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Nuoto, Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti: i nuovi gemelli diversi del nuoto azzurro

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La rassegna degli Europei di vasca corta a Netanya (Israele) è giunta alla conclusione e la squadra italiana porta via con sé un bottino di medaglie notevolissimo (17 di cui 5 ori 7 argenti e 5 bronzi) ma soprattutto tante nuove certezze. Tra queste vi è senz’altro una coppia di atleti che, analizzando le loro prestazioni nei campionati continentali, sono insieme a Federica Pellegrini le carte più concrete di medaglia per i Giochi Olimpici di Rio 2016. Parliamo di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, primo e secondo nella gara dei 1500m valsa il nuovo record del mondo ad opera di Greg(14:08.06) e messo in soffitta il vecchio limite (14:10.10) firmato da Grant Hackett il 7 Agosto 2001 a Perth.

Una gara entusiasmante che ha esaltato Paltrinieri, capace di scendere di ben 8 secondi da quel 14:16.10 di Doha, pur non al 100% della forma, come da lui stesso ammesso alla vigilia della finale continentale.“Ho appena iniziato a scaricare – dichiarava il campione azzurro – perché l’obiettivo è andare al top a Indianapolis per il Duel in the Pool Europa-Usa, ma son contento perché la risposta è stata buona, ho voluto provare a forzare per capire come reagivo ed è andata bene. In finale sarà un’altra gara, vedremo con Christiansen e Detti“. Ed è stata oggettivamente un’altra gara. Un’impostazione su ritmi folli da 28″ per vasca. Riscontri incredibili che hanno portato al naturale limite mondiale e alla candidatura di Paltrinieri a nuovo riferimento assoluto del mezzofondo in piscina. Ed ora al Duel in the Pool, programmato l’11 e il 12 Dicembre, che cosa c’è da aspettarsi? Sicuramente una sfida interessante con l’americano Connor Jaeger, secondo ai Mondiali di Kazan, che qualche timore lo aveva fatto provare a Paltrinieri, in quella finale iridata così anomala per l’assenza improvvisa di Sun Yang. Vero è che Gregorio, forse, uno dei rivali più qualificati se lo ritrova proprio in casa e parliamo appunto di Detti.

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Il 14:18.00 nuotato dal livornese a Netanya è attualmente il quarto miglior tempo nella graduatoria all time. Un miglioramento incredibile di oltre 10 secondi dal suo personale sulla distanza (14:29.94 nuotato ai Mondiali di corta a Doha con quinto posto finale) che, cronometro alla mano, sarebbe stato sufficiente per giungere 2° ai campionati del mondo 2014, visto il tempo di Osama Mellouli di 14:18.79. Un riscatto importante per Gabriele dopo i tanti problemi fisici della primavera 2015 che non gli hanno consentito di prender parte agli Assoluti valevoli per la qualificazione a Kazan (Mondiali). Determinazione e volontà che fin dai categoria estivi, nella stupenda piscina del Foro Italico di Roma, avevano fatto intravedere che il ragazzo era motivato a recuperare il terreno perduto e, se possibile, essere ancora più forte. Il 3:47.05 (nuovo personale) sui 400m e il 14:53.93 sui 1500m stile libero (vicinissimo al personal best di 14:52.53 stabilito agli Europei di Berlino 2014) hanno rappresentato per Detti una iniezione di fiducia importante per quest’annata che ha in sé il target più importante di Rio 2016. Ecco perchè ci piace definire il 20enne toscano e Paltrinieri  “i nuovi gemelli diversi del nuoto azzurro” per il loro rapporto di amicizia, l’avere lo stesso allenatore/mentore Stefano Morini e costruirsi insieme un obiettivo olimpico che per entrambi potrebbe valere traguardi estremamente prestigiosi. Se per Greg quest’ambizione ormai è realtà, visti i risultati ottenuti nelle recenti competizioni internazionali (campione del mondo ed europeo in carica in vasca lunga, recordman sui 1500m sl in corta), per Detti il salto di qualità sono stati proprio i campionati continentali in Israele. Citato il secondo posto e il crono dei 1500m anche il 3.37.22 sui 400m, bronzo europeo sulla distanza, ha battuto un altro record storico che apparteneva ad Emiliano Brembilla (3:37.57 del 2009 “gommato”) confermando lo step in avanti compiuto dal nuotatore azzurro.

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Una chimica particolare, quella tra Paltrinieri e Detti, che ci fa tornare indietro nel tempo ad una vasca di Siviglia del 1997 quando due giovani atleti, classe ’78, erano alla prima finale europea importante, dopo il sorprendente esordio olimpico di Atlanta 96. Ci riferiamo ovviamente a Massimiliano Rosolino e il citato Brembilla che in quella piscina spagnola seppero regalare una giornata storica al movimento natatorio azzurro perchè mai due atleti nostrani seppero monopolizzare una gara come loro 18 anni fa.

Che la storia si stia ripetendo? Ce lo auguriamo sfogliando il palmares dei due campioni citati perchè significherebbe che il meglio deve ancora venire e le emozioni targate 5 cerchi potrebbero essere l’apoteosi per i due allievi di Stefano Morini.

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