Ciclismo

Ciclismo, Strade Bianche 2017: il percorso ai raggi X. Scenari mozzafiato tra le terre della Toscana

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Sabato si svolgerà l’undicesima edizione della Strade Bianche, classica italiana sui generis che quest’anno farà parte per la prima volta del circuito Uci World Tour. La corsa, come sempre, sarà caratterizzata da lunghi settori di sterrato, affiancati dagli splendidi paesaggi toscani che rendono ancora più magico questo appuntamento. Il percorso.

Partenza da Siena, ma già dopo 11 chilometri inizierà il Vidritta, seguito dal Bagnaia, quasi 5 chilometri completamente in salita: questi due settori di Strade Bianche potrebbero risultare determinanti nella formazione o nel consolidamento della fuga iniziale. Al 32esimo e al 37esimo chilometro il gruppo affronterà anche il terzo e il quarto settore, in una prima ora durissima, senza un metro di pianura e quasi 17 chilometri di strade bianche, tra la polvere o il fango in base alle condizioni meteo del giorno.

Subito dopo l’ascesa a Montalcino, circa 5 chilometri su asfalto, che però potrebbero mettere ulteriore acido lattico nelle gambe degli atleti prima di Lucignano d’Asso e Pieve a Salti, due settori uno di seguito all’altro senza interruzione di fatto per un totale di 20 chilometri che potrebbero scremare anche il gruppo principale prima dei 90 chilometri di corsa. Oltrepassati i 100, altro fuoristrada con San Martino in Grania (9,5 chilometri) e Monte Sante Marie, 11 chilometri e mezzo. Posto tra i 54 e 42 chilometri all’arrivo, proprio su questo ottavo settore, non facile anche dal punto di vista altimetrico, si potrebbe creare la selezione decisiva in vista della fase finale della corsa.

Negli ultimi 40 chilometri il percorso prevede solo tre settori, ma tanti mangia e bevi che potrebbero mettere in croce le gambe degli atleti: le strade strette che non consentono al gruppo di produrre velocità, inoltre, potrebbero favorire eventuali attacchi per rendere il percorso ancora più duro. Gli ultimi tre tratti di sterrato saranno Monteaperti (0,8 km), Colle Pinzuto (2,4 km) e Le Tolfe (1,1 km): l’ultimo, probabilmente, è il più impegnativo e posto a meno di 12 chilometri dalla conclusione rappresenta un trampolino di lancio ideale per involarsi verso il traguardo di Piazza del Campo a Siena. In particolare, gli ultimi 500 metri sono una vera e propria rampa con pendenza media dell’11% e una massima del 18, dove chi ha le gambe può fare la differenza.

Terminata questa fase, comunque, la corsa sarà ancora molto aperta: la strada che porta al traguardo infatti è molto mossa, ma sopratutto dopo l’ingresso a Siena ci sarà ancora un’ultima asperità: lo strappo per arrivare in Piazza del Campo. Pendenza superiore al 10% all’interno dell’ultimo chilometro, poi addirittura 400 metri ancora più impervi che arrivano fino al 16% su strada lastricata. La salita si conclude a 300 metri dal traguardo, da lì è quasi tutta leggera discesa, con due curve che di fatto impediscono i sorpassi per arrivare al termine di 175 chilometri durissimi che incoroneranno l’erede di Fabian Cancellara, vincitore lo scorso anno.

Twitter: @Santo_Gianluca

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