Ciclismo

Tour de France 2016: Fabio Aru non convince. Il giorno di riposo può far bene per le prossime tappe

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E’ già finito il Tour de France di Fabio Aru? Impossibile dirlo ora. 1’23” di distacco da Chris Froome in Maglia Gialla e circa un minuto da tutti i rivali per la corsa al podio non è irrecuperabile, ma la condizione, fino ad ora, non è sembrata quella dei giorni migliori. Ovviamente però non si può dare per scontato un fallimento in questa Grande Boucle.

Tra sabato e domenica il sardo dell’Astana, unico uomo di classifica in questo Tour per l’Italia, non ha convinto. Le ascese pirenaiche non sono state digerite al meglio dal vincitore dell’ultima Vuelta, che ha pagato in entrambe le giornate, non perdendo però tantissimo. La fatica però si è fatta sentire. Le accelerazioni – non ancora definitive – di Froome e Quintana sono sempre state troppo rapide per Aru. L’azzurro sabato è riuscito a limitare i danni, chiudendo, come di consueto, di costanza. Mentre ieri non è bastato un super Vincenzo Nibali a riportarlo su: la crisi è arrivata prima del previsto.

Ora però non bisogna disperarsi. La preparazione è stata finalizzata tutta per questa competizione, dunque, ci potrebbe essere un crescendo nelle ultime due settimane. Il giorno di riposo è arrivato proprio al momento giusto per rifiatare un attimo prima dello sprint finale. Giovedì già sarà un momento decisivo: il Mont Ventoux può essere fondamentale ai fini della classifica conclusiva, lì non ci si potrà nascondere, bisognerà andare all’attacco o, al limite, stare davanti ai rivali diretti nella battaglia per il podio.

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Foto: Gianluca Santo

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