Ciclismo

Giro d’Italia 2016, ventesima tappa: Guillestre-Sant’Anna di Vinadio. La resa dei conti. Nibali contro tutti

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L’ultima tappa vera. L’ultima opportunità per sconvolgere la classifica generale. Il Giro d’Italia 2016 arriva a Sant’Anna di Vinadio, 20esima frazione della 99esima edizione della corsa rosa. 134 chilometri da Guillestre senza un metro di pianuea, l’arrivo in salita che può riscrivere la storia del ciclismo recente.

Si parte in salita con il Col de Vars (18 chilometri al 6%) sin dal chilometro zero. A seguire lo scollinamento, discesa e subito dopo altra salita con il Col de la Bonette che porta il gruppo ad oltre 2700 metri di altitudine. Anche in questo caso ascesa interminabile, 22 chilometri con pendenza media prossima al 7%. Lo schema della tappa si mantiene identico: la discesa porta ad Isola, dove comincia il Colle della Lombarda, sulla cui cima si tornerà in territorio italiano.

Potrebbe essere il palcoscenico su cui si decide il Giro con i suoi 20 chilometri al 7,5%, pendenza massima del 12. La parte più impegnativa è nella prima fase, nella fase centrale la pendenza scende leggermente per poi salire nuovamente tra l’8 e il 10% negli ultimi chilometri. A seguire 8 chilometri di discesa, poi l’ultimo strappo: 2 chilometri e 300 metri sempre prossimi al 10% di pendenza per una tappa che, nonostante sia molto corta, potrebbe fare una vera e propria strage sportiva.

Non esiste un favorito. Steven Kruijswijk è in dubbio per una frattura alle costole, Alejandro Valverde non sembra avere la condizione, sopratutto ad alte quote, per tenere. Esteban Chaves è parso in sofferenza nel finale di Risoul mentre Vincenzo Nibali è una vera e propria incognita e non potrà fare altro che attaccare. Questi sono i quattro uomini che si giocheranno la maglia rosa in una corsa all’ultima goccia di energia rimasta da spendere al momento giusto per fare la differenza tra vittoria e sconfitta.

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