Speed Skating
Speed Skating, Coppa del Mondo Salt Lake City: Giovannini batte il record italiano di Fabris sui 10000m nella giornata dei WR
Autentici fuochi di artificio nella seconda giornata della seconda tappa di World Cup di speed skating a Salt Lake City. Lo Utah Olympic Oval, che fu olimpico nel 2002, ha confermato le aspettative degli addetti ai lavori come uno degli impianti con superficie ghiacciata più rapidi che vi siano in circolazione. 2 record del mondo e diversi primati nazionali hanno caratterizzato il day 2 in terra americana. Andiamo, pertanto, ad analizzare i riscontri eccezionali che il ghiaccio stelle e strisce ci ha offerto.
Partiamo dai colori azzurri e dallo stupendo record italiano di Andrea Giovannini sui 10000m. Il 22enne di Baselga di Pinè con il suo 13:07.20 ha, infatti, abbassato il limite di Enrico Fabris (13:10.60) stabilito il 19 Marzo del 2006 a Calgary. Un riscontro eccezionale per Giovannini sia per il miglioramento di 55 secondi (14:02.77 vecchio primato personale), rispetto al suo precedente PB, che per essersi messo alle spalle di un mito come Fabris che, appunto, deteneva questo primato da 9 anni. Un dato che conferma i grandi miglioramenti che il giovane atleta trentino sta mettendo sul ghiaccio, dandogli senz’altro fiducia sul prosieguo della stagione. Vero è che la specialità cui ha preso parte il nostro Andrea è stata di un livello stellare. Nonostante il nuovo limite nazionale, infatti, l’atleta azzurro non è andato oltre l’ottavo posto in una gara che ha visto il nuovo record del mondo del canadese Ted-Jan Bloemen in 12:36.30 (WR precedente Sven Kramer 12:41.69), precedendo l’ex primatista della distanza Sven Kramer in 12:44.26 e l’altro rappresentante di casa orange Jorrit Bergsma in 12:53.99. Analizzando i crono di tutti gli atleti si registrano oltre alle prestazioni dei citati Giovannini e Bloemen ben 3 record nazionali ad opera del tedesco Patrick Beckert (quarto in 12:55.01), del belga Bart Swing (quinto in 12:57.31) e del neozelandese Peter Michael (sesto in 12:58.07).
La giostra dei primati, se così la vogliamo definire, non si è certo fermata qui. Heather Richardson, infatti, ha abbassato nuovamente il limite mondiale sulla distanza dei 1500m in 1:50.85 (il precedente era di Brittany Bowe in 1:51.59 stabilito una settimana fa a Calgary) davanti alla menzionata Bowe in 1:51.31, anch’ella al di sotto del precedente record, e alla fuoriclasse ceca Martina Sablikova 1:53.44. Sui 1000m maschili, doppietta per il fenomeno russo Pavel Kulizhnikov che dopo il WR sui 500, stabilito ieri in 33.98 (primo uomo nella storia a scendere sotto il muro dei 34 secondi), si è imposto anche in questa specialità stampando il nuovo primato nazionale russo in 1:06.70, a 28 centesimi dal record di Shani Davis (1:06.48), e precedendo il vincitore di ieri dei 1500m l’olandese Kjeld Nuis in 1:07.02 e l’altro tulipano Gerben Jorritsma in 1:07.23. Sui 500m femminili conferma della cinese Hong Zhang in 36.82, facendo meglio di un centesimo della coreana Sang-Hwa Lee in 36.83 (primatista mondiale di specialità) e di 26 centesimi dell’american Bowe in 37.08.
Chiosando sulle Divisioni B, primato personale per Yvonne Daldossi sui 500m in 38.62 nella gara vinta da Min-Sun Kim in 38.10 mentre Mirko Nenzi ha ottenuto il 13esimo crono (1:09.36) sui 1000m, migliori degli azzurri nella specialità. Sui 1500m femminili 15esimo posto per Francesca Bentrone in 1:58.33 e sui 10000m Fabio Francolini, 16esimo crono, in 13:41.32 che rappresenta il suo primato.
Appuntamento a partire dalle 17:00 (ore italiane) per l’ultima giornata di gare che lo ricordiamo sarà visibile, per le gare della Divisione A, in streaming sul canale ISU (cliccate qui per aprire il link)
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Immagine: profilo FB Andrea Giovannini
Twitter: @Giandomatrix