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Atletica, Mondiali Juniores 2016: Filippo Tortu d’argento nei 100 metri!

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Arriva la seconda medaglia azzurra ai Mondiali Juniores di atletica leggera di Bydgoszcz (Polonia). Dopo l’argento conquistato ieri da Noemi Stella nella marcia, questa sera è Filippo Tortu a salire sul podio della gara dei 100 metri, chiusi in seconda posizione con il tempo di 10.24. La vittoria è invece affare dello statunitense Noah Lyles, primo a tagliare il traguardo con il crono di 10.17; terzo l’atleta delle Barbados Mario Burke con 10.26.

Ottima prestazione dunque per il giovanissimo lombardo, che al primo anno nella categoria under 20  coglie un importantissimo risultato anche in chiave futura. Tortu è infatti un classe 1998 ed ha da poco compiuto la maggior età, il che gli permette notevoli margini di miglioramento a fronte di prestazioni di altissimo livello. Si può ormai affermare che è nata una stella italiana anche nella velocità, ma che è ancora un fiore in attesa di sbocciare definitivamente nel “mondo dei grandi”.

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gianni.lombardi@oasport.it

1 Commento

  1. alebi

    21 Luglio 2016 at 08:33

    Spettacolare! Lo stile di corsa, la testa… spettacolare *__*
    Sottolinerei anche io il suo “dono” più prezioso e cioè la regolarità. Non fa la sparata per poi spegnersi nei turni successivi. Anzi, riesce sempre a limare qualcosa più va avanti la gara (o forse c’eravamo abituati così male noi, che ora ci stupiamo di questa dote? XD ).
    Poi ovvio che con un lanciato così… i 200 già ci fanno gola… Ma giustamente per quest’anno non ci hanno ancora provato. Le sollecitazioni della curva, su un fisico ancora così “acerbo”, potrebbero provocare infortuni.
    La gestione del ragazzo è impeccabile (bravo al papà!). In Italia si discute sempre tra chi vuole preservare fino alla pensione i nostri giovani e chi invece “tutto ora o mai più”. Io credo che la gestione Tortu sia stata esemplare perchè è stato “buttato nella mischia dei grandi” con intelligenza, senza strafare (vedi i 200 tralasciati) ma con la consapevolezza che sui 100 non andava solo a fare esperienza. Insomma, se i tempi li vali ci devi andare, devi vivere nella tua dimensione attuale, indipendentemente dall’età anagrafica, ma non devi essere considerato il salvatore della patria al quale si chiede tutto subito.

    Poi mi stanno piacendo molto le nostre…. Stelle =P
    La Stella ha fatto una gran gara di determinazione, sempre davanti, anche a dettare il ritmo. Mi piacciono gli atleti che non attendono e che sono consapevoli che una medaglia (o un passaggio di turno, un ingresso in finale ecc..) la si deve andare a prendere.

    Riva invece credo abbia superato ogni aspettativa. Un miglioramento notevole, anche lui subito ad un gran passo, a giocarsela con i primi tra gli umani. Poi peccato che sia passato un po’ inosservato perchè davanti stavano facendo cose allucinanti, ma questo non deve sminuire una gara condotta veramente alla grande.

    • ale sandro

      21 Luglio 2016 at 09:44

      Infatti è proprio questo il senso del mio commento, anche all’inizio, e cioè che è giusto rendere merito una volta tanto a chi lavora bene in questo paese, anche se si tratta ancora di categoria jr. I tempi ottenuti infatti sono validi a prescindere dalla categoria.
      Il padre è stato esemplare perchè in tanti casi avremmo visto dopo la “fantozziana” caduta di Nanjing, un altro atteggiamento l’anno successivo.
      Il rischio era quello di vederlo strafare la passata stagione, e come ho spiegato dopo l’europeo ,mi aveva fatto piacere l’attenzione e la calma nel fargli fare il programma stagionale, pensando anche ai cambiamenti fisici importanti, a cui un ragazzo della sua età era sottoposto (e credo anche se in misura minore, lo sia tuttora).
      Sì è vero Alebi, probabilmente non eravamo abituati a questa costanza di rendimento e a questa posizione durante la gara, sembra divertente la cosa, ma è così. Ne ricordo altri di velocisti ben impostati una volta lanciati, e sono bei nomi che non vado a dire.
      Poi per carità se i 200 in allenamento hanno fatto presagire qualcosa di problematico , ben venga ancora continuare coi 100, ma penso che già il prossimo anno rivedremo Tortu più spesso sulla doppia distanza. Sempre che non lo si voglia provare già in questi mondiali, non ricordo se sia stato iscritto o meno.
      Noemi sempre più conferma di regolarità ,timbra sempre il cartellino a podio, si potrà contare su di lei per il futuro senza dubbio. Sa benissimo di essere una delle più forti e non perde occasione per dimostrarlo, sono dimostrazioni di personalità importanti.
      Trovo interessanti anche diverse altre prestazioni se non da personale ,li vicino. Non mi preoccupa più di tanto la parabola di Sottile, aspetterei i prossimi due anni per capire se ci sia qualcosa da cambiare o meno. La pazienza in questi casi è fondamentale.
      E sarà giusto averne con uno come Riva, perchè penso che potrebbe valerne anche la pena. Sto sperando davvero che salti fuori un mezzofondista “prolungato” forte, e il miglioramento fatto col piazzamento nei dieci mi dice che è un altro di quelli su cui nei prossimi quattro anni si potrà lavorare seriamente. Come dicevi il fatto che davanti abbiano fatto giochi pirotecnici e fuochi d’artificio di primo ordine ,può far sembrare la gara del nostro qualcosa di simile a un “fischia e scoppia”, rimanendo ai botti. In realtà la condotta coraggiosa l’abbiamo notata tutti e per me anche una certa solidità. Confido che possa sgrassare di molto il personale nel giro del prossimo biennio.

      • alebi

        21 Luglio 2016 at 10:36

        Credo che per Sottile sia stata solo una gara storta, come può capitare (purtroppo non hanno mostrato nemmeno un salto) per Bocchi invece hanno pesato un po’ troppo gli impegni extra. Peccato perchè era in ripresa e una gara in più, una finale affrontata anche senza grosse aspettative (per quest’anno), sarebbe stata utile.
        A proposito di finali mancate per poco… ma che sfortuna (per non dire altro) Chilà!! Primo degli esclusi con stessa misura del dodicesimo ma soprattutto… in finale uno che non si presenta!! MANNAGGIAAAA!!! Mi sarei mangiata la TV quando l’ho letto XD

  2. ale sandro

    21 Luglio 2016 at 07:21

    In casi come questo ci sono sempre in Italia quei commenti disfattisti di chi deve spegnere gli entusiasmi o fare il pompiere di turno, dicendo di non esaltarsi, e che comunque sminuiscono una qualsiasi prestazione di livello. Di questa gente qui non me ne frega nulla sinceramente e commento lo stesso, perchè penso che quando ci sia qualcosa di oggettivamente bello si debba evidenziare la cosa, a prescindere da come andrà a finire la storia, visto che la gara è stata fatta ora e non tra tot anni.

    Faccio i complimenti a questo ragazzo e a chi lo sta allenando , per come sta venendo su , con grandissima testa e un lanciato da paura. Ha una costanza di rendimento impressionante tra i 10.20 e i 10.30, come abbiamo visto anche a differenza di alcuni suoi diretti avversari, annoverati tra i favoriti. Non risente minimamente degli impegni turno dopo turno, e si migliora di poco ma costantemente tutte le volte.
    E poi leggo di discorsi inerenti la partenza, beh a 18 anni ancora non si sa quale sarà il fisico di Tortu, per quella fase sicuramente ci sarà da lavorare ma spero nulla che faccia stravolgere ciò che accade dai 30 metri in poi.
    Vedendolo così ben impostato nella sua progressione, si potrebbe addirittura ritenere superficialmente che non ci siano grossi miglioramenti nei prossimi anni per lui, visto che sembra già a posto così.
    Ad ogni modo è proprio il fatto di rifare dei 100 così in sequenza già una cosa molto importante, per la nostra nazione. Anche il vederlo all’Europeo assoluto , così concentrato e costante ,sia nei 100 che in staffetta, non può generare altro che soddisfazione , per aver trovato uno sprinter di livello già superiore a quello degli altri azzurri di tutta questa decade.
    Fermo restando che sarebbe interessante rivederlo sui 200, già da ora non mi stupirei se fosse in grado di scendere sotto i 20.50. Per il momento benissimo così , poi si vedrà, anche se questa stagione non è ancora terminata.

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