Sci Alpino

Sci alpino: il vuoto dell’Italia in slalom può essere colmato da Federica Brignone e Marta Bassino?

Andrea Ziglio

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Lo slalom femminile è ormai da molte stagioni l’anello debole dell’Italia dello sci alpino. Risultati deludenti, quasi sempre le stesse atlete da anni, un ricambio generazionale che fatica ad attivarsi. Una situazione che non sembra portare ad una soluzione positiva nel giro di breve tempo, anche se nelle combinate di Crans Montana Federica Brignone ha lasciato intravedere qualcosa che fa ben sperare in chiave futura.

La milanese è stata eccellente tra i pali stretti ed è stata protagonista di due prestazioni che le hanno permesso di salire sul gradino più alto del podio nella giornata di venerdì e di chiudere al secondo posto in quella di domenica. Va comunque detto che erano slalom un po’ atipici, anche perchè in combinata le tracciature sono sicuramente più semplici che in una gara vera e propria tra i rapid gates. Ottenere comunque un riscontro vicino a quello dell’americana Mikaela Shiffrin e migliore della svizzera Wendy Holdener, tuttavia, intriga non poco.

Brignone ha fatto slalom per tutta la stagione e anche ai Mondiali si è cimentata, ma senza mai troppa fortuna. A St. Moritz, però, è stata l’unica italiana a qualificarsi per la seconda manche. Quello che si è visto a Crans Montana è un segnale che Federica può dire la sua anche in slalom e che può puntare con una certa costanza ad un piazzamento da top ten ad ogni gara. L’azzurra è sempre stata penalizzata da un pettorale un po’ troppo alto e proprio per questo sarà fondamentale fare bene negli slalom americani di Squaw Valley e poi di Aspen, per guadagnare punti nella lista FIS e quindi poter scendere tra le prime venti.

Marta Bassino è un talento cristallino, che ha dimostrato di ottenere grandi risultati in gigante e di poter essere competitiva in superG e magari anche in discesa. In slalom ha sempre avuto maggiori difficoltà, ma sicuramente su di lei lo staff tecnico azzurro potrà lavorare molto.

La piemontese, a differenza della compagna di squadra, è stata schierata con meno costanza in slalom e va detto che non è mai riuscita in cinque occasioni a qualificarsi per la seconda manche.

Un lavoro in slalom che potrebbe essere fondamentale per entrambe le azzurre anche in chiave combinata e dunque in ottica cinque cerchi. L’Italia oltre a poter trovare due slalomiste, si troverebbe due combinatiste di grandissimo livello e che possono realmente puntare ad una medaglia alle prossime Olimpiadi.

 

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Foto: Pier Colombo

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