MotoGP

MotoGp, GP Catalogna 2017: Dani Pedrosa in “pole” anche per la vittoria. Valentino Rossi e Yamaha chiamati alla rimonta

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Il Gran Premio di Catalogna 2017, in programma domani sul tracciato di Barcellona, sarà senza dubbio una gara tra le più difficili del panorama stagionale. Le temperature alte, previste anche per la domenica, vanno a compromettere ulteriormente l’aderenza, già precaria, presente sull’asfalto iberico, rovinato da anni ed anni di utilizzo, soprattutto da parte delle categorie automobilistiche. Con un quadro simile, ciascun pilota ed ogni moto ha dimostrato di faticare soprattutto in staccata, nel fermarsi e fare la linea giusta, nonché nella successiva fase di accelerazione, essendo critico anche l’elemento trazione. Sarà dunque innanzitutto una corsa di sopravvivenza, in cui è vitale coniugare velocità e costanza di rendimento, per poter ambire a qualcosa di significativo.

Dani Pedrosa ha conquistato la pole position, guidando in maniera come di consueto pulita e bella da vedere dal punto di vista stilistico. Il passo mostrato nella FP4, turno utile per definire il ritmo in ottica gara, svolgendosi nell’orario più vicino a quello della corsa, è tanto veloce quanto consistente, essendo stato l’unico a girare sul ritmo dell’1:45 medio-alto con gomma dura all’anteriore e media al posteriore. Quest’ultima potrebbe creare problemi di consumo in ottica distanza di gara, ma la guida solitamente “gentile” con gli pneumatici del centauro di Sabadell potrebbe fare la differenza, naturalmente in suo favore. Decisamente meno convincente il week-end di Marc Marquez: il campione del mondo in carica ha dimostrato un potenziale velocistico eccellente, ma per uno del suo talento questo non rappresenta una novità. Di contro, tanti sono stati gli errori commessi dal 24enne iberico, caduto addirittura due volte in qualifica, una nella FP4 ed un’altra nella mattinata, nel corso della terza sessione. A dimostrazione che qualcosa ancora manca, soprattutto nella solidità sull’anteriore.

In casa Ducati la situazione è promettente: Jorge Lorenzo, che partirà 2°, ha dimostrato un buon passo nella FP4, con gomme dure usate, alzando progressivamente, ma senza picchi improvvisi, il ritmo. Andrea Dovizioso partirà più lontano, dalla terza fila in settima piazza: il forlivese ha lavorato con gomma media al posteriore ampiamente utilizzata, già a partire dalla mattinata del sabato, collezionando un passo dell’1:46 medio-alto/1:47 basso, non troppo dissimile da quello mostrato dal 30enne maiorchino, se consideriamo il maggiore consumo degli pneumatici.

Chi ha fino ad ora faticato è Yamaha, ed il risultato sul giro singolo lo dimostra: Maverick Vinales è 9°, mentre Valentino Rossi 13°, senza essere riuscito nemmeno a partecipare alla Q2. La casa di Iwata soffre molto, così come avvenuto a Jerez, l’assenza di grip sull’asfalto del circuito di Barcellona, faticando in fase di staccata, laddove il mezzo non è così stabile e solido come al solito, nonché in accelerazione, dove manca trazione e dunque diventa complesso scaricare appieno i cavalli sull’asfalto iberico. Nonostante la posizione sulla griglia di partenza, tuttavia, la questione sul ritmo non è così drammatica, per quanto ovviamente la competitività sia ben lontana dall’essere equiparabile a quella delle Honda ufficiali. Rossi in particolare, con una coppia di gomme dure, ha mostrato un passo solido sull’1:46 medio-basso, che potrebbe dargli la possibilità di recuperare con il passare dei giri, puntando dunque maggiormente sulla costanza di rendimento, piuttosto che sulla velocità pura. Sembra avere invece maggiori difficoltà il leader del Mondiale MotoGp, Vinales, capace solo nel finale della quarta sessione di libere, con una media al posteriore, di far segnare un ritmo dell’1:46 medio-alto. In definitiva, lo spazio per rimontare c’è, ma bisognerà riuscire a scattare nella maniera migliore possibile ed essere incisivi da subito, se si vuole provare addirittura a fare un pensiero alla zona podio.

Tra gli altri, un occhio di riguardo in vista della gara lo merita il padrone di casa Aleix Espargaro: il 27enne di Granollers, cittadina alle porte di Barcellona, ha dimostrato una ottima velocità sul giro secco, elemento sovente mancato all’Aprilia in questo inizio di 2017. Se riuscirà a contenere i danni nella prima fase della corsa, la proverbiale seconda parte di gara del binomio italo-spagnolo, già intravista in alcuni round precedenti, potrebbe aprire le porte ad un risultato importante. Sperando che il buon Aleix, corridore sanguigno, non si faccia prendere eccessivamente dalla foga di ben figurare davanti al suo pubblico, commettendo un errore come in diverse occasioni gli è accaduto nel passato.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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