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Nuoto, Assoluti Riccione 2016: le pagelle. Dotto e Detti, felici e perfetti

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Eccovi le pagelle della terza giornata degli Assoluti di Riccione 2016:

LUCA DOTTO 9.5: la gara (quasi) perfetta come l’ha definita lui. Il primo uomo italiano a scendere sotto i 48″ nei 100 stile libero, il secondo tempo dell’anno al mondo. Scrive un pezzo di storia dello sport, non solo del nuoto in una giornata che rimarrà scolpita nelle menti di tutti gli appassionati. Ridà vigore alla staffetta e, dovesse ancora migliorare, potrebbe giocarsi addirittura un posto tra i primissimi a Rio. Un sogno.

ILARIA BIANCHI 8.5: terza Olimpiade consecutiva. Solo questo basta a farla entrare nella storia. Un 100 farfalla in solitaria per la rinuncia di Di Pietro e la condizione precaria di Di Liddo, quindi ancora più difficile. Rispetta le tabelle e non fallisce il tempo sotto i 58″ che è un biglietto per Rio. Infinita.

LUISA TROMBETTI 7.5: non è nuova ad exploit tricolori, è novizia invece su tempi di questi livelli. Conquista il titolo è 5 decimi più giù ci sarebbe stato il limite per Rio. Ci riproverà a Londra consapevole che una “sanatoria” potrebbe portarla fritta alle Olimpiadi. Ha margini di miglioramento e sembra avere anche la giurata tenacia per crescere ancora.

PIERO CODIA 6.5: ha chiaramente puntato tutto sui 100 con grandi soddisfazioni abbandonando per un anno l’amore di sempre, i 50 farfalla. Vince la senza strafare quando tutti, vista la condizione palesata ieri, si aspettavano il record italiano. Ancora una volta non si migliora al pomeriggio. Deve crescere in fretta sotto questo aspetto.

LUCA MENCARINI 6.5: bene ma non benissimo. In una specialità dove c’è fermento come i 200 dorso ci si aspettava qualcosa in più, anche se il limite per Rio era difficile da ottenere. Vince in rimonta, la sua specialità e ci riproverà a Londra.

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GABRIELE DETTI 9: un 400 fantastico. A sei decimi dal record di Rosolino, il terzo crono al mondo dell’anno. Il rivale di Paltrinieri cresce e si conquista assieme a Dotto il titolo di “uomo dei campionati”. A Rio sarà competitivo in due gare e la 4×200 stile libero azzurra si affiderà a lui per la qualificazione. Una seconda pare bruciante per un atleta che ha raggiunto una nuova dimensione, quella di campione.

MARGHERITA PANZIERA 6: vince ma si abbandona ad un pianto di delusione lungo e che ben fotografa il suo stato d’animo. Resta lontana dal minimo per Rio e viste le premesse la delusione è grande. Non si ripete sui livelli dello scorso anno.

ANDREA MITCHELL D’ARRIGO 6: apprezzabile il coraggio di chi prova a cambiare tattica proprio nella finale più importante. Molto meno apprezzabile il crollo nella vasca finale dopo 250 metri a braccetto con un Dotto stratosferico. La coperta è corta e va trovata una soluzione tattica più efficace.

SARA FRANCESCHI 7.5: che brava la diciassettenne figlia d’arte che centra il pass per Londra conquistando un secondo posto che vale nei 400 misti. Da soffrire ed ha margini di crescita enormi. Una promessa che è già realtà.

CRISTOPHER CICCARESE 6.5: obiettivo centrato. Voleva Londra e ci andrà. Non è quello di due o tre anni fa ma dimostra di avere carattere e una ritrovata condizione. Il carattere non gli manca di certo.

SIMONE SABBIONI 6: i 200 ancora non sono nelle sue corde. Spara tutte le cartucce nella prima parte e arriva sfinito rischiando lo svenimento.

ELENA DI LIDDO 5: tra le poche bocciate di giornata. Non è al meglio e si vede perché va lontanissima dal personale e non è mai in gara nei 100 farfalla. Deve ritrovarsi al più presto.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto di Enrico Spada

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