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Tennis, Australian Open 2016: primo Slam amaro per l’Italia

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Il primo Slam dell’anno si è chiuso con il dominio al maschile per Novak Djokovic e la straordinaria vittoria al femminile di Angelique Kerber, mentre per l’Italia gli Australian Open erano già terminati dopo la prima settimana di gioco. 

A Melbourne l’Italia non ha brillato ed è stato un torneo deludente per i tennisti azzurri. Tra gli uomini il miglior risultato è il terzo turno raggiunto da Andreas Seppi, che ha visto interrompere il suo cammino da Djokovic. L’altoatesino non ha comunque sfigurato con il numero uno del mondo, mettendolo in difficoltà nel secondo e terzo set, non riuscendo a sfruttare anche due palle set nel tiebreak per portare il match al quarto. L’Australian Open di Andreas può risultare alla fine soddisfacente, perchè in singolare ha fatto il massimo e poi c’è stato anche un buonissimo torneo di doppio in coppia con Marco Cecchinato, con il quale ha raggiunto gli ottavi di finale, venendo sconfitti solo dalle teste di serie numero uno Rojer/Tecau.

Ancora una volta Melbourne amara per Fabio Fognini, che come lo scorso anno esce al primo turno. Questa volta, rispetto al colombiano Gonzalez, il sorteggio non è stato certamente fortunato per il ligure, che si è trovato dall’altra parte della rete Gilles Muller, un giocatore che ben si adatta al cemento australiano e che si presentava al primo Slam dell’anno con ottimi risultati. Il mancino lussemburghese si è imposto in quattro tiebreak e resta il rammarico comunque per Fognini per una partita che poteva anche girare in maniera diversa e che gli avrebbe aperto probabilmente la strada verso un ottavo di finale con Murray.  Ancora una volta su questa superficie il ligure non è riuscito ad essere competitivo come sulla terra, ma nonostante la sconfitta bisogna comunque sottolineare i 20 ace realizzati da Fognini, numero mai raggiunto in carriera. Lo stesso Fabio ha dichiarato di aver lavorato molto su questo fondamentale durante l’inverno e che i primi risultati sembrano arrivare.

Qualche rimpianto può averlo anche Simone Bolelli, fermato al secondo turno dall’australiano Bernard Tomic, ma il bolognese ha combattuto, venendo sconfitto solamente al quarto set, condizionato anche da un problema alla schiena, che lo ha debilitato soprattutto al servizio. Purtroppo problemi fisici che si sono fatti sentire anche nel torneo di doppio, dove la coppia Bolelli/Fognini difendeva il titolo dello scorso anno e che invece si è arresa al duo francese Pouille/Mannarino al secondo turno. Un passo indietro rispetto alle abitudini per una doppio azzurro che comunque è chiamato ad un 2016 da protagonista.

Tra le donne ci si aspettava qualcosa di più da Roberta Vinci. La pugliese è stata comunque la migliore tra le azzurre, venendo sconfitta in rimonta nel terzo turno dalla tedesca Friesdam. Un passo falso inaspettato, perchè Roberta aveva mostrato nelle prime due partite un buon stato di forma e sembrava quasi certa la sua presenza agli ottavi contro Agnieszka Radwanska. Comunque nel suo ultimo anno di carriera (lo ha ribadito a Melbourne lei stessa) Roberta cercherà di ottenere ancora grandi risultati.

Preoccupa invece Sara Errani e non solo per la sconfitta al primo turno con la russa Margarita Gasparyan, ma soprattutto per le dichiarazioni rilasciate al termine della sfida dalla stessa bolognese: “Ho sentito troppo la tensione, e non riesco a spiegarmi il motivo, fin da ieri ero nervosa. Non mi ha dato particolari problemi il dolore al gluteo, anche se l’ ho avvertito fin dai primi scambi, ripeto ero tesa e non so perché. In campo non riesco più a divertirmi da un po’, forse dovrei cambiare vita”. Purtroppo sembra davvero essere un problema caratteriale e mentale per Sarita, che deve prima ritrovarsi fuori dal campo per cercare di tornare ad essere quella giocatrice capace di raggiungere la finale a Parigi.

Sfortunatissima per il sorteggio Camila Giorgi, che al primo turno ha dovuto affrontare Serena Williams. Prima della sconfitta in finale con Kerber, però, l’azzurra era stata l’unica a mettere in grande difficoltà l’americana e proprio questo aspetto deve dare fiducia per i prossimi tornei alla giovane azzurra, chiamata in questa stagione alla definitiva maturazione.

 

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andrea.ziglio@oasport.it

Foto pagina FB Fabio Fognini

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