Formula 1

F1, l’occasione della vita di Vallteri Bottas nel Mondiale 2017: “Sono un sognatore, vorrei vincere delle gare e magari lottare per il titolo. Non ho paura di Hamilton”

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La stagione 2017 della F1 che si appresta ad iniziare è, per Valtteri Bottas, una occasione probabilmente irripetibile, di quelle che passano una sola volta nella vita: poter guidare la vettura campione del mondo in carica, la assoluta dominatrice dell’ultimo triennio, sia per quanto concerne il Mondiale piloti che per quello costruttori. Specialmente perché tale opportunità è giunta in maniera quasi casuale e sicuramente inaspettata, a seguito del ritiro dalle scene agonistiche annunciato da Nico Rosberg poco dopo il termine della stagione 2016.

In una intervista effettuata dal sito ufficiale della F1, il finlandese ripercorre le tappe che hanno portato a tale situazione, partendo da quelle che sono le sue sensazioni circa l’opportunità che gli si è presentata: “Ad inizio Dicembre non avrei mai pensato di poter guidare per Mercedes, ero sicuro che sarei rimasto in Williams. Le cose nella vita cambiano molto rapidamente, sono stato sicuramente fortunato, ma ora devo sfruttare questa occasione. Devo essere grato anche alla mia vecchia scuderia ed a Claire Williams (attuale team principal), che ha capito quanto questa fosse una occasione più unica che rara per la mia carriera, liberandomi dall’accordo che avevo in essere con la sua scuderia, cosa mai semplice da attuare. E naturalmente anche a Mercedes, che ha scelto me tra i diversi piloti che aveva a disposizione per rimpiazzare Rosberg“. Il puzzle che ha portato Bottas in Mercedes, tuttavia, non sarebbe stato completo, senza il ritorno di Felipe Massa nel team di Grove al posto proprio del finlandese, andando ad affiancare il futuro esordiente in F1, il canadese Lance Stroll. Ma Bottas assicura: “Ho sentito Felipe solamente dopo l’annuncio del suo ritorno nella categoria e nel team, e sono contento che ciò sia accaduto, anche perché la Williams ha bisogno di un pilota esperto da affiancare ad un giovane debuttante“.

Guardando al futuro, il pensiero corre a Lewis Hamilton, suo nuovo compagno di team e considerato, da molti, un potenziale ammazza-carriere di chi corre al suo fianco in una scuderia. A riguardo, Bottas non mostra particolari timori reverenziali: “Se devo dire la verità, non penso molto a questa cosa. In tanti sarebbero spaventati dal fatto di avere Lewis come compagno di squadra, ma io non lo sono. La vedo anzi come una grande opportunità, avendo la possibilità di correre insieme ad un punto di riferimento importante come lui, misurandomi ogni volta, pur sapendo naturalmente che devo dimostrare molto per ben figurare al suo cospetto. Speravo di avere un compagno di squadra competitivo al mio fianco, e le mie preghiere sono state esaudite. Mi aspetto con lui una relazione buona e professionale, correndo l’uno contro l’altro in maniera leale“. L’approdo di Bottas alla Mercedes ricorda, dal punto di vista del percorso professionale che lo ha preceduto, quello di Rosberg a fine 2009, anche egli proveniente dalla Williams ed avente origini finlandesi (da parte di padre). Ma Valtteri rifugge da tali paragoni: “Non sono uno che crede più di tanto a tali coincidenze“.

Naturale, ora che ha a disposizione una vettura sulla carta da titolo, chiedersi che ruolo e quali obiettivi possa rincorrere il 27enne di Nastola. Il quale, pur mantenendo un approccio cauto, non mette da parte la voglia di sognare: “Credo che il team si aspetti che possa battagliare il più vicino possibile ad Hamilton. Se la vettura sarà la più forte, come nelle ultime stagioni, dovrò essere all’altezza di essa, e dunque stare costantemente sul podio ad ogni gara ed occasione possibile. Pur non sapendo ancora quale è il potenziale della nuova auto che ho a disposizione, l’obiettivo è quello di dare il massimo possibile. Il mio sogno è lottare per vincere la mia prima gara in F1, e magari anche il titolo“.

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