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Biathlon, Coppa del Mondo: Italia in rosa cercasi. Dorothea Wierer e compagne faticano

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La prima parte di stagione di Coppa del Mondo di biathlon ci ha consegnato una nazionale femminile al di sotto delle attese che avevano contraddistinto i mesi autunnali, sopratutto dopo gli ottimi risultati raggiunti negli scorsi due anni.

La delusione più grande arriva, naturalmente, da Dorothea Wierer. Il podio di Östersund nell’inseguimento si è rivelato essere il classico fulmine a ciel sereno e l’azzurra, anche dopo quel risultato di prestigio, ha continuato a faticare senza trovare un passo sugli sci all’altezza di quello messo in mostra, ad esempio, lo scorso anno. La stagione invernale è ancora lunga ma dopo sole due tappe la finanziera di Rasun Anterselva potrebbe già aver dovuto dire addio alle velleità di confermare il piazzamento dello scorso anno in classifoca. La speranza è che con il passare delle gare possa tornare ai suoi livelli, trascinando di conseguenza anche le compagne a piazzamenti migliori.

Andando in ordine di classifica di Coppa del Mondo, in questo momento la seconda azzurra per valori espressi è Lisa Vittozzi, 39esima nella generale. La sappadina, pur tra qualche alto e basso, procede nel suo percorso di crescita in attesa di trovare la miglior condizione. Per ora qualche gara in zona punti, quando riesce ad esprimersi su alti livelli al poligono, caratteristica che ha segnato le sue prime stagioni in Coppa e di cui ancora non può fare a meno. Da valutare con il passare della stagione, quando anche lei dovrebbe raggiungere il top della condizione.

Rispetto alla scorsa stagione si sta confermando Federica Sanfilippo: molto altalenante al poligono ma in grado di cogliere buoni risultati quando riesce ad evitare errori grazie ad un buon passo sugli sci stretti. Come per Vittozzi, nelle gare di Pokljuka per lei è arrivato anche un piazzamento a ridosso deglle migliori 20. Migliora Alexia Runggaldier, diverse volte tra le migliori 40 grazie alla precisione al tiro: può risultare fondamentale sopratutto in ottica staffetta, dove senza errori può essere un fattore determinante ai fini del risultato.

Purtroppo è difficile parlare di Karin Oberhofer, che si è presentata al via della stagione con una condizione lontanissima rispetto a quella che nelle ultime due stagioni le aveva consentito di dare battaglia per le prime posizioni del ranking con una certa costanza. Va attesa, nella speranza che le gare in rapida successione possano restituirle la competitività che aveva raggiunto, quantomeno per una seconda parte di stagione nelle posizioni che le competono. Infine chiudiamo con Nicole Gontier, alle prese con imprecisione al tiro e poca brillantezza atletica che in questo momento sembra influenzare tutta la squadra.

Fare un bilancio dopo sole due tappe di Coppa del Mondo è, in qualsiasi caso, avventato. Negli scorsi anni lo staff della squadra italiana ha dimostrato di saper lavorare in maniera egregia per il grande appuntanento e le azzurre potrebbero arrivare pronto per i Campionati Mondiali di Hochfilzen, che si svolgeranno nel mese di febbraio. Solo a quel punto potremo guardare indietro e capire al 100% quanto successo in una prima parte della stagione che sta lasciando l’amaro in bocca per le aspettative che potevano esserci fino a poche settimane fa. Queste atlete non possono, di colpo, aver perso la bussola e già da gennaio, con l’avvicinamento delle gare di casa di Anterselva, potrebbero tornare a raccogliere i risultati che loro in primis, immaginiamo, sanno di valere. 

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Serge Schwan – FISI

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