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Rally, Mondiale 2017 – Gp Messico: un percorso che mette a dura prova piloti e mezzi

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Il Mondiale Rally 2017 è pronto ad affrontare la sua terza prova stagionale, la prima fuori dal continente europeo: si vola nel Centro-America, in Messico, per una delle tappe sicuramente più insidiose e difficili da affrontare, tanto per i piloti quanto per i mezzi meccanici coinvolti. Questo per diversi motivi: la lunghezza della corsa, che supera di poco i 370 km competitivi (più altri 528,90 di trasferimento, per un totale di poco inferiore ai 900 chilometri); gli spostamenti aerei cui saranno sottoposti i piloti, per andare e venire da Città del Messico e Leon, distanziate di circa 400 km, al fine di affrontare le 19 speciali previste; il grande sforzo in termini di affidabilità per la nuova generazione di vetture Wrc, che dovranno sopportare distanze importanti, temperature intorno ai 25-30° C  ed un fondo ghiaioso sovente sconnesso, che tende a rovinarsi con il passaggio delle auto e tempestato di massi; infine, elemento di non poco conto è la rarefazione dell’aria, che si farà sentire come non mai durante il rally messicano, in cui si arriverà a toccare le quote altimetriche più alte dell’intero Mondiale sulle montagne di Sierra de Lobos e Sierra de Guanajuato, provocando un calo stimato fino al 20% nelle prestazioni dei motori.

Dopo il consueto shakedown tecnico previsto per la giornata di Mercoledì 8, la corsa vera e propria parte Giovedì 9, con la prima speciale a Zocalo da 1,57 km (da ripetere due volte) situata nel suggestivo scenario di Piazza dell’Indipendenza, nel cuore della capitale Città del Messico.

Venerdì 10 si inizia a fare realmente sul serio, con 7 speciali (dalla 2 alla 8) per un complessivo di 154,85 km di gara. La giornata si svolgerà nella zona in prossimità di Granajuato, storica sede del rally centroamericano, e comprende una ripetizione, alternata tra loro, delle speciali di El Chocolate (2 e 4, complessivi 109,8 km) e di Las Minas (3 e 5 per 39,36 km). Suggestiva la location della sesta speciale, la street stage Guanajuato, dalla lunghezza di poco superiore al chilometro, che si svolgerà nei sotterranei di una antica miniera d’argento situata in località Alhondiga. Chiude il secondo giorno di corsa un doppio passaggio presso l’Autodromo di Leon, laddove si svolgeranno le speciali 7 ed 8 del rally per un totale di 4,6 km.

Il terzo giorno di gara, Sabato 11, è il più lungo: 9 speciali (dalla 9 alla 17) per un complessivo di 157,57 km. Anche qui, l’organizzazione ha previsto una ripetizione delle prove, sempre nel medesimo ordine, in questo caso addirittura triplice: Media Luna (speciale 9 e 12, per un totale di 54,84 km), Lajas de Oro, new entry nel percorso del rally messicano (speciale 10 e 13, complessivi 76,62 km) ed infine El Brinco (11 e 14, la prima delle quali trasmessa in diretta televisiva, per un totale di 20,18 km). A completare la durissima giornata vi è un nuovo doppio passaggio all’Autodromo di Leon (speciali 15 e 16) ed infine una breve speciale (17), da 1,3 km, che si svolgerà nei pressi del parcheggio di servizio della città di Leon.

L’ultima giornata di gara, prevista per Domenica 12, ha una lunghezza di poco inferiore ai 55 km, e comprende due speciali: La Calera (18, lunghezza di 32,96 km) introdotta per la prima volta nel percorso quest’anno, e la consueta diciannovesima ed ultima speciale di Derramadero, anche questa in diretta televisiva, per complessivi 21,98 km.

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Foto: Profilo Twitter ufficiale WRC

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