Pentathlon

Pentathlon, l’Italia riparte dalle giovani. Ricambio più difficile in campo maschile

Pubblicato

il

Giovedì 23 febbraio prenderà ufficialmente il via la nuova stagione internazionale del pentathlon moderno, con la prima tappa della Coppa del Mondo 2017, a Los Angeles. Per i colori italiani, l’anno post-Rio sarà già quello dell’inizio della rincorsa a Tokyo 2020, perché il prossimo quadriennio a Cinque Cerchi inizia oggi anche per l’Italia e parte proprio dalla California.

Si tratta di un percorso che dovrà essere costruito attentamente, secondo una programmazione seria e capillare, magari puntando forte sulla Meglio Gioventù azzurra, senza ovviamente dimenticare i pentatleti di riferimento più esperti (De Luca, Petroni, Franceschini, Poddighe, Lontano, Cesarini, Sotero) che giocoforza “aiuteranno” i colleghi meno navigati a crescere al meglio, per gradi.

A bocce ferme, il comparto femminile italiano dello Sport del Soldato pare più pronto a ripartire dai giovani fin da subito e le prime convocazioni di Coppa del Mondo lo hanno certificato. Voleranno infatti a Los Angeles, Elena Micheli (’99), Irene Prampolini (’96) e Gloria Tocchi (’93), oltre alla nostra pentatleta di punta “sul campo”, la venticinquenne astigiana Alice Sotero (ottava ai Giochi di Rio); ci troviamo di fronte ad un gruppo ben assortito con un’età media di 21 anni e spiccioli…

Senza contare le due sorelle Tognetti, da pochissimo entrate a far parte del Centro Sportivo dei Carabinieri: Francesca (’95) e Aurora (’98) hanno strabiliato l’anno scorso, nelle categorie giovanili. La prima è al suo primo anno tra i Senior e, senza alcun dubbio, inizierà presto a collezionare convocazioni in Coppa del Mondo, mentre la seconda – Junior proprio dal 2017 – si è meritata la “qualifica” di grande speranza del pentathlon moderno italiano già da un po’, al pari della sua grande amica Elena Micheli.

In campo maschile, invece, riesce più difficile guardare alle nuove leve con il medesimo ottimismo di cui sopra… Alessandro (’95) e Daniele (’96) Colasanti hanno ancora tanto da dimostrare, anche se si sono resi protagonisti di discreti risultati tra Youth e Junior, così come devono crescere parecchio Valerio Grasselli (’93) e Giuseppe Mattia Parisi (’94), se vogliono raggiungere i livelli dei “grandi vecchi” italiani dei Cinque Sport. Tuttavia, gli standard prestazionali dei vari De Luca, Petroni e Poddighe paiono oggi obiettivamente lontani…

Chiosa e discorso a parte meritano Matteo Cicinelli (1998) e Giorgio Malan (2000). I due teenager rispettivamente di Roma e Torino rappresentano il futuro anteriore del nostro movimento al maschile: di sicuro, i risultati conseguiti nelle categorie giovanili sono molto molto incoraggianti…

giuseppe.urbano@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: pagina Facebook FIPM

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version