Rugby

Rugby, Mondiali 2015: Scozia magnifica, l’Australia sfiora il dramma ma vince in extremis

Michele Cassano

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Il quarto di finale sulla carta più sbilanciato dei Mondiali 2015 di rugby si trasforma in un vero e proprio psicodramma. L’Australia rispetta il pronostico e vola in semifinale ma lo fa nel modo più rocambolesco, superando una monumentale Scozia soltanto con un calcio di punizione di Foley al 79′, quasi a tempo scaduto, per il 35-34 finale. Lacrime amare per degli Highlanders ogni oltre più rosea aspettativa, capaci di restare sempre a contatto fino a sorpassare dei Wallabies spreconi a pochi minuti dal termine.

Nel primo tempo il botta e risposta fra le due formazioni è continuo: ad aprire le marcature è la meta di Ashley-Cooper, non convertita da Foley, ma la Scozia in maniera gagliarda risponde. Con una sequenza rapida e produttiva, che annovera due trasformazioni di Laidlaw e la meta di Horne, i britannici volano sul 5-13. I Wallabies però non ci stanno e con un’altra marcatura pesante si rifanno sotto, grazie a Mitchell; la conversione invece latita ancora ad arrivare.
Nel finale di frazione gli scozzesi provano nuovamente a scappare via con i tre punti capitalizzati un’altra volta da Laidlaw, ma la chiusura di frazione è tutta di marca australiana, con Hooper che a seguito di un ottimo drive riesce a portare l’ovale in meta per il 15-16. Foley manca ancora la trasformazione e gli scozzesi chiudono a sorpresa il primo tempo avanti

La ripresa invece comincia con il giallo a carico di Maitland, che lascia la nazionale del Cardo in 14. Gli australiani non perdono tempo, affondano il piede sull’acceleratore e un minuto dopo vanno ancora in meta: Genia tira fuori il pallone da una maul avanzante e allarga perfettamente per il solito Mitchell, alla meta numero 14 in Coppa del Mondo. Sembrerebbe l’inizio della resa, ma Laidlaw risponde a tono e continua a tenere a galla i suoi con un altro piazzato. Il pallino del gioco è sempre in mano ai Wallabies, ma la difesa degli Highlanders è rabbiosa e gli aussie fanno fatica a trovare spazi. Si passa,allora, dal piede di Foley per tre punti facili al 53′ per il 25-19. Una bella azione corale manderebbe poi in meta Ashley-Cooper, ma un in avanti ravvisato dal TMO vanifica tutto.

Al 58′, però, all’improvviso la Scozia riapre la partita: Russell intercetta il calcio di Foley, ricicla bene per Seymour che firma il clamoroso 25-24. L’Australia sembra accusare il colpo, ma ricomincia ben presto a macinare metri e al 63′ Tevita Kuridrani resiste ad un paio di placcaggi e va oltre per il 32-24. Che ancora non è il colpo definitivo. Anzi. Nel breakdown gli scozzesi non mollano un metro, i Wallabies appaiono nervosi e al 67′ Laidlaw accorcia sul -5 (32-27). E’ al minuto 73, però, che accade l’imponderabile. Sotto la pioggia, l’Australia va in confusione completa e un passaggio di Slipper viene intercettato da Bennett, che schiaccia sotto i pali. La conversione di Laidlaw è quanto di più facile possa esserci nel rugby ed è sorpasso, a soli sette minuti dalla fine. Con le  ultime forze l’Australia prova a reagire, la Scozia resiste grazie alla mischia ma al 79′ commette il fallo decisivo: Foley mette dentro i tre punti e manda i Wallabies in semifinale.

 

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