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Tiro con l’arco, Paralimpiadi Rio 2016: la storia di Elisabetta Mijno. In Brasile per una medaglia

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Le Paralimpiadi 2016 di Rio de Janeiro sono sempre più vicine e fra tutti i convocati che la nazionale italiana porterà in terra carioca, nel settore del tiro con l’arco spiccherà certamente la presenza di Elisabetta Mijno: uno dei simboli dell’arceria italiana.

Nata nel 1986 a Moncalieri, la piemontese è iscritta ai Giochi nella categoria Arco Olimpico W2 a causa di una patologia paraplegica che l’ha costretta in carrozzina all’età di cinque anni a seguito di un incidente stradale. Elisabetta però, nonostante la tenera età, non si è mai arresa mostrando il suo carattere davanti alle difficoltà.

Dal 1997 infatti ha cominciato a tirare con l’arco, entrando in nazionale nel lontano 2001, portando avanti intanto una brillante carriera studentesca nel ramo dell’ortopedia.

Nel 2008 poi, alle Paralimpiadi di Pechino, l’esordio in una competizione ufficiale di questa visibilità e la svolta a livello di successi.

Un crescendo dagli Europei di Vichy del 2010, dove arrivano le prime medaglie continentali, alla Paralimpiade di Londra 2012 nella quale la Mijno si esalta arrivando a cogliere l’argento individuale.

L’emozione unica le dà una nuova spinta verso l’alto. Arrivano ancora nuovi allori in altre rassegne e la conquista del pass per Rio 2016, dove la nostra portacolori si spera possa salire nuovamente sul podio.

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michele.cassano@oasport.it

Foto: Fitarco

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