Ciclismo

Tour de France 2016: Diego Rosa, molto più che un gregario

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Siamo alla vigilia di uno dei Tour de France più attesi degli ultimi anni: domani da Mont Saint Michel prende il via una Grand Boucle che vede nella propria lista di partenza praticamente tutti i più forti uomini da grandi giri. Da Froome a Quintana, i due favoriti, passando per Porte e Contador, arrivando ai nostri azzurri Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Le nostre punte sono entrambe all’Astana e avranno a disposizione una squadra di livello per provare a puntare alla Maglia Gialla.

L’arma in più potrebbe essere Diego Rosa. Il corridore piemontese molto probabilmente non sarà un semplice gregario. Già l’anno scorso tra Vuelta e, soprattutto, Lombardia ha stupito tutti (compreso gli addetti ai lavori), lavorando al meglio per i propri capitani e facendosi trovare sempre davanti. In questo 2016 sembra essere cresciuto ancor di più: è arrivata una convincente vittoria alla Vuelta dei Paesi Baschi e performance positive tra Liegi-Bastogne-Liegi e Giro del Delfinato, dove è rimasto sempre con i migliori in salita.

La tattica di Beppe Martinelli con Rosa potrebbe essere diversa. Non solo davanti a tirare e a proteggere dal vento i capitani. L’obiettivo potrebbe essere preservarlo per gli ultimi chilometri, in modo da utilizzarlo come terza carta, o addirittura di lanciarlo da lontano per fare il doppio gioco: impegnare le squadre dei rivali a tirare per chiudere il buco o farsi trovare pronto ad un possibile attacco di Nibali ed Aru. L’Astana punterà sicuramente alla classifica, ma in caso dovesse esserci l’occasione Rosa potrebbe essere anche una punta per i successi parziali o, possibilmente, anche la Maglia a Pois.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Gianluca Santo

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