Atletica

Doping: squalifiche pesanti per l’atletica russa. Otto anni a Stanislav Emelyanov, Alexey Melnikov fuori a vita

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Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna ha emesso una serie di squalifiche per alcuni dei protagonisti dell’atletica russa coinvolti negli scandali doping degli ultimi anni. Il dato più importante non riguarda un atleta, ma l’ex allenatore in capo della nazionale russa Alexey Melnikov, uno dei “protagonisti” del celebre rapporto McLaren, che è stato squalificato a vita con l’accusa di aver contribuito alla fornitura di prodotti dopanti ad alcuni atleti russi. Come Melnikov, è stato squalificato a vita anche un altro allenatore, Vladimir Kazarin.

Per quanto riguarda gli atleti, il TAS ha inflitto due anni di squalifica ad Ekaterina Poistogova, medagliata di bronzo sugli 800 metri alle Olimpiadi di Londra 2012, in una finale dalla quale sono già state squalificate le sue connazionali Mariya Savinova (che aveva vinto l’oro) ed Elena Arzhakova (sesta). Il suo podio olimpico, al momento, non è messo in discussione, mentre le è stata sottratta la medaglia d’argento vinta sulla stessa distanza ai Campionati Europei Indoor del 2015. Da notare che per l’atleta era stata inizialmente richiesta la squalifica a vita da parte dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA).

L’ultima squalifica riguarda il marciatore Stanislav Emelyanov, squalificato per otto causa recidività, visto che l’atleta era già stato sospeso nel 2014 per irregolarità nel passaporto biologico. L’atleta era infatti già stato privato in precedenza del titolo europeo 2010 sulla 20 km di marcia, finito nelle mani dell’azzurro Alex Schwazer, e della vittoria nella Coppa Europa di marcia nel 2011.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: IAAF

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