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Volley femminile, l’Italia sbriga la pratica qualificazione. Attesa per il nuovo CT: serve un progetto, far crescere le giovani e…

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L’Italia ha sbrigato la formalità e si è qualificata agli Europei 2017 di volley femminile. È tutt’altro che un’impresa, sia chiaro: abbiamo sofferto contro l’Ucraina, avverso modesto e tecnicamente inferiore alla nostra Nazionale.

La rocambolesca vittoria di Yuzhny (costretti a rimontare le gialloblù) e quella relativamente comoda ottenuta a Montecatini Terme hanno permesso di staccare il pass per la rassegna continentale, come accade ininterrottamente dal 1981 (ma era dal 2004 che non eravamo costrette al torneo di qualificazione). Doveva essere una formalità, ma non è stata una passeggiata: le partite facile sono state solo quelle contro Austria e Lettonia, formazioni semiprofessionistiche lontane anni luce dal vertice del movimento internazionale.

 

Ora bisogna sciogliere lo snodo del Commissario Tecnico. Chi guiderà l’Italia? Coach Cristiano Lucchi ha svolto egregiamente il proprio compito ad interim: sei vittorie consecutive e qualificazione ottenuta. Ora si attende una risposta dai piani alti: da mesi si parla di Mazzanti, un nome ripetuto così tante volte che potrebbe essere già stato bruciato; il mago Ze Roberto è stato affiancato all’azzurro ma nel weekend ha rinnovato con il Brasile; potrebbe arrivare una novità dal mondo maschile ma sembra abbastanza chiaro che al momento si naviga a vista.

Serve al più presto un progetto chiaro, preciso, oculato che possa riportare in auge la nostra Nazionale, reduce da un’Olimpiade da incubo e da due Europei sottotono. Si ripartirà dalle tante giovani, le potenzialità sembrano essere importanti ma è necessario far crescere questo gruppo, avere pazienza, amalgamarlo, puntare su una rosa ben definita senza continui stravolgimenti come invece è stato fatto nel recente passato.

 

Si riparte da Paola Egonu, promessa che ha già saputo esaltarsi a Rio e che è stata la migliore per rendimento nell’ultimo anno: ora gioca da opposto, potrebbe eventualmente tornare a essere impiegata da schiacciatrice. La cabina di regia è ormai affidata ad Alessia Orro che sembra poter avere avanti a sé un buon futuro, senza dimenticare Ofelia Malinov.

La riscoperta più bella delle ultime due settimane è stata quella di Caterina Bosetti che sembrava uscita dal cerchio azzurro e che invece si è ripresa la Nazionale a suon di grandi prestazioni. La 22enne schiacciatrice può rappresentare un pilastro del gruppo sia accanto a Miriam Sylla (praticamente mai impiegata nel torneo di qualificazione) oppure accanto a Valentina Tirozzi, unica veterana nel sestetto che ha rivestito il ruolo di capitana. Al centro la solidità di Cristina Chirichella, la futuribilità di Anna Danesi ma anche la garanzia di Raphaela Folie che a Montecatini ha giocato molto bene. Anastasia Guerra, Anna Nicoletti, Beatrice Parrocchiale sono giovani e potranno dare tanto. Sempre in attesa che rientri Valentina Diouf e senza dimenticare che recupereremo Monica De Gennaro, libero inossidabile e determinante per l’Italia.

Lucia Bosetti avrà la forza di ritornare in azzurro? Dopo le dichiarazioni pre Final Four di Champions League non sembra. Leo Lo Bianco dopo non aver praticamente mai giocato alle Olimpiadi dovrebbe tirarsi fuori. Vedremo quale decisione prenderà Martina Guiggi. Auspicando di vedere ottime prestazioni in Serie A1 e magari conoscere qualche nome nuovo o avere delle riconferme.

 

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