Nuoto

Nuoto: Gregorio Paltrinieri è già leggenda. Italia, siamo solo all’inizio!

Pubblicato

il

Da dove partire? E’ stata una giornata memorabile agli Europei di nuoto in vasca corta di Netanya, una giornata di quelle che si vivono raramente, e fa niente se la manifestazione conta relativamente poco, perché oltre alle medaglie (5, due ori, due argenti e un bronzo, per un totale di 11 in tre giorni e secondo posto in classifica) c’è di più. Molto di più.

C’è una squadra in formissima, che ora – lo diciamo subito – ha l‘imperativo di non fermarsi assolutamente qui. In lunga, agli Assoluti di aprile prima e alle Olimpiadi di Rio in agosto poi, abbiamo voglia di commentare risultati simili. Perché se una rassegna in cui mancano Francia e Spagna forse non dice tutto, il cronometro ha sempre il verdetto completo.

E allora, prima di tutto, facciamo parlare i numeri di un pomeriggio vissuto senza fiato, tra un primato e un podio, con l’Italia in trionfo in ogni specialità e le punte della nostra Nazionale che da due, in un colpo solo, diventano almeno cinque o sei. Un record del mondo, quattro record italiani, tre primati personali, tre finali raggiunte per domani. Il conto delle medaglie lo abbiamo già fatto. Che altro? Ah: il 21esimo WR della storia azzurra, che al maschile mancava dal 1992. E il tempo di Grant Hackett, che resisteva dal 2001, polverizzato. Quando si batte un grandissimo, la leggenda è pronta ad aprire le sue porte.

E Gregorio Paltrinieri, 21 anni da Carpi, leggenda lo è già. C’è tempo per calcoli e mica calcoli verso Rio 2016 (ma in questo momento, francamente, non vorremmo essere in Sun Yang), l’unico grande traguardo che manca all’emiliano che però, siamo sicuri, baratterebbe tutto quanto vinto finora per firmare adesso per l’oro a Cinque Cerchi, quello che davvero rimane per sempre nella mente degli appassionati. Il bello tuttavia è che si può non scegliere: avanti così e tutto verrà di conseguenza. Cosa, non lo diciamo per scaramanzia.

Gregorio Paltrinieri è un marziano del nuoto. Nato in Italia, ma con la mente da alieno. Vuole vincere e vince. Si migliora costantemente, senza sosta, dal maggio 2012. Quasi deride gli avversari, doppiandoli nei 25 metri di Netanya, e si sorprende egli stesso del record del mondo perché “ho appena iniziato a scaricare, il vero obiettivo è il Duel in the Pool di settimana prossima“. Alla faccia. Ci dobbiamo attendere altri botti?

CLICCA SU PAGINA 2 PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO

In un giorno ‘normale’, che poi tanto normale già non sarebbe, ci fermeremmo qui per esaltare le doti di un talento sopraffino, uno di quelli che nello sport non nasce spesso, posto al servizio dell’Italia che lavora al meglio per riscattare le zero medaglie di Londra 2012. E invece no, continuiamo. Perché nell’ordinaria follia del 4 dicembre 2015 c’è molto di più di un oro europeo e un WR. C’è l’argento di Gabriele Detti, che torna finalmente a sorridere con tutti i denti possibili e immaginabili, di nuovo di fianco all’amico e compagno di allenamenti e mille bravate, un Gabriele Detti a cui dà ragione anche il cronometro e possibile carta sorprendente anche alle Olimpiadi.

C’è l’argento di Marco Orsi, che sfiora il titolo nei 50 stile libero per cinque maledetti centesimi e sa di potersi mangiare le mani, perché il 20”87 del russo Evgeny Sedov sarebbe potuto essere nelle sue corte. Ma è una certezza della vasca corta che, come sempre, aspettiamo anche in lunga. C’è il bronzo con record italiano di Alessia Polieri, che nei 200 farfalla non si dimentica come si fa e torna su quel podio che l’aveva già vista protagonista nel 2010 e nel 2012. C’è il record italiano in apertura della 4×50 stile libero d’oro firmato Silvia Di Pietro, che sta vivendo un momento eccezionalmente positivo. Ci sono altri due primati, made in Simone Sabbioni (che nei 100 dorso cancella il gommato di Damiano Lestingi) e Federica Pellegrini (100 sl) che confermano la bontà dei fuoriclasse azzurri.

A proposito, il carattere della Divina si conosce. Ama primeggiare, in vasca e a livello mediatico. E’ in forma, ha già vinto tanto e ha sorpreso con un 100 stile libero mai così veloce. Il lavoro di Matteo Giunta, che da due anni punta proprio sulla velocità, si vede ogni giorno di più. Domani ci saranno i 200 stile libero di cui è campionessa in carica: cosa aspettarci dopo che Paltrinieri sembra averle tolto definitivamente la copertina? Quest’Italia può regalare altre sorprese.

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Clicca qui e metti mi piace per restare sempre aggiornato sul mondo del nuoto italiano

francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Pentaphoto/ufficio stampa Arena Italia

Pagine: 1 2

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version