Formula 1

F1, GP Bahrain 2016, le pagelle: Rosberg perfetto, Raikkonen consistente, Hamilton incerto e Vettel in fumo

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Nuovamente Mercedes e Nico Rosberg sul podio più alto del podio. 2 su su 2 per il tedesco che guarda dall’alto della classifica tutti, ivi compreso il  compagno di squadra Lewis Hamilton. E la Ferrari? Kimi Raikkonen, dopo uno start “riflessivo” inserisce la modalità “bestia da gara” e sfodera un campionario di sorpassi di grande qualità mentre Sebastian Vettel è spettatore non pagante di una corsa che lo ha visto estromesso poco dopo essere salito in macchina e le prospettive di vittoria andate in fumo. Sorprendono la Haas con Romain Grosjean, spinta dalla power uniti di Maranello, e Stoffel Vandoorne, un pilota di grande stoffa. Veniamo alle pagelle:

Nico Rosberg 9.5: Non da 10 la prova di Nico per una qualifica non perfetta e quei 77 millesimi che lo separano dal teammate. Vero è che nella domenica di gara si è visto un pilota sintesi di efficacia e velocità, scattato ottimamente al via ed in grado di mantenere un ritmo costante e prestazionale. 50 punti in classifica, 17 punti di vantaggio sul compagno/rivale. Non ci poteva essere inizio migliore di stagione per il tedesco di casa Mercedes, well done!

Lewis Hamilton 6: L’1’24″493 delle prove del sabato, nuovo record della pista, gli conferisce una sufficienza che la corsa non merita. Nuovamente problematico il suo scatto, sfortunato nell’essere toccato da Daniel Ricciardo e ancor più pesantemente da Valtteri Bottas, conduce una gara di regolarità, cercando di incamerare più punti possibili in ottica campionato con una vettura danneggiata in più punti. Dovrà riflettere sull’accaduto il buon Lewis perchè quest’anno Nico è di tutt’altra pasta e non sarà facile batterlo.

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Ferrari 5: Doveva essere il GP della verità quello che doveva verificare le velleità di successo della Rossa. Ebbene il responso è stato negativo. Se è vero che la Ferrari ha centrato il secondo podio stagionale, con Raikkonen, lo è altrettanto che è arrivato il secondo ritiro in due round disputati. Ciò non è accettabile per un team che si è dichiarato in lotta per il Mondiale. Forse l’aver spinto così tanto su un progetto rivoluzionario è stato un atto di presunzione ed una forzatura anche perchè le prestazioni pur migliori rispetto ad un anno fa non sono sufficienti per essere davanti alle frecce d’argento e, allo stato attuale, non del tutto concretizzabili per le problematiche di affidabilità. Non serve a niente avere una macchina veloce se questa non taglia il traguardo. Da ciò, i tecnici in Rosso dovranno partire se vorranno nutrire ancora una minima speranza di vittoria finale visto che la graduatoria dei drivers e dei costruttori recita impietosa: Raikkonen quarto a quota 18 punti e Vettel sesto con 15, dietro a Romain Grosjean con la Haas ed in totale sono 50 le lunghezze dalle Mercedes nel campionato marche.

Kimi Raikkonen 7.5: Dopo una partenza a dir poco incerta, Kimi si riprende mettendo in scena un numero impressionanti di sorpassi che gli valgono il posto d’onore alle spalle di Rosberg. Veloce ma non a livello della Mercedes è bravo ad anticipare la sosta per tentare di avvicinarsi a Nico e mettergli pressione ma con la W07 Hybrid del tedesco c’è poco da fare. Una gara di grande consistenza che conferma l’ottimo feeling di Kimi con il tracciato del Bahrain (8 podi sul circuito di Manama senza però riuscire mai a vincere)

Sebastian Vettel no s.v. ma sf. (sfortunato): Abbiamo scelto di valutare il pilota tedesco non con l’abbreviazione s.v (senza voto) ma con quella sf. semplicemente perchè Seb è stato oggettivamente abbandonato dalla dea bendata. Il guasto al propulsore, forse a causa di una valvola, ci ha riportato indietro nel tempo ad un episodio molto simile che riguarda Michael Schumacher e la Ferrari del 1996 nel GP di Magny Cours in Francia quando il grande Michael, dalla pole, vide andare in fumo, nel vero senso della parola, una vittoria sulla pista francese.

Al di là del tuffo nel passato, Vettel non è giudicabile e si può parlare solo per ipotesi. I tempi mostrati nelle qualifiche e le prove libere avrebbero fatto presagire una lotta con Mercedes e, verosimilmente, un secondo posto sarebbe stato alla sua portata, visto l’andamento della corsa. Ma la storia non si fa con i se e con i ma e quindi si parla di niente. L’unica cosa tangibile è che Sebastian è attualmente sesto in classifica generale a 35 punti da Rosberg e non è certo l’avvio che tutti i tifosi della Ferrari avrebbero sperato.

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Romain Grosjean 8: Tra le sorprese di questo inizio di campionato, il francese e la Haas stanno mostrando delle qualità in pista che, probabilmente, neanche i più ottimisti nel team americano avrebbero potuto immaginare. Il quinto posto del Bahrain si associa già all’ottimo risultato dell’Australia quando il sesto posto fu accolto come una vittoria. Ora entrati in top5 chissà a cosa si griderà…Resta comunque la consistenza di un risultato incredibile, frutto del grande lavoro di tecnici e pilota che si stanno dimostrando di grande livello. In questo senso, la bontà del propulsore Ferrari è un altro fattore discriminante per la monoposto esordiente in F1.

Stoffel Vandoorne 10: E’ per il pilota della Mclaren Honda il 10 di giornata. Alla prima apparizione in F1, in sostituzione dell’infortunato Fernando Alonso, il campione del mondo 2015 di GP2 stupisce tutti, incamerando i primi punti per il Team di Woking (decimo) visto anche il ritiro di Jenson Button. Una prova di grande maturità per il giovane belga che ha messo in mostra tutta la sua classe nella gestione degli pneumatici e di un mezzo sconosciuto o quasi alla vigilia. Molti lo definiscono il predestinato, che abbiano ragione?

Daniel Ricciardo 7.5: Un altro quarto posto per Daniel che gli vale la terza posizione nel Mondiale. Un riscontro inatteso per una Red Bull ottima, come sempre, nel telaio ma in grande difficoltà per la potenza del suo motore. L’australiano fa quello che può coi mezzi a disposizione e si disimpegna piuttosto bene, centrando il meglio possibile.

Max Verstappen 7.5: Dopo il weekend australiano decisamente negativo, il talentuoso Max si riprende conquistando un ottimo sesto posto, degno delle sue grandi doti di guida.

Pascal Wehrlein 8: L’altra sorpresa del GP di Sakhir. A bordo della sua Manor spinta dal propulsore Mercedes, il pupillo della casa di Stoccarda si comporta egregiamente, senza mai lasciarsi condizionare dagli eventi della corsa, riuscendo a portare al traguardo la sua vettura in 13esima posizione davanti alla Sauber di Felipe Nasr e alle Force India di Nico Hulkemberg e Sergio Perez.

Danii Kvyat 6.5: Ottima gara per il russo di casa Red Bull che dopo il disastroso sabato si riprende centrando un ottimo settimo posto finale

Felipe Massa 5.5: In grande difficoltà nel corso di tutta la gara, lotta con una Williams troppo incisiva sugli pneumatici. L’ottava posizione finale è la logica conseguenza delle problematiche della squadra inglese

Valtteri Bottas 5: Colpevole nel contatto alla prima curva con Hamilton, è autore di una corsa incolore, terminata alle spalle del compagno di squadra.

Force India, Sauber 4: Prove estremamente deludenti con entrambi i piloti e l’insufficienza del team è pienamente meritata.

 

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Immagine: pagina FB Andrea Iannone

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