Calcio

Finale Europei Under21 2017, Spagna-Germania: la tecnica sublime delle Furie Rosse contrapposta alla determinazione teutonica

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Siamo giunti dunque all‘atto conclusivo degli Europei Under21 di calcio in Polonia. La sfida che assegnerà il titolo continentale sarà tra la Spagna e la Germania, due delle compagini maggiormente accreditate alla vigilia per qualità di gioco e singoli calciatori.

Le Furie Rosse arrivano all’appuntamento finale dopo aver superato 3-1 gli Azzurrini in un incontro non facile nel quale sopratutto un giocatore si è particolarmente distinto. Parliamo di Saúl Ñíguez (5 reti nella competizione), centrocampista dell’Atletico Madrid. Il mediano iberico ha disegnato calcio ed è stato un autentico cecchino nel confronto: 3 gol di pregevole fattura hanno consentito agli spagnoli di staccare il biglietto per l’ultimo match di questa rassegna continentale. Spagna di Albert Celades che nella partita contro la truppa di Gigi Di Biagio non ha messo in mostra solo il brioso palleggio, grazie alle giocate di un Dani Ceballos indiavolato, ma anche cinismo e concretezza. Di fatto, al primo vero tiro in porta, avendo sofferto il pressing di Bernardeschi e compagni per tutto il primo tempo, la Rojita ha scardinato la difesa avversaria. L’espulsione di Gagliardini, poi, ha facilitato il compito agli uomini di Celades che, pur subendo la marcatura del momentaneo pareggio azzurro, non si sono scomposti mostrando maturità e consapevolezza nei propri mezzi. Qualità spiegabili anche dal fatto che buona parte dei calciatori gioca con regolarità nei propri club avendo anche alle spalle match di Champions League. Basti pensare a Marco Asensio, a segno nella finale di Cardiff contro la Juventus con la maglia del Real Madrid. Un roster poi completato da calciatori dalla classe sopraffina come Gerard Deulofeu, folletto della fascia destra e sinistra, in grado di saltare qualunque avversario e creare occasioni da rete. Una grande compagine.

I tedeschi, invece, sono riusciti a piegare l’Inghilterra solo dopo i calci di rigore recuperando lo svantaggio del secondo tempo (2-1) grazie ad una rete di Platte che aveva preso il posto di Selke, autore del primo gol teutonico. La formazione di Kuntz, quando sembrava alle corde, ha messo in evidenza una grande carattere spinta da giocatori personalità in mezzo al campo: Max Arnold del Wolfsburg e Max Meyer dello Schalke 04, dotati anche di grande tecnica. Come dimenticarsi poi della rapidità di Serge Gnabry (Werder Brema) e Nadiem Amiri (Hofenheim), in grado di “spaccare” la partita. Qualità che potrebbero far male alla retroguardia iberica che pur avendo preso solo 2 reti fino ad ora non ha convinto nelle coperture.

Si prospetta un match equilibrato nel quale gli episodi, come sempre, saranno determinanti.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto da profilo twitter Uefa

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