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Oscar 2015 – Il miglior emergente dell’anno è…La parata dei giovani e l’angelo Minisini

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Il 2015 è stato un anno meraviglioso per lo sport italiano che ha vissuto e ammirato tantissimi successi. Come da tradizione OASport conferisce i suoi premi e onora i migliori atleti azzurridella stagione che si sta per concludere con i consueti Oscar.

Qual è lo sportivo italiano emergente, l’outsider che non ti aspetti, il giovane che ha ottenuto il miglior risultato, l’imprevedibile che ha realizzato l’impresa. Per questa categoria abbiamo individuato una top 3, un podio da gustarsi interamente

Per conoscere le tre migliori imprese del 2015 clicca in ordine sulle pagine 2, 3 e 4: dalla terza alla prima posizione, per scoprire dal basso verso l’alto la nostra speciale classifica.

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IRMA TESTA:

Campionessa Mondiale Youth, Campionessa d’Europa Youth, medaglia d’oro al torneo Balkan, pugile del mese di maggio secondo l’AIBA. Questo il palmares di Irma Testa che a soli 17 anni ha già vinto tutto tra le juniores e ora è pronta per il salto di categoria, sognando le Olimpiadi 2016. Un dominio per una pugile davvero molto promettente e già in grado di far sognare: l’Italia potrebbe avere trovato la sua Regina della boxe al femminile.

 

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DANIELE GAROZZO:

Che rivelazione, che sorpresa, che promessa sbocciata rapidamente! Il fratello di Enrico, già di bronzo ai Mondiali, a soli 23 anni esplode in tutto il suo talento maturato durante le ultime stagioni. Agli Europei conquista una splendida medaglia d’argento, venendo sconfitto solo dall’imbattibile Cassarà. Ai Mondiali farà poi parte di una squadra fortissima che viaggerà rapidamente verso l’oro sbaragliando tutta la concorrenza.

 

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GIORGIO MINISINI

Un Pioniere, un Precursore, un Visionario. Paladino della parità dei sessi e rivoluzionario disintegratore della barriera che impediva agli uomini di sognare medaglie in sport tradizionalmente considerati femminili.

Come se fossimo ancora nell’era del rosa e dell’azzurro, del bianco e del nero. Residui di retrò spazzati via da una ventata d’aria fresca portata da un leggendario Giorgio Minisini che diventa Reginetto (“neologismo” voluto in barba a chi vietava di vedere uomini in acque femminee) ai Mondiali di nuoto sincronizzato. Disciplina bloccata, chiusa in se stessa ma portata all’apoteosi da un 19enne meraviglioso, umile, simpatico e molto gradito al pubblico femminile.

Epico in coppia con Manila Flamini per conquistare il bronzo nel duo misto tecnico, altrettanto fantascientifico per salire sul terzo gradino del podio del duo misto libero in compagnia di Mariangela Perrupato. Prima del suo avvento l’Italia aveva conquistato una sola medaglia iridata in questa disciplina (a Roma 2009), naturalmente è il primo uomo a salire agli onori della cronaca nel nuoto sincronizzato.

Ha riscritto almanacchi e libri di storia sportiva, ispirerà generazioni a venire, ha commosso i presenti entrando nella leggenda con Bill May e Aleksandr Maltsev. Grazie alla sua impresa l’Italia riuscirà così a conquistare almeno una medaglia in tutte le discipline nella stessa edizione dei Mondiali di nuoto: non era mai successo nella storia, imprese titaniche riuscite solo a colossi del calibro di USA e Russia!

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