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Basket, Europei 2017: i 19 scelti da Ettore Messina ai raggi X. Tanti volti nuovi a caccia della convocazione. A Belinelli e Gallinari il compito di guidare il gruppo

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Pochi giorni fa il CT della Nazionale di basket maschile, Ettore Messina, ha diramato la lista dei 19 giocatori che si raduneranno il 21 luglio a Folgaria (Trentino) per il training camp che scatterà il giorno successivo. Sarà una lunga preparazione, quella dell’Italbasket, con l’obiettivo finale di arrivare in piena forma all’Europeo, in programma dal 31 agosto al 17 settembre prossimi. L’obiettivo degli Azzurri è chiaro: vincere, senza giri di parole. Lo hanno sempre detto i giocatori, ultimo in ordine di tempo Danilo Gallinari. Certo, non sarà facile vista la concorrenza. Ma il talento per fare bene c’è eccome: il traguardo minimo è la fase finale, come ha ribadito recentemente anche il CT Messina, poi diventerà un terno al lotto che speriamo di aggiudicarci.

Mancheranno due nomi importanti come Alessandro Gentile ed Andrea Bargnani, reduci da stagioni che definire poco esaltanti sarebbe un eufemismo. Marco Belinelli sarà pronto a dare manforte al Gallo in quanto a leadership, così come il capitano Gigi Datome. Accanto ai soliti nomi però, lo zoccolo duro delle ultime stagioni, ci saranno tanti giovani pronti a lottare per un posto tra i 12 che voleranno in Israele per la prima fase degli Europei (la seconda sarà in Turchia). Andiamo dunque a scoprire chi sono gli uomini scelti dal CT per il ritiro estivo.

Awudu Abass: ala – Cresciuto a Cantù, con cui ha debuttato sia in Italia che in Eurolega, è passato la scorsa estate a Milano. La sua prima stagione all’Olimpia è stata positiva: pur in un roster ricco di stelle infatti, si è guadagnato spazio e soprattutto la riconferma per la prossima stagione. Torna in ritiro con la Nazionale dopo aver partecipato anche lo scorso anno. Quest’anno però, ha più chance ed è uno dei candidati per lo slot lasciato libero da Gentile.

Pietro Aradori: guardia – Il suo talento lo conosciamo. Punto fermo della Nazionale da molti anni, è diventato nelle ultime due stagioni anche uno dei leader della Grissin Bon Reggio Emilia, che potrebbe lasciare. Quasi sicuramente nei 12 ci sarà: troppo importanti il suo talento e la sua capacità di mettersi a disposizione della squadra con grande maturità. Negli anni infatti, ha sempre dato il suo contribuito, anche quando i suoi minuti erano limitati, consapevole del proprio ruolo.

Filippo Baldi Rossi: ala – Le sue condizioni sono da valutare: sta completando la riabilitazione dopo la lesione al menisco destro che lo ha costretto a saltare gli ultimi due mesi di stagione e a non poter aiutare la Dolomiti Energia Trentino a conquistare lo Scudetto. La sua incognita è proprio questa: troppi infortuni negli ultimi anni, che hanno limitato la sua crescita. È stato indubbio protagonista a Trento, prima dello stop. Se dovesse dimostrare di star bene potrà giocarsi le sue chances.

Marco Belinelli: guardia – Reduce da un’annata positiva con gli Charlotte Hornets, al suo ritorno negli States cambierà ancora casacca, indossando quella degli Atlanta Hawks. Prima però, l’impegno con la Nazionale. Uno dei principali leader, insieme a Gallinari, chiamato a trascinare i compagni a grandi prestazioni. Nel backcourt è un vero e proprio jolly: può giocare da guardia ma essendo un eccellente passatore da situazione di pick & roll viene spesso impiegato come playmaker. Gli si chiederà, come sempre, proprio questo: far venir fuori l’enorme talento di cui dispone.

Paul Biligha: centro – Uno dei nomi inseriti a sorpresa nella lista dal CT. Pivot di 200 centimetri, è stato premiato per la buona stagione disputata alla Vanoli Cremona, nonostante la retrocessione. Grazie al suo atletismo è in grado di ricoprire anche il ruolo di ala forte. Il training camp sarà per lui un’ottima occasione per confrontarsi con giocatori più esperti ma difficilmente lo vedremo nei 12 dell’Europeo, nonostante il vuoto lasciato da Bargnani.

Riccardo Cervi: centro – Sarà Cervi infatti, con molta probabilità, uno dei due centri scelti da Ettore Messina. Tornato a Reggio Emilia, ha chiuso l’anno con 11 punti e 2 stoppate di media a partita, che la dicono lunga sulla capacità di sfruttare i suoi 214 cm al centro dell’area. Dopo aver fatto parte dei 12 che hanno preso parte l’anno scorso al Preolimpico, Messina dovrebbe confermarlo.

Andrea Cinciarini: play – Chi era assente l’anno scorso a Torino era proprio Cinciarini. Anche quest’anno proverà a giocarsi le sue chances, consapevole di avere tanta concorrenza nel suo reparto. Quest’estate però, arriva in ritiro dopo un’annata vissuta da capitano dell’Olimpia Milano e sarà pronto a mettere in campo la stessa grinta e la stessa voglia dimostrate con la squadra lombarda.

Marco Cusin: centro – Un altro certo del posto agli Europei. Anche quest’anno, come di recente, sarà lui il centro titolare, forte del suo fisico imponente. In azzurro non ha mai lesinato cuore ed intensità, le doti principali che gli si richiedono. La sua importanza sta infatti nelle piccole cose e non nei numeri del tabellino: in una squadra di stelle non è certamente lui a dover segnare.

Luigi Datome: ala – Il capitano. Basta questo per sintetizzare un altro sicuro di un posto tra i 12 che partiranno per gli Europei. Fresco dell’Eurolega conquistata con il Fenerbahce, Gigi proverà finalmente a guidare la Nazionale ad un titolo che manca da troppo tempo. Oltre agli indubbi mezzi tecnici, che gli consentono all’occorrenza di giocare anche spalle a canestro, ha sempre gettato il cuore oltre l’ostacolo, mettendo in campo, ogni volta che ha indossato la maglia azzurra, sempre qualcosa in più. D’altronde è questo quello che si richiede ad un capitano.

Amedeo Della Valle: guardia – Uno dei grandi esclusi del Preolimpico dello scorso anno. Quest’anno, dopo un’altra stagione da protagonista a Reggio Emilia, è deciso più che mai a prendersi un posto nei 12. Non sarà facile, ma il talento non gli manca, riuscendo ad abbinare la capacità di palleggio ad un tiro letale. Sarà quindi uno degli osservati speciali in ritiro, dove cercherà di mettere in difficoltà il CT.

Ariel Filloy: play – Fresco di Scudetto conquistato con la Reyer Venezia, è un altro dei nomi “a sorpresa”. Non si può certo dire però, che non se lo sia meritato. Pur non essendo infatti, un leader tecnico, è stato uno dei trascinatori della squadra veneta, con minuti di rilievo, grinta e tenacia. Le stesse doti con cui spera di conquistare Messina: con molta probabilità però, vedrà da casa gli Europei.

Diego Flaccadori: guardia – È uno dei più attesi. Dopo essere stato uno dei leader dell’Under20 agli Europei della scorsa estate, è chiamato al grande salto. Quest’anno è stato uno dei principali artefici del miracolo sfiorato da Trento. È un giocatore in grado di unire tiro da fuori e capacità di penetrazione e di concludere anche al ferro, grazie a mezzi fisici ed atletici notevoli. In un reparto altamente competitivo vorrà sicuramente dire la sua e giocarsi le proprie carte.

Danilo Gallinari: ala – Nessun dubbio su di lui. Insieme a Belinelli è il leader tecnico di questa squadra e sarà chiamato a prendere per mano i compagni nei momenti di difficoltà. Reduce da una stagione comunque soddisfacente con Denver, nonostante i playoff sfiorati, dovrà soprattutto mettere sul campo tutta la voglia di vincere che ha e che lo motiva a giocare con la maglia azzurra. Al fisico esplosivo unisce una tecnica sopraffina: serviranno tutte le sue caratteristiche per puntare al grande obiettivo. Dovrà essere lui a colmare l’assenza di Bargnani al centro dell’area.

Daniel Hackett: play – Altro giocatore le cui condizioni fisiche sono da valutare. Appare pienamente recuperato dall’infortunio che gli ha fatto saltare praticamente tutta la seconda parte di stagione. Proprio il fatto di aver giocato col contagocce rappresenta l’incognita. Se dovesse però dare segnali convincenti, facciamo fatica a vederlo fuori dai 12, essendo uno dei titolari degli ultimi anni. Occhio però, perché le sorprese, vista la concorrenza, sono dietro l’angolo.

Nicolò Melli: ala – Sicuro, sicurissimo del suo posto. È sempre stata una costante in maglia azzurra negli ultimi anni ma in questa stagione è cresciuto ancora di più: se ne sono accorti anche in Eurolega, nominandolo nel secondo quintetto della competizione in cui è stato il trascinatore del Bamberg. La sua definitiva esplosione è una manna dal cielo, perché in assenza di Bargnani, sarà chiamato ad un ruolo da protagonista che sarà certamente in grado di sostenere.

Davide Pascolo: ala – Uno dei pochi a salvarsi nella deludente stagione dell’Olimpia Milano. A guardarlo non sembra, ma ha più carattere di quello che si possa pensare. Ciò che però gli permette di fare la differenza è la testa, la capacità di saper leggere la partita e le azioni, trovando ad esempio sempre la posizione giusta a rimbalzo. Farà di tutto per entrare tra i 12, soprattutto vista l’assenza di Gentile.

Stefano Tonut: guardia – Altro Campione d’Italia. Rispetto al suo compagno Filloy però, ha sicuramente più chance di far parte del roster definitivo. L’anno scorso fu una sorpresa tra i 12 del Preolimpico ma non lo sarebbe se dovesse partecipare alla spedizione europea. Cresciuto ancora di più nell’ultima stagione, sia in cabina di regia che in fase realizzativa, è pronto a dare il suo contributo. Anche lui però, dovrà fare attenzione in un reparto guardie molto competitivo.

Luca Vitali: play – Ha saputo rilanciarsi quest’anno a Brescia ed è stato giustamente ricompensato dal CT Ettore Messina. Pur avendo notevole esperienza ed una capacità di giocare spalle a canestro per via di un fisico non comune per un playmaker, a meno di eventi eccezionali non farà parte dei convocati per l’Europeo.

Andrea Zerini: ala – Premiato per l’annata positiva con la Scandone Avellino, in cui ha saputo essere un ottimo giocatore di contorno. È stato autore di una crescita costante negli ultimi anni e la convocazione al training camp rappresenta la giusta ricompensa. Molto difficile però, che sarà convocato, per quanto l’assenza di Bargnani libera comunque uno spazio sotto canestro.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Ciamillo FIP

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