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Calcio, Europei Francia 2016: le 24 squadre ai raggi X. Punti forti, punti deboli e stelle

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Dal 10 giugno al 10 luglio 2016 si terrà la quindicesima edizione dei Campionati Europei di calcio, la prima che vedrà la partecipazione di ventiquattro squadre nazionali. Analizziamo le principali caratteristiche di tutte le nazionali partecipanti.

INDICE

GRUPPO A
 
Francia pag. 2
 Romania pag. 3
 Albania pag. 4
 Svizzera pag. 5

GRUPPO B
 Inghilterra pag. 6
 Russia pag. 7
 Galles pag. 8
 Slovacchia pag. 9

GRUPPO C
 Germania pag. 10
 Ucraina pag. 11
 Polonia pag. 12
 Irlanda del Nord pag. 13

GRUPPO D
 Spagna pag. 14
 Rep. Ceca pag. 15
 Turchia pag. 16
 Croazia pag. 17

GRUPPO E
 Belgio pag. 18
 Italia pag. 19
 Irlanda pag. 20
 Svezia pag. 21

GRUPPO F
 Portogallo pag. 22
 Islanda pag. 23
 Austria pag. 24
 Ungheria pag. 25

CLICCA SU PAGINA 2 PER LA FRANCIA

 FRANCIA 

PUNTI FORTI: la nazionale francese difficilmente fallisce i grandi appuntamenti in casa, come dimostrano gli Europei del 1984 ed i Mondiali del 1998. Davanti al proprio pubblico, i Bleus sono in grado di dare sempre il massimo e di battere qualsiasi avversario, soprattutto con una squadra composta da un mix di elementi esperti e giovani già affermati a livello internazionale.

PUNTI DEBOLI: tanti infortuni ed alcuni casi particolari hanno lasciato a casa giocatori importanti come Karim Benzema, ma soprattutto i due difensori centrali, Raphaël Varane e Mamadou Sakho, che spesso hanno rappresentato la coppia titolare al centro. Assenze che potrebbero pesare nei momenti fondamentali.

LA STELLA: Paul Pogba è oramai considerato come uno dei migliori centrocampisti al mondo, ed è stato grande protagonista nei successi della Juventus. Trascinatore nella vittoria francese dei Mondiali Under 20, Pogba sarà il leader della Francia nella zona nevralgica del campo, fondamentale sia in fase difensiva che offensiva.

CLICCA SU PAGINA 3 PER LA ROMANIA

 ROMANIA 

PUNTI FORTI: la squadra rumena può contare su diversi giocatori esperti e che conoscono i migliori campionati europei, soprattutto nel reparto difensivo.

PUNTI DEBOLI: la Romania torna in una grande competizione internazionale dopo una lunga assenza. La qualità della squadra non ha nulla a che fare con la grande epopea della nazionale di Gheorghe Hagi.

LA STELLA: Răzvan Raț è un giramondo del calcio. Il difensore del Rayo Vallecano ha conosciuto gran parte dei migliori campionati continentali ed ha un bagaglio d’esperienza invidiabile, con 110 presenze in nazionale. Il trentacinquenne sarà il leader imprescindibile del reparto arretrato.

CLICCA SU PAGINA 4 PER L’ALBANIA

 ALBANIA 

PUNTI FORTI: Gianni De Biasi ha saputo portare la nazionale albanese a livelli che non aveva mai raggiunto in passato. La sua squadra è in grado di mettere in difficoltà chiunque, chiudendosi in difesa ma senza rinunciare alla fase offensiva.

PUNTI DEBOLI: la rosa dell’Albania non può certo essere paragonata a quella delle grandi nazionali europee, e soprattutto manca di un vero e proprio bomber, visto che nessuno dei presenti vanta più di quattro reti con la maglia della selezione.

LA STELLA: Lorik Cana è il capitano e leader di questa formazione. Il trentatreenne, attualmente in forza al Nantes, ha calcato i campi di campionati importanti e delle coppe europee, un bagaglio fondamentale per una squadra alle prime armi.

CLICCA SU PAGINA 5 PER LA SVIZZERA

 SVIZZERA 

PUNTI FORTI: nazionale compatta come poche, quella elvetica appare completa in tutti i reparti, con giocatori che si conoscono dalle selezioni giovanili e che oramai hanno raggiunto la maturità giusta per brillare in una grande competizione.

PUNTI DEBOLI: ai Mondiali di due anni fa la Svizzera rimediò un sonoro 5-2 dalla Francia, che ritroverà nel girone anche questa volta. In generale, è difficile dire quanto gli elvetici siano in grado di reggere il confronto con le big del continente.

LA STELLA: Xherdan Shaqiri, classe 1991, è un giocatore in possesso di grandi qualità tecniche e velocità. In forza allo Stoke City, Shaqiri ha la capacità di giocare sull’esterno, ma è anche un ottimo finalizzatore, visto che con diciassette reti è il miglior marcatore della compagine rossocrociata.

CLICCA SU PAGINA 6 PER L’INGHILTERRA

 INGHILTERRA 

PUNTI FORTI: la nazionale inglese condivide un’unica idea di calcio, visto che tutti i suoi membri provengono da squadre della Premier League. I suoi elementi sono abituati a lottare per grandi traguardi sia in casa che nelle coppe europee, dunque non dovrebbero patire troppo la pressione.

PUNTI DEBOLI: l’Inghilterra ha inanellato tante delusioni negli ultimi anni, ed è una delle squadre più inesperte del torneo. Vedremo se riuscirà ad invertire la tendenza, inoltre non mancano i dubbi sulla solidità difensiva della squadra di Roy Hodgson.

LA STELLA: a trent’anni, Wayne Rooney può vantare delle statistiche da vero veterano, con 110 presenze e 52 reti in nazionale. Il capitano dovrà rispondere presente anche per rilanciare la sua immagine dopo una stagione non al top con il Manchester United.

CLICCA SU PAGINA 7 PER LA RUSSIA

 RUSSIA 

PUNTI FORTI: il livello del campionato russo è decisamente aumentato negli ultimi anni, e di conseguenza la nazionale ne ha risentito positivamente. In squadra non mancano gli elementi esperti, inoltre la squadra dispone di un mix di giocatori tecnici e fisici.

PUNTI DEBOLI: già quattro anni fa la Russia si presentò agli Europei con grandissime ambizioni, ma deluse e non superò neppure il primo turno. Staremo a vedere se la nazionale di Leonid Slutsky sarà in grado di mettersi alle spalle questa esperienza negativa.

LA STELLA: Aleksandr Kokorin è da tempo considerato come un attaccante molto talentuoso, anche se non è mai avvenuta la sua esplosione definitiva. In forza allo Zenit San Pietroburgo, vanta 37 presenze ed undici reti in nazionale, e spera di poter migliorare il proprio score agli Europei.

CLICCA SU PAGINA 8 PER IL GALLES

 GALLES 

PUNTI FORTI: la nazionale gallese è una delle grandi sorprese di questi Campionati Europei e non ha nulla da perdere. Sulla carta, le chance di superare la fase a gironi non sono molte, ma proprio questo potrà spingere la nazionale del Dragone verso un’inaspettata impresa.

PUNTI DEBOLI: nazionale dalla scarsa esperienza, il Galles punta su giocatori che spesso recitano un ruolo da comprimari in Premier League. Vedremo se sapranno reggere la pressione dell’essere protagonisti.

LA STELLA: non è esagerato dire che le sorti del Galles dipendono quasi interamente da Gareth Bale. Il ventiseienne del Real Madrid è già riuscito a portare il suo team agli Europei, impresa mai riuscita a Ryan Giggs: ora tutto quello che verrà sarà un bonus.

CLICCA SU PAGINA 9 PER LA SLOVACCHIA

 SLOVACCHIA 

PUNTI FORTI: mai presente agli Europei, la Slovacchia fu una delle rivelazioni dei Mondiali 2010, alla sua unica partecipazione ad una grande rassegna. Con molti elementi ancora presenti da quell’esperienza, la squadra di  Ján Kozák spera di ispirarsi a quell’impresa, che tra l’altro eliminò l’Italia.

PUNTI DEBOLI: la Slovacchia basa il proprio gioco su alcuni elementi di spessore, ma nel complesso la squadra non è delle più competitive. L’aspetto tattico sarà fondamentale per colmare le lacune della formazione dell’Europa Orientale.

LA STELLA: Marek Hamšík, ventottenne del Napoli, è il giocatore più talentuoso della squadra, e dalle sue prestazioni dipenderà molto delle sorti dell’intera nazionale. Con 85 presenze e diciassette reti all’attivo, è il leader del team in entrambe le statistiche.

CLICCA SU PAGINA 10 PER LA GERMANIA

 GERMANIA 

PUNTI FORTI: la squadra campione del mondo ha dimostrato di essere completa in tutti i settori, ed anche per questi Europei figurerà tra le favorite. Solida in difesa, può contare su un centrocampo di grandissimo spessore, reparto fondamentale per ogni squadra che aspiri a grandi risultati.

PUNTI DEBOLI: la formazione teutonica si affida ancora a Mario Gómez nel ruolo di prima punta, nel quale soffre una cronica assenza da quanto Miroslav Klose non gioca più con la nazionale. Vedremo se questo peserà per le sorti dei teutonici.

LA STELLA: Thomas Müller è il giocatore che sa trascendersi in occasione dei grandi appuntamenti. Fondamentale nel ruolo di collegamento tra centrocampo e attacco, il ventiseienne sa anche trasformarsi in bomber di razza quando serve, come dimostrano le sue trentuno reti in settanta presenze con la maglia della nazionale.

CLICCA SU PAGINA 11 PER L’UCRAINA

 UCRAINA 

PUNTI FORTI: si tratta di una squadra ben organizzata, che in un match secco può mettere in difficoltà chiunque. Il grande progresso del campionato ucraino non può che aver fatto bene ad una nazionale composta soprattutto da elementi che militano in patria.

PUNTI DEBOLI: il ritiro di Andriy Shevchenko ha segnato una svolta nella storia del calcio ucraino. La squadra oramai non ha più il fuoriclasse in grado di fare la differenza, quindi deve puntare su tattica e compattezza per far valere le qualità collettive.

LA STELLA: Anatoliy Tymoshchuk, trentasette anni, è l’enciclopedia vivente del calcio ucraino. Un vero leader al centro del campo, con la possibilità di ricoprire diversi ruoli, dall’alto delle sue 142 presenze con la maglia gialloblu.

CLICCA SU PAGINA 12 PER LA POLONIA

 POLONIA 

PUNTI FORTI: la squadra di Adam Nawałka è in grado di esprimere un gioco bello e gradevole, potendo contare su elementi dalle ottime qualità tecniche a centrocampo ed in attacco. Tanti, inoltre, sono i calciatori che militano nei maggiori campionati europei.

PUNTI DEBOLI: una difesa non irresistibile e la scarsa capacità di concretizzare il proprio potenziale hanno caratterizzato le ultime prestazioni della Polonia a livello internazionale. A volte la squadra si piace troppo e pecca in concretezza.

LA STELLA: Robert Lewandowski è considerato come uno degli attaccanti più forti del mondo. In nazionale, dove ha spesso ricoperto un ruolo decisivo, vanta 75 presenze e 34 reti. Una buona prestazione della Polonia passa dunque per i piedi del ventisettenne del Bayern Monaco.

CLICCA SU PAGINA 13 PER L’IRLANDA DEL NORD

 IRLANDA DEL NORD 

PUNTI FORTI: esserci è già una vittoria. Nessuno si aspetta una grande prestazione da parte dei nordirlandesi, che potranno interpretare perfettamente il ruolo della cenerentola. Quando tutti i pronostici sono contro, è più facile sorprendere che deludere.

PUNTI DEBOLI: un team dalla scarsa esperienza internazionale, composto da giocatori che spesso non sono titolari neanche nel club. La composizione del girone, con Germania, Ucraina e Polonia, sembra condannarli a dun ruolo di comparsa.

LA STELLA: Kyle Lafferty è il giocatore più prolifico della squadra con diciassette reti in cinquanta presenze sotto la bandiera nordirlandese. Vedremo l’attaccante del Birmingham riuscirà ad incidere anche in questo torneo.

CLICCA SU PAGINA 14 PER LA SPAGNA

 SPAGNA 

PUNTI FORTI: la Spagna ha vinto le ultime due edizioni della rassegna continentale, e questo basterebbe a farla figurare tra le favorite. Gli interpreti sono ben noti, ed non è un caso che le formazioni iberiche continuino a dominare l’Europa a livello di club.

PUNTI DEBOLI: la pessima prestazione degli ultimi Mondiali sembra essere un segno del declino di questa squadra che per diversi anni ha dominato in Europa e nel mondo. In effetti la squadra sembra mancare di rinnovamento, e non ha ancora trovato un vero sostituto di Xavi.

LA STELLA: Andrés Iniesta è la stella in una squadra dove i grandi giocatori non mancano. Oltre cento presenze con tredici reti all’attivo, tra le quali quella che regalò agli iberici il titolo mondiale nel 2010: un giocatore decisivo, soprattutto come assist-man.

CLICCA SU PAGINA 15 PER LA REP. CECA

 REP. CECA 

PUNTI FORTI: la formazione ceca è una squadra esperta ed abituata al palcoscenico europeo, molto combattiva e ben messa in campo. Questi ingredienti dovrebbero essere sufficienti per passare il turno, senza partire battuti in nessun confronto.

PUNTI DEBOLI: l’epoca d’oro del calcio ceco sembra oramai alle spalle, e neanche con una nazionale dallo spessore superiore sono mai arrivati grandi risultati. Se neanche Pavel Nedved è riuscito a portare la Repubblica Ceca così in alto, difficile pensare che l’exploit arrivi ora.

LA STELLA: a trentacinque anni, Tomáš Rosický sta vivendo una nuova giovinezza dopo i tanti infortuni che ne hanno minato la carriera. Il giocatore dell’Arsenal ha da poco tagliato il traguardo delle cento presenze in nazionale, e dispone di piedi fini per ispirare i suoi compagni.

CLICCA SU PAGINA 16 PER LA TURCHIA

 TURCHIA 

PUNTI FORTI: Fatih Terim è il santone del calcio turco. La sua nazionale è sempre combattiva, entusiasmante e pronta a provocare sorprese. Nella squadra non mancano né gli elementi di esperienza né quelli di qualità, un mix interessante per un possibile exploit.

PUNTI DEBOLI: sono ormai passati tanti anni dal terzo posto dei Mondiali 2002, al quale non hanno fatto seguito altri risultati di tale spessore. Qualche dubbio vige sulla capacità di tenuta del reparto arretrato.

LA STELLA: Arda Turan è la stella ed il capito della squadra. Il calciatore del Barcellona, che ha vestito 90 volte la maglia della nazionale, è l’ispiratore degli attaccanti turchi ma anche un buon finalizzatore, con diciassette reti all’attivo. Le azioni decisive, di solito, passano per i suoi piedi.

CLICCA SU PAGINA 17 PER LA CROAZIA

 CROAZIA 

PUNTI FORTI: la Croazia è una formazione di grande qualità che è in grado di esaltarsi nelle grandi manifestazioni e soprattutto contro avversari più quotati, come dimostrato agli ultimi Mondiali contro il Brasile. Il centrocampo è il reparto più forte di un team composto da giocatori che militano in grandi club europei.

PUNTI DEBOLI: non sempre la squadra croata sa concretizzare quello che costruisce, perdendo spesso partite che dovrebbe vincere, anche a causa di qualche svarione difensivo di troppo. La qualità ed il bel gioco non servono a nulla se poi non si segna una rete in più degli avversari.

LA STELLA: Luka Modrić è il metronomo di questa squadra. Leader del centrocampo e tessitore del gioco croato, il trentenne del Real Madrid vanta ottantanove presenze e dieci reti con la maglia a scacchi bianco-rossi.

CLICCA SU PAGINA 18 PER IL BELGIO

 BELGIO 

PUNTI FORTI: da qualche anno il Belgio è considerato come una delle nazionali più talentuose in assoluto. Un mix perfetto di qualità e fisicità fa di questa nazionale una delle favorite per la vittoria finale, soprattutto grazie ad un centrocampo che ha pochi eguali nel nostro continente.

PUNTI DEBOLI: per ora i Diables Rouges non hanno ancora avuto l’opportunità di concretizzare le ottime prospettive, inoltre alcuni infortuni, come quello del capitano Vincent Kompany, hanno indebolito il reparto difensivo del team di Marc Wilmots.

LA STELLA: a  venticinque anni, Eden Hazard è il capitano e leader imprescindibile della squadra. Giocatore dotato di una tecnica sopraffina, il calciatore del Chelsea è soprattutto un ispiratore per i compagni del reparto avanzato: 62 presenze e dodici reti sono il suo bottino in nazionale.

CLICCA SU PAGINA 19 PER L’ITALIA

 ITALIA 

PUNTI FORTI: alla formazione di Antonio Conte non manca l’esperienza, essendo una delle squadre dall’età media più alta del torneo. Un’impostazione non appariscente, ma basata sulla concretezza, è quella voluta dal tecnico azzurro per questa Italia.

PUNTI DEBOLI: l’Italia manca di un giocatore in grado di fare la differenza nei momenti difficili, inoltre la nazionale rispecchia il lento declino della Serie A nelle gerarchie del calcio europeo. Preoccupa anche l’attacco, tant’è che l’unico giocatore in doppia cifra per reti in nazionale è Daniele De Rossi.

LA STELLA: Gianluigi Buffon è il giocatore di maggior spessore di questa nazionale. Il portiere della Juventus, unico europeo ancora in attività ad aver partecipato ai Mondiali del 1998, ha difeso la porta azzurra in 157 occasioni, ed è nota la sua capacità di salvare il risultato nei momenti più importanti.

CLICCA SU PAGINA 20 PER L’IRLANDA

 IRLANDA 

PUNTI FORTI: squadra dalla grande esperienza e dalla forte fisicità, l’Irlanda punta tutto sul collettivo per riuscire a sopravvivere in un girone che sulla carta la vede, sulla carta, come vittima sacrificale. La squadra di Martin O’Neill ha comunque poco da perdere.

PUNTI DEBOLI: una squadra che certamente non può contare su un tasso tecnico di rilievo, composta da comprimari di squadre della Premier League.

LA STELLA: Robbie Keane è il realizzatore di questa formazione. In forza ai Los Angeles Galaxy, il trentacinquenne capitano ha segnato 67 reti in 143 presenze con la maglia del Trifoglio.

CLICCA SU PAGINA 21 PER LA SVEZIA

 SVEZIA 

PUNTI FORTI: squadra molto fisica e composta da giocatori che militano nei più disparati campionati europei, la Svezia basa il suo gioco sulle sue caratteristiche migliori, cercando di non far giocare gli avversari che possiedono migliori doti di palleggio. Un avversario decisamente ostico.

PUNTI DEBOLI: la squadra è composta da elementi dal livello molto eterogeneo, caratteristica che può pesare negativamente sul gioco svedese. Il team è spesso dipendente dalla prestazioni di un solo uomo.

LA STELLA: il solo uomo, appunto. Zlatan Ibrahimović fa il bello ed il cattivo tempo in questa squadra, grazie alle sue giocate straordinarie. Un fuoriclasse da 112 presenze e 62 reti, che non ha mai rifiutato di difendere i colori della sua nazionale, pur sapendo di non avere compagni alla sua altezza.

CLICCA SU PAGINA 22 PER IL PORTOGALLO

 PORTOGALLO 

PUNTI FORTI: i portoghesi possono disporre di capacità tecniche degne delle migliori squadre, con un centrocampo ed un attacco che possono portare la nazionale lusitana davvero in alto. Inoltre la composizione del girone dovrebbe favorire un passaggio del turno abbastanza agevole.

PUNTI DEBOLI: la storia recente di questa squadra parla di una grande incapacità nel concretizzare il proprio potenziale. Il Portogallo calcistico ancora attende la definitiva esplosione della propria nazionale.

LA STELLA: Cristiano Ronaldo è probabilmente il giocatore più atteso degli Europei. La stella del Real Madrid, capitano della nazionale, vanta 125 presenze e 56 reti, anche se neppure le sue giocate sono state in grado di evitare concenti delusioni al Portogallo.

CLICCA SU PAGINA 23 PER L’ISLANDA

 ISLANDA 

PUNTI FORTI: l’Islanda ha entusiasmato nel suo percorso qualificativo, divenendo una grande attrazione ed attirandosi le simpatie di tutto il continente. Certamente, oltre che sulle proprie qualità, gli islandesi potranno contare sul supporto dei tifosi neutrali, all’interno di un girone che permette di puntare in alto.

PUNTI DEBOLI: una nazionale che non ha nessuna esperienza a questo livello, inoltre non è ancora chiaro se quanto visto nelle qualificazioni sia stato solo un episodio o l’inizio di una favola più lunga.

LA STELLA: Eiður Guðjohnsen non è più quello di qualche anno fa, ma il trentasettenne ha un’esperienza e delle capacità tecniche preziose in una nazionale di questo tipo. Con la maglia dell’Islanda vanta 84 presenze e 25 realizzazioni.

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 AUSTRIA 

PUNTI FORTI: l’Austria è stata una delle squadre che più ha impressionato negli ultimi tempi. Un ottimo percorso qualificativo l’ha portata a questi Europei, grazie ad una grande concretezza e solidità in tutti i reparti. In teoria, potrebbe essere la seconda forza del girone alle spalle del Portogallo.

PUNTI DEBOLI: non sappiamo se gli austriaci saranno in grado di ripetersi anche quando conterà. Per una squadra che mancava in una grande competizione dei Mondiali del 1998 le incognite sono tante.

LA STELLA: a ventitré anni, David Alaba è un titolare fisso nella difesa del Bayern Monaco e, naturalmente della nazionale. Alaba deve guidare un reparto che, per il tipo digioco austriaco, risulterà fondamentale per le sorti della squadre.

CLICCA SU PAGINA 24 PER L’UNGHERIA

 UNGHERIA 

PUNTI FORTI: i magiari hanno già raggiunto il loro obiettivo, qualificandosi a questi Europei dopo una lunghissima assenza dal calcio che conta. Non ci si aspetta nulla da loro, ma proprio questa libertà dalle responsabilità potrebbe essere un punto di forza.

PUNTI DEBOLI: anche in un girone sulla carta facile, l’Ungheria potrebbe avere delle difficoltà a brillare. Quasi tutti i giocatori militano in patria, e sulla carta si tratta di una delle squadre più deboli della rassegna.

LA STELLA: Balázs Dzsudzsák, capitano della nazionale e centrocampista del Bursaspor, è il leader della nazionale. A lungo protagonista in Olanda con la maglia del PSV Eindhoven, il ventinovenne ha disputato 77 partite per un bottino di diciotto goal in nazionale.

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giulio.chinappi@oasport.it

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