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MotoGP, analisi test Losail 2016: Lorenzo l’uomo da battere, Ducati e Viñales insidiano le Honda. Un duro lavoro attende l’Aprilia

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I nove giorni di test pre-season snodatisi tra Malesia, Australia e Qatar sono andati definitivamente in archivio. Ora, la strada che porta al debutto Mondiale di Losail non vedrà più prove ufficiali in pista, quindi, gli ultimi responsi venuti dalla Penisola Arabica potrebbero essere basi veritiere da cui team e piloti partiranno alla conquista dei rispettivi obiettivi. La Yamaha è ancora la moto da battere, Ducati e Suzuki (Viñales e GSX-RR hanno davvero impressionato) sono in forte crescita, Honda è sensibilmente attardata; l’Aprilia, in Qatar al debutto con il prototipo definitivo, è attesa da un duro lavoro.

Nonostante i tre segmenti di questi test pre-Campionato si siano svolti in condizioni diverse, per quanto riguarda temperature e strutturalità di pista, Movistar Yamaha e il suo Campione del Mondo 2015 Jorge Lorenzo si sono confermati i più veloci, già in gran forma per difendere il titolo iridato. Il maiorchino ha imposto la sua leadership anche in Qatar con lo spaventoso crono di 1:54.810, miglior giro assoluto di questi test; è stato l’unico pilota a scendere sotto l’1:54, mezzo secondo più veloce rispetto a tutti gli altri colleghi impegnati sul Losail Circuit. Il numero 99 sulla YZR-M1 ha convinto tanto nella simulazione-qualifica quanto in quella di gara: tempo “secco” e passo nei long-run inavvicinabili per chiunque. Valentino Rossi è sempre stato nelle prime posizioni, apparentemente non ci sono grandi problemi da risolvere sulla sua moto, tuttavia, ha finito le sue fatiche con sei decimi di distacco dal team mateLa tre-giorni qatariota ha visto VR46 impegnato in un’importante raccolta-dati e il quinto posto “combinato” con il tempo di 1:55.429, arrivato al trentaseiesimo passaggio (sui 55 del day-3, 144 complessivi), non deve quindi turbare più di tanto. Fermo restando che, ad oggi, Lorenzo è in vantaggio nella corsa alla corona iridata.

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La Suzuki e Maverick Viñales sono stati le sorprese d’inverno, ma inattese fino ad un certo punto…
Il giovane spagnolo ha corso da protagonista anche a Losail, confermandosi la “stellina” dei test pre-Mondiale. Prontissimo a sfruttare la maggiore competitività della GSX-RR, migliorata quest’anno soprattutto a livello di potenza, Viñales ha suo malgrado mandato in confusione il compagno di squadra Aleix Espargaró, in Qatar lontano dai vertici della graduatoria dei tempi.

Honda: al momento, le moto più in difficoltà. Marc Marquez, al di là della buona performance in Australia e del quarto crono assoluto in Qatar, è sembrato sempre un po’ disorientato, a tratti nervoso. In effetti, la nuova RC213V ha dei problemi e le prestazioni del Cabroçito e di Pedrosa – decimo tempo a Losail, perennemente in affanno – non sono state all’altezza della fama loro e della scuderia che rappresentano. Alla vigilia dell’esordio iridato, i piloti spagnoli della Casa dell’Ala sono costretti a rincorrere gli altri top riders. Sono cambiati il motore, l’elettronica e le gomme (le ultime due per tutti): difficile individuare il problema più grosso da risolvere; per non parlare della grana-morale… Anche i riscontri dei piloti “satelliti”, da Crutchlow al debuttante Rabat, fino all’infortunato Miller, non sono granché incoraggianti.

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“La Desmosedici ha un ottimo potenziale”. La tre-giorni di test in Qatar ha confermato la tesi di Andrea Dovizioso. Meno male… La Ducati può essere protagonista fin dai primi GP anche quest’anno, preoccupano “solo” i troppi inconvenienti occorsi alle GP16 di Iannone (6° tempo) e Dovizioso (8°); infatti nei tre blocchi di test c’è sempre stato qualche guaio meccanico. I due piloti italiani hanno anche scelto la stessa versione di telaio (con l’ammortizzatore attaccato al motore), la velocità è arrivata, ora occorrono affidabilità ed il migliore set-up. A Borgo Panigale possono essere fiduciosi anche per le prestazioni della GP15 e della GP14.2: a parte l’infortunato Danilo Petrucci, che dovrebbe comunque essere al via della prima gara stagionale, Scott Redding ed Hector Barbera sono riusciti a conquistare la top ten a Losail. Il britannico ha addirittura staccato il secondo tempo complessivo, cinque decimi dietro martillo Lorenzo. si è posizionato Scott Redding.

Chiusura dedicata agli ultimi arrivati, in ordine di apparizione alla preseason 2016. Le tre giornate di test sulla pista di Losail hanno infatti segnato il debutto ufficiale dell’Aprilia RS-GP 2016, la nuovissima moto con la quale Aprilia Racing competerà nel Campionato del Mondo. Per i piloti ufficiali Aprilia, Alvaro Bautista e Stefan Bradl, sono state giornate molto importanti perché stanno prendendo confidenza con un mezzo completamente inedito. Ci saranno da risolvere gli inevitabili inconvenienti legati alla “gioventù” della moto e compiere le scelte giuste per raggiungere in fretta una solida base tecnica sulla quale impostare lo sviluppo e la ricerca della performance. La prima MotoGP interamente progettata e costruita da Aprilia nella sua storia, a partire dal motore quattro cilindri dalla esclusiva configurazione a V stretta, ha confermato le buone sensazioni da subito trasmesse ai piloti: la moto ha un comportamento dinamico decisamente migliore rispetto alla moto-laboratorio usata la scorsa stagione. La scuderia italiana ha dunque rivelato ampi margini di crescita, migliorandosi a ogni uscita e riuscendo, in una classifica segnata da distacchi progressivi minimi, a realizzare tempi interessanti. Le tre giornate degli ultimi test IRTA svolti dai piloti Aprilia Racing Team Gresini hanno visto collezionare 210 tornate complessive, 106 per Bautista, con miglior crono in 1:57.043, e 104 per Bradl, col best time di 1:57.340; frequenti sono state le soste ai box, imposte dalle molte modifiche in corso che una moto appena nata richiede. Le prime tre gare del Campionato 2016 rientreranno verosimilmente in questo processo di sviluppo-mezzo della Casa di Noale.

La classifica combinata dei test qatarioti è stata, fino alla nona posizione, lo specchio fedele di quella relativa alla giornata conclusiva: quattro costruttori nei primi quattro posti in classifica. Ciò preannuncia un Campionato del Mondo MotoGP 2016 combattuto, incerto e forse sorprendente. Il via tra meno di due settimane proprio sul Losail Circuit.

 

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giuseppe.urbano@oasport.it

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