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Motogp: tutte le vittorie di Valentino Rossi al Mugello

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Parafrasando un celeberrimo film con protagonisti Terence Hill e Bud Spencer, lo chiamavano il sindaco del Mugello potrebbe essere lo slogan di avvicinamento ideale per Valentino Rossi al GP di Italia 2016. Il 46 conquistò questa definizione quando, nello splendore della sua carriera, arrivò nella classe regina a 7 successi consecutivi, dal 2002 al 2008, e nove in totale. Sono, tuttavia, sette edizioni che il pilota di Tavullia non timbra nuovamente il proprio atto di insediamento e chissà se il 2016 sarà l’anno giusto.

Un dominio iniziato a bordo dell’Aprila ufficiale Nastro Azzurro nel lontano 1997 e un Valentino 18enne a mettere il suo primo sigillo con il solito siparietto particolare del dopo corsa, proemio perfetto per la vittoria del suo mondiale numero 1. Un altro successo, quello firmato sempre sulla moto di Noale da 250cc, nel 1999 con una livrea tricolore per l’occasione e un dominio che prefigurerà la sua seconda conquista iridata.

Veniamo alla classe regina e agli anni della MotoGP 4 tempi che hanno cambiato il mondo delle moto e lo stile di guida. Un approccio più aggressivo sull’anteriore che ha esaltato i grandi staccatori come Valentino. In 7 anni uno show senza pause, con moto diverse (Honda RC211v, Yamaha M1), ha esaltato la marea di tifosi accorsa sulle colline del tracciato toscano, trasformandolo in un vero feudo made in 46. In questo senso, un significato particolare lo rivestono due dei sette GP citati: le edizioni del 2005 e del 2008. Nel primo caso, fu un’autentica festa azzurra con quattro piloti italiani ai primi quattro posti (Rossi-Biaggi-Capirossi-Melandri), cosa mai accaduta prima e un Vale festeggiato con la rappresentazione di vero e proprio laureato.

Nel secondo caso, quei 25 punti valsero un riscatto, dopo un 2007 di tante delusioni e di un astro nascente chiamato Casey Stoner che, insieme ai piloti della nuova generazione che seguirono, mise in discussione il regno del 46. Una gara perfetta, con casco per l’occasione assai divertente, vinta davanti a un coriaceo Dani Pedrosa e ad un sempre consistente Stoner che poi, 12 mesi dopo, fu il primo a interrompere la sequenza di successi del driver della Yamaha.  Ora dopo 8 lunghi anni siamo di nuovo a pensare in grande con Valentino pronto ad affrontare con ritrovato vigore il gotha delle due ruote.

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