Atletica

OSCAR 2016 – Il Flop dell’anno è… Il fallimento del basket, la solita Ferrari a secco, il tennis e…

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Il 2016 è stato un anno meraviglioso per lo sport italiano che ha vissuto e ammirato tantissimi successi. Come da tradizione OASport conferisce i suoi premi e onora i migliori atleti azzurri della stagione che si sta per concludere con i consueti Oscar.

Non sono però mancati i grandi flop, le cocenti delusioni, le macchie indelebili della stagione. Per conoscere la top 10 dei flop dell’anno clicca in ordine sulle pagine 2, 3, 4 e via dicendo. Dalla decima alla prima posizione, per scoprire dal basso verso l’alto la nostra speciale classifica.

 

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NAZIONALE ITALIANA DI TAEKWONDO

 

Dalle due medaglie conquistate alle Olimpiadi di Londra 2012 (l’oro di Carlo Molfetta e il bronzo di Mauro Sarmiento) il taekwondo italiano scompare dal radar dei cinque cerchi e non riesce nemmeno a ottenere un pass per Rio 2016. Uno sport che non si è qualificato ai Giochi, fallendo quindi l’obiettivo dell’intero quadriennio, non può che meritare la bocciatura.

Dispiace per le sconfitte del torneo preolimpico di Istanbul che hanno eliminato dalla corsa proprio Carlo Molfetta ed Erica Nicoli, entrambi battuti da due atleti che sarebbero poi saliti sul podio olimpico, a dimostrazione di quanto la qualificazione si complessa in questa disciplina.

Non possono bastare le medaglie di bronzo conquistare da Daniela Rotolo e Claudio Treviso agli Europei di Montreux per rendere sufficiente la stagione del taekwondo italiano.

 

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ITALIA IN FED CUP

 

Dopo 4 Fed Cup vinte nelle ultime dieci stagioni, dopo 14 anni consecutivi di permanenza nel Primo Gruppo Mondiale, l’Italia sprofonda in Serie B nell’annata che ha probabilmente messo la parola fine a un ciclo trionfale, meraviglioso, indimenticabile, forse irripetibile.

Il tennis azzurro, dopo la finale tutta italiana agli US Open 2015, è crollato in una crisi nera che ci ha rispedito indietro di tre lustri. Dello squadrone con Flavia Pennetta, Sara Errani, Roberta Vinci, Francesca Schiavone non è quasi rimasto più nulla, le giovani faticano a emergere (la Giorgi è troppo discontinua e non fornisce certezze). La nostra Nazionale sembra essersi sciolta come neve al sole da un momento all’altro.

La batosta subita nei quarti di finale contro la Francia (4-1 casalingo contro le transalpine poi finaliste perdenti) e soprattutto il 4-0 subito dalla Spagna nello spareggio ci costringono alla retrocessione. Non sarà facile risalire dal Purgatorio: il de profundis è stato scritto ed è pesante. Si ripartirà dal match contro la Slovacchia, poi l’eventuale spareggio per risalire ma la sensazione è che sarà tutto tremendamente complicato.

 

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NAZIONALE ITALIANA DI ATLETICA LEGGERA

 

Il movimento è davvero ai minimi storici, sempre più in basso e allo sbando. La risalita sembra davvero impossibile, si parla sempre dei tanti giovani ma poi in pochi sono in grado di concludere qualcosa di positivo. La riconferma di Alfio Giomi non fa bene alla disciplina che sembra in una fase ristagnante. Si è ripescato Elio Locatelli nel ruolo di guida dell’Alto Livello: era il Direttore Tecnico della Nazionale negli anni ’80! Niente di nuovo sotto al sole, ma solo una difficoltà sempre più evidente nell’ottenere dei risultati.

Lo zero spaccato alle Olimpiadi (non succedeva da Melbourne 1956, negli ultimi 60 anni eravamo saliti sul podio almeno una volta!) è l’emblema della situazione attale. Le 5 medaglie ottenute agli Europei (di Serie B, visti i tanti big assenti a causa dell’imminente impegno a cinque cerchi) non possono ritenersi soddisfacenti: due sono state ottenute nella mezza maratona (gli argenti di Daniele Meucci e Veronica Inglese), un plauso alla 4x400m trascinata da Libania Grenot, confermatasi Regina del Vecchio Continente sul giro di pista e poi capace di conquistare la finale olimpica.

Un capitolo a parte per Gianmarco Tamberi, uno dei pochissimi a salvarsi. Il marchigiano si è laureato Campione del Mondo indoor e Campione d’Europa, ha saltato un incredibile 2.39 (nuovo record italiano), con la sua mezza barba è diventato un autentico personaggio, ha nelle gambe il Record del Mondo di Sotomayor ma purtroppo l’infortunio di Montecarlo gli ha impedito di partecipare alle Olimpiadi dove sarebbe stato l’uomo da battere.

 

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NAZIONALE ITALIANA DI SPADA FEMMINILE

 

Una delle delusioni più atroci dell’intera stagione sportiva. La squadra di spada femminile è in chiara difficoltà: dopo il bronzo ai Mondiali 2014 e il settimo posto ai Mondiali 2015, oltre ad alcuni podi raccolti in Coppa del Mondo, Rossella Fiamingo e compagne entrano in una crisi nera.

Non riescono più a brillare, spesso escono anche al primo turno, la qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016 è appesa a un filo, serve l’impresa nell’ultimo appuntamento del circuito ma verrà fallita. L’Italia non porta la formazione ai Giochi: nello sport che più ci ha dato gioie suona come una totale disfatta. Addirittura ci presentiamo a Rio con una sola atleta, la bi Campionessa del Mondo in carica che può conquisterà l’argento con i sogni d’oro sfiorati all’ultimo.

 

(foto Bizzi)

 

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NAZIONALE ITALIANA DI GINNASTICA ARTISTICA MASCHILE

 

L’onda lunga del fallimentare Mondiale 2015 si fa risentire anche sulla stagione che si sta per concludere. La deludente controprestazione di Glasgow ha impedito all’Italia di lottare fino in fondo per la qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016, uscendo con un mesto 19esimo posto che rappresenta l’anno zero del nostro movimento dopo due decenni ricchi di successi e di risultati superlativi.

Una squadra incappata in una sfilza di errori che non sono bastati nemmeno per accedere al Test Event dove venivano messi in palio gli ultimi posti per i Giochi Olimpici. Ci siamo presentati a Rio con il solo Ludovico Edalli ma nel turno di qualificazione ha gareggiato nettamente sotto le sue possibilità, concludendo lontano dall’accesso alla Finale del concorso generale individuale che sulla carta poteva essere alla sua portata.

È vero che le squadra è riuscita a rientrare tra le migliori 8 degli Europei di Berna, risalendo leggermente la china ma è davvero troppo poco per un movimento in evidente stato di malessere. Si muove qualcosina tra i giovani ma tutta l’artistica italiana maschile è da rivedere.

 

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NAZIONALE ITALIANA DI FIORETTO MASCHILE

 

Giorgio Avola, Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Daniele Garozzo. Un autentico squadrone, Campioni del Mondo in carica, con il fresco Campione Olimpico nell’individuale a caccia del bis.

Il sogno del quartetto di fioretto maschile, però, si ferma clamorosamente in semifinale contro la Francia e addirittura non arriva nemmeno la medaglia (ko nella finalina contro gli USA). Un flop importante che lascia l’Italia senza un oro nelle prove a squadre olimpiche: un passo indietro sostanziale per tutto il movimento che non è riuscito a consacrarsi a Rio.

 

(foto Bizzi)

 

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NAZIONALE ITALIANA DI VOLLEY FEMMINILE

 

Alle Olimpiadi di Rio 2016 sono state collezionate solo delle figuracce. È vero che le ragazze di Bonitta hanno perso nel girone eliminatorio contro le 4 squadre che avrebbero poi disputato le semifinali ma ci si aspettava un atteggiamento ben diverso da parte delle azzurre che invece sono sembrate spaesate e totalmente alla deriva contro le super potenze della pallavolo internazionale.

Le bordate di Cina, Serbia, USA e Olanda hanno fatto malissimo ad Antonella Del Core e compagne, praticamente mai in partita e incapaci di reagire. L’avventura a cinque cerchi si è rivelata un autentico calvario, salvato solo dalla scontata vittoria finale contro il modesto Porto Rico ma è indubbiamente stata l’Olimpiade peggiore della storia per il movimento.

Sia chiaro: non avevamo molte ambizioni. La qualificazione (la quinta consecutiva) è arrivata davvero in extremis e per il rotto della cuffia, accolta come un’impresa vista come si era messa la situazione. Il preolimpico di Ankara è stato al cardiopalma: nel girone eliminatorio eravamo a un solo punto dall’eliminazione (il famoso match-point avuto dal Belgio e annullato da Valentina Diouf, poi al centro del caos non convocazione), poi ci siamo salvate e nella finalina per il terzo posto abbiamo battuto la Turchia al tie-break soffrendo tantissimo. Poi nel ripescaggio in Giappone è stato tutto relativamente semplice contro squadre tecnicamente inferiori.

Il mix di giovani e veterane non ha funzionato, Bonitta ha deluso alla guida e non è riuscito a dare la giusta sterzata alle sue ragazze. Egonu, Orro, Danesi, Sylla, Guerra, Malinov: i nomi buoni per il futuro ci sono insieme alle più esperte Diouf, Chirichella, De Gennaro. Per le Olimpiadi di Tokyo 2020 si può guardare con fiducia, ma nel frattempo…

 

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ARIANNA ERRIGO

 

Campionessa d’Europa in carica, Campionessa del Mondo 2015, prima nel ranking internazionale, alle Olimpiadi 2016 è la favorita numero 1 per la conquista dell’immortalità, dopo il bruciante argento di Londra 2012 quando perse l’assalto finale contro Elisa Di Francisca.

La pressione è tutta sulla sue spalle, ha le concrete possibilità per piazzare la stoccata vincente e mettere in fila tutte le rivali ma clamorosamente viene sconfitta agli ottavi di finale! Un tonfo inatteso e imprevisto, sconfortante e sorprendente, una sconfitta che fa malissimo. Addio sogni dorati, l’Italia si aggrapperà poi alla DiFra che però si dovrà accontentare dell’argento. Per Arianna Errigo i sogni sono rinviati alle Olimpiadi di Tokyo 2020 dove proverà a qualificarsi anche con la sciabola, a caccia di un clamoroso double che la farebbe entrare di diritto nella leggenda della scherma mondiale!

 

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SCUDERIA FERRARI

 

Mai in gara, incapace di vincere anche un solo Gran Premio durante tutta la stagione, mai realmente capace di sostenere il passo dell’inarrivabile Mercedes e a tratti beffata anche dalla Red Bull. Un 2016 da incubo per la Scuderia Ferrari che ha chiuso una delle peggiori annate della sua storia. Un incubo vissuto a occhi aperti da tutti i tifosi e dagli stessi Vettel e Raikkonen che non hanno mai avuto a disposizione una macchina competitiva in grado di lottare per i traguardi a cui il Cavallino deve ambire.

Si sapeva che le Frecce d’Argento sarebbero state inarrivabili ma il gap è stato a tratti imbarazzante e umiliante. È mancato tutto: dall’aerodinamica al motore, oltre a diverse scelte tattiche davvero deludenti e sbagliate. I podi raccolti da Vettel non possono ritenersi soddisfacenti. È tutto davvero da rifare e il Mondiale manca ormai da 10 anni, uno dei digiuni più lunghi di sempre. E la sensazione è che il 2017 sarà altrettanto difficile…

 

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NAZIONALE ITALIANA DI BASKET MASCHILE

 

Spendi quasi 2 milioni di euro per organizzare il torneo di qualificazione alle Olimpiadi 2016, ingaggi uno dei migliori coach al mondo (Ettore Messina nominato CT, uno degli uomini più vincenti e apprezzati in questo sport), più di 10mila spettatori ti sostengono, cerchi il pass per ritornare ai Giochi Olimpici dopo 12 (!) anni di assenza e fallisci miseramente.

La Nazionale Italiana di basket maschile è stato uno dei più grandi flop dell’anno. Un capitombolo inatteso e che ha fatto davvero malissimo. Quella ritenuta l’Italia più forte di tutti i tempi si è sciolta come neve al sole nella Finalissima di Torino contro la Croazia, nostra bestia nera ma che era già stata sconfitta nel gironcino eliminatorio. La delusione è stata tantissima perché Gallinari, Belinelli, Bargnani, Gentile, Hackett e compagnia cantante avevano tutte le carte in regola per riuscire nell’impresa e fare anche bella figura a Rio e invece… La Generazione dei sogni chiuderà da incompiuta, senza una partecipazione olimpica e forse anche senza trofei, a meno che gli Europei 2017…

 

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