione si è poi aggiunta la sfortuna: prima la caduta all’ultimo giro di Le Mans mentre era in lotta con il compagno Maverick Viñales e poi l’infortunio in allenamento nella settimana che portava al Mugello. A completare l’opera poi, a Barcellona altri problemi lo hanno costretto ad una gara nelle retrovie. Il campione italiano ha provato ad analizzare la situazione. Le sue dichiarazioni, riportate da SportRider, trasmettono amarezza ed insoddisfazione.

È vero, Vinales con questa moto era molto competitivo ed infatti ad inizio stagione ha praticamente vinto tutto. Era veloce e competitivo e sembrava naturale pensare che questa era la direzione giusta da seguire, ha esordito il Dottore. “Mi rendo conto che il ritorno al passato non è mai piacevole, ma dobbiamo trovare le sensazioni del 2016. Il punto forte della Yamaha è sempre stata la staccata e la velocità in curva ed è anche il mio forte. Con il 2017 abbiamo perso quel vantaggio. Dopo Jerez avevo chiesto delle cose da testare a Yamaha, spero di vedere queste cose nei prossimi giorni per ritrovare le sensazioni dello scorso anno. Dal primo momento ho sentito che la moto 2017 era difficile da guidare“.

È un Valentino Rossi dunque, non certo contento della M1 versione 2017. Già a Barcellona aveva lamentato il veto impostogli dal team quando aveva proposto di rimontare il telaio dello scorso anno. Ora invece, il nove volte campione del mondo è tornato a farsi sentire invocando i miglioramenti chiesti al team. Per Rossi infatti, la nuova versione della M1 rappresenta un passo indietro, confermato dal fatto che spesso, con la moto dello scorso anno, Johann Zarco si è dimostrato più competitivo dei piloti ufficiali.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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