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Rugby, l’Italia merita il Sei Nazioni! Risposta da Cuor di Leoni in faccia all’Inghilterra, ma ora serve vincere

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Li abbiamo messi spalle al muro, li abbiamo fatti soffrire per 70’, li abbiamo tenuti sotto nel primo tempo (vinto 10-5), non li abbiamo mai fatti scappare, siamo sempre rimasti a contatto prima dei dieci minuti finali.

Li abbiamo costretti a fare partita vera, dando anche un’importante lezione tecnica e di regolamento (la nostra tattica difensiva li ha letteralmente sorpresi e confusi nel primo tempo), lasciando sbigottito un silenzioso Twickenham. Nel Tempio del Rugby una squadra imbattuta da 16 partite, campionessa in carica del Sei Nazioni e a caccia del secondo Grande Slam consecutivo, ha dovuto sudare le fatidiche sette camicie per avere la meglio sulla tanto bistrattata Italia, sconfitta soltanto dopo tanti patemi d’animo.

 

I Maestri desideravano asfaltarci, volevano imprimerci una sonora lezione di rugby, far capire al mondo quanto la nostra Nazionale non meriti di partecipare al Sei Nazioni. L’Inghilterra ci vuole fuori dal torneo, spesso accusa gli azzurri di un livello inadeguato al prestigio del torneo, nello sport che loro hanno inventato. Oggi è invece arrivata la fragorosa risposta dei nostri Cuor di Leoni che, contro tutto e tutti, nell’incredulità generale, hanno ribadito il loro diritto a prendere parte alla competizione.

È vero che l’Irlanda ci ha sotterrato con nove mete, è anche vero che il Galles ci ha abbattuto nella seconda parte del match d’apertura ma l’Italia dimostra che quando riesce a fare la sua partita può comunque meritarsi il diritto di partecipazione. E sicuramente ha maggior prestigio della Georgia: questo è fuor di dubbio e anche gli organizzatori del torneo più volte.

L’Italia è stata coraggiosa, ha fatto un buon gioco per 70’, ha segnato due mete (spettacolare la seconda con Campagnaro), ha purtroppo peccato sui calci di punizione (ancora un problema) e ha anche tenuto bene il campo fisicamente. Di più onestamente era davvero difficile fare ma sul 15-17 ci abbiamo anche sperato.

Siamo tecnicamente inferiori alle altre 5 corazzate del Sei Nazioni (vedremo come andrà contro Francia e Scozia, obiettivo evitare il cucchiaio di legno) ma l’Italia, quando è così arrembante e volitiva, merita di disputare la competizione più importante al mondo.

 

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