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Boxe femminile: a Tokyo 2020 cinque categorie? L’Italia e Alessia Mesiano sperano

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A Rio 2016, la boxe femminile ha fatto la sua seconda apparizione olimpica dopo quella di quattro anni fa, con tre categorie di peso che hanno distribuito le medaglie: la britannica Nicola Adams (51 kg) e la statunitense Claressa Shields (75 kg) si sono confermate campionesse olimpiche, mentre nella 60 kg si è imposta la francese Estelle Mossely, che succede così all’irlandese Katie Taylor.

Se al momento non c’è ancora nulla di ufficiale, il presidente dell’AIBA, il taiwanese Wu Ching-Kuo, ha già affermato di aver proposto al CIO l’allargamento del programma della boxe femminile a cinque categorie, con la probabile aggiunta della 54 kg e della 64 kg. Non è ancora chiaro se questo eventuale aumento della presenza femminile sarà bilanciato dalla riduzione del programma maschile, verosimilmente da dieci a nove categorie di peso.

Un eventuale allargamento del programma olimpico della boxe femminile potrebbe giovare all’Italia, che potrebbe così meglio gestire le sue due atlete più talentuose del momento, Irma Testa, che abbiamo già visto all’opera in Brasile tra i pesi leggeri, e la campionessa mondiale Alessia Mesiano. Pur essendo iridata nella categoria 57 kg, che non dovrebbe entrare a far parte del calendario a cinque cerchi, la laziale potrebbe effettivamente trovare spazio ad esempio tra le 60 kg, con Testa che potrebbe salire nella divisione di peso superiore. Starà anche ai tecnici federali gestire al meglio la presenza di queste due atlete, visto che Mesiano proviene proprio dai pesi leggeri e la stessa Testa ha dimostrato di poter essere competitiva in quest’ambito.

Comunque vada, la boxe femminile dovrà ripartire da queste due atlete e dalle altre giovani che avranno un intero quadriennio per farsi spazio al posto della precedente generazione, quella di Marzia Davide e Terry Gordini, atlete che hanno probabilmente chiuso il proprio ciclo con la mancata qualificazione a Rio 2016.

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Immagine: Marcello Giulietti

giulio.chinappi@oasport.it

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