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Scherma, Coppa del Mondo: una prima di valore per Arianna Errigo nel weekend del rilancio della sciabola femminile azzurra

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Il weekend di Coppa del Mondo per l’Italia è stato certamente caratterizzato dalla prova di sciabola femminile ad Orleans. Si trattava della prima ufficiale in campo internazionale per Arianna Errigo e c’era grande curiosità ed interesse nel capire a che punto fosse la monzese con la nuova arma. Alla fine il risultato è positivo, con Arianna che si è qualificata per il tabellone principale ed è uscita nel primo assalto del sabato, chiudendo comunque tra le migliori 64 della competizione.

Fatale lo scontro con la 19enne russa Sofia Pozdniakova, campionessa del Mondo under20 in carica, che si è imposta con il punteggio di 15-4. Uno scarto pesante, ma che nel quale si è visto comunque qualcosa di interessante da parte dell’azzurra. L’avversaria, nonostante la giovane età, era complessa da affrontare e si tratta di una delle sciabolatrici in rampa di lancio, mentre Errigo era solo alla sua prima gara, ma la sensazione è quella che la monzese ci possa stare tranquillamente in questo contesto.

Il lavoro da fare è tanto, ma la base dalla quale partire è importante e poi Arianna è certamente un talento straordinario. Superare il girone di qualificazione (assalti brevi sulle cinque stoccate) non era per niente scontato, come non lo era la sfida per accedere al main draw, vinta per 15-10 contro l’ucraina Oleksandra Mamontova.

Arianna Errigo ha catalizzato l’attenzione generale, ma ad Orleans c’è stato il rilancio di tutta la sciabola femminile azzurra. Nella prova individuale Rossella Gregorio, Irene Vecchi e Loreta Gulotta vengono tutte e tre eliminate ai quarti di finale, sfiorando il podio. Se per Vecchi e Gulotta c’è stato poco da fare nei loro rispettivi assalti, c’è, invece, grande amarezza per Gregorio, sconfitta 15-14 dalla giapponese Norika Tamura, con l’ultima stoccata assegnata per un cartellino rosso assegnato all’azzurra per falsa partenza.

La delusione per il podio mancato si è trasformata in voglia di rivalsa il giorno dopo, quando l’Italia conquista la vittoria. Va detto che molte nazionali hanno rinunciato alle proprie big e hanno sperimentato quartetti innovativi, ma le azzurre (Rossella Gregorio, Irene Vecchi, Loreta Gulotta e Martina Criscio) hanno saputo sfruttare al meglio l’occasione, dominando i propri assalti dagli ottavi fino alla finale. Un successo comunque importante per tutto il movimento e che interrompe un periodo senza vittorie, che durava ormai dal febbraio 2015. La sciabola femminile italiana riparte da Orleans con grande entusiasmo e consapevolezza di poter essere competitiva e con un futuro ancora tutto da scrivere

 

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Foto: Augusto Bizzi per Federscherma

andrea.ziglio@oasport.it

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