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Dakar 2017, Dodicesima tappa Rio Cuarto – Buenos Aires: 64 chilometri di prova cronometrata e un lungo trasferimento prima del traguardo finale

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Si è partiti il 2 gennaio da Asunción e si arriva oggi 14 gennaio a Buenos Aires. Cala il sipario sulla Dakar 2017, è la fine di una cavalcata durissima ed emozionante, un’autentica impresa. La celeberrima rally marathon ha previsto quest’anno dodici tappe e circa novemila chilometri, fra sbalzi termici, tratti in altura, natura selvaggia e navigazione estrema.

Dunque, in principio fu il Paraguay (nazione all’esordio nel percorso della Dakar) e, passando dalla Bolivia con i suoi terribili altipiani, siamo giunti nella capitale dell’Argentina: con l’ultima tappa da Rio Cuarto a Buenos Aires, la corsa giunge al termine, ancora 64 km di prova cronometrata ed un lungo trasferimento di 722 km fino al podio finale.

La penultima tappa, da San Juan a Rio Cuarto di 759 km (288 km di speciale), ha premiato il rider della Honda Joan Barreda, al termine di un testa a testa palpitante con il compagno di marca Paulo Goncalves, distaccato di 1’50”. In terza piazza, nello stage n.11, è giunto il francese Adrien Van Beveren a 5’28” dal vincitore.

Inizialmente il successo era stato assegnato all’altro centauro della scuderia nipponica, ma siccome il pilota spagnolo nel corso della sua prova è stato rallentato da uno spettatore, gli sono stati “restituiti” 3 minuti. Il britannico Sam Sunderland su KTM ha potuto gestire il suo ritmo conscio del vantaggio in classifica generale.

Un atteggiamento che ha fruttato al centauro la quinta posizione a 9’15” da Barreda, mentre il più “immediato” inseguitore nell’overall, l’austriaco Matthias Walkner, ha concluso al 10° posto a 10’33” dal vincitore di giornata. Con questi riscontri, Sunderland è sempre più vicino al conseguimento della sua prima Dakar, avendo un vantaggio su Walkner nell’ordine dei 33’09” e di 37’10” su Van Beveren.

Tra le auto doveva essere un confronto serrato all’ultimo sangue tra i due alfieri Peugeot, Stéphane Peterhansel e Sebastien Loeb, e così è stato. Una battaglia iniziata fin dal primo intermedio, con l’alsaziano a condurre le danze e Mister Dakar a breve distanza. Un gap minimo fino al termine della speciale vinta da Loeb con appena 18″ di vantaggio sul compagno di squadra.

Una vittoria di Pirro, però, ai fini della graduatoria generale che di fatti sorride a Peterhansel; salvo cataclismi, nell’ultima frazione odierna Peterhansel si consacrerà Campione per la tredicesima volta. La Cuarto-Buenos Aires delega alla Pampa argentina il compito di “minare” le residue risorse di tenuta fisica e psicologica dei partecipanti. Epilogo all’Automobil Club Argentino. Che squillino le trombe!

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giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: pagina FB Dakar

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