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Volley femminile, Mondiale per Club – Casalmaggiore, l’ultimo ostacolo per l’immortalità! Finale con l’Eczacibasi per prendersi il Mondo

Stefano Villa

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C’è un Everest da scalare. L’ultimo ostacolo verso l’immortalità sportiva. L’ultimo passo per tingersi di gloria eterna e completare una cavalcata già leggendaria. Tra Casalmaggiore e il tetto del Mondo c’è “solo” l’Eczacibasi Istanbul, lo squadrone che oggi pomeriggio (ore 13.00) difenderà il titolo iridato conquistato lo scorso anno.

La squadra dei miracoli si trova di fronte a una missione impossibile. In rappresentanza di un piccolo comune in provincia di Cremona con soli 15000 abitanti, le Campionesse d’Europa vogliono salire l’ultimo gradino dopo aver vinto scudetto e Champions League negli ultimi dodici mesi, dopo essere salita dalle categorie inferiori della pallavolo italiana.

È un miracolo a cui manca solo l’ultimo capitolo per concretizzarsi completamente. L’Eczacibasi è però un’autentica corazzata, guidata da coach Massimo Barbolini, l’artefice del trionfo continentale della Pomì. Le turche si sono sbarazzate del VakifBank in semifinale e sono le superfavorite della competizione, a un passo da uno storico bis. Nel girone eliminatorio hanno surclassato Casalmaggiore con un netto 3-0 ma tra poche ore si ripartirà da zero. Quella lezione potrebbe tornare utile alla nostra compagine.

L’Italia ha vinto il Mondiale solo una volta nella storia: nel 1992 Il Messaggero Ravenna si impose a Jesi. Dal 2010 non eravamo presenti alla manifestazione: la Foppapedretti Bergamo Campione d’Europa concluse al terzo posto.

 

È anche derby italiano tra i due coach: Gianni Caprara e Massimo Barbolini si sono scambiati le panchine in estate. Serve l’impresa e per concretizzarla bisognerà superarsi, giocando ad altissimi livelli, approfittando delle poche sbavature che concederanno le turche, esprimendosi al meglio in fase offensiva e soprattutto limitando le incursioni avversarie.

Il sestetto titolare dell’Eczacibasi fa paura. L’attacco è affidato alla bomber Tijana Boskovic, alla stella Tatiana Kosheleva e alla concretezza di Jordan Larson. Al centro il fenomeno Thaisa e le mani di Rachael Adams. In cabina di regia la dotata Maja Ognjenovic. Bastano i nomi per capire contro che corazzata se la dovrà vedere la piccola Casalmaggiore.

Come ha dimostrato la semifinale vinta contro il Volero Zurigo i nomi altisonanti non bastano. In certi contesti conta di più essere una squadra affiatata e rodata: le ragazze in rosa sono unite verso l’impresa. Il sestetto tipo: Cali Llyod in cabina di regia, Samanta Fabris l’opposto, capitana Valentina Tirozzi e Lucia Bosetti di banda, Lauren Gibbemeyer e Jovana Stevanovic al centro, Immacolata Sirressi il libero.

 

(foto FIVB)

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