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Volley, Coppa del Mondo – Italia, che sudata! 3-2 all’Argentina, siamo nelle mani della Russia

Stefano Villa

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Siamo nelle mani della Russia. L’Italia ha sudato le fatidiche sette camicie per sconfiggere l’Argentina nella penultima giornata della Coppa del Mondo 2015 di volley maschile, ha rischiato di perdere una sfida fondamentale per la qualificazione alle Olimpiadi e il nostro futuro dipende quasi certamente dal risultato del match tra Russia e USA che si disputerà in mattinata.

L’Italia ha sconfitto l’Albiceleste per 3-2 (22-25, 25-20, 25-21, 20-2516-14) al termine di un incontro tiratissimo e combattutissimo dove siamo riusciti a prevalere in extremis perdendo però un punto che potrebbe risultare prezioso nella volata verso Rio 2016.

Ora serve che i Campioni Olimpici sconfiggano gli USA perché se quest’ultimi dovessero vincere da tre punti e contemporaneamente la Polonia dovesse rifilare un secco 3-0 al Giappone allora l’Italia sarebbe praticamente fuori dalla rassegna iridata già alla vigilia dell’ultima giornata che prevede lo scontro diretto con la Polonia che, a quel punto, dovremmo sconfiggere per 3-1: tutt’altro che facile. Conti che potremo fare meglio verso l’ora di pranzo al termine del big match di giornata.

 

L’Italia ha sofferto la verve dei sudamericani guidati in panchina dal guru Julio Velasco, uomo che cambia radicalmente il potenziale di una squadra proprio come fece con la Generazione di Fenomeni ormai vent’anni fa.

I sudamericani ci schiacciano a muro (10 a 4), ci mettono alle corde in ricezione, rimontano da 2-1 sotto e hanno addirittura un match point sul 14-13 del tie-break. Lì è stato decisivo l’ingresso di Sottile che ci ha regalato il match-point con una meravigliosa flot al servizio che ha poi permesso agli azzurri di ritrovarsi e di conquistare due fondamentali punti grazie al muro di Buti. Un monumento al nostro palleggiatore di riserva che ha salvato la Coppa del Mondo e (forse) anche le Olimpiadi.

Osmany Juantorena è stata premiato come MVP dell’incontro: l’italo cubano sta forse tornando ai suoi veri livelli e chiude la serata da top scorer (26 punti, 3 aces, 72% in attacco) oltre ad aver annullato il match point argentino. Sempre ottimo Ivan Zaytsev da 25 punti (2 aces) e importante anche l’apporto di Filippo Lanza (17) numeri che dimostrano la buona gestione di Giannelli che ha dovuto smarcare sovente i suoi compagni al cospetto di un muro argentino di ottima fattura capeggiato da Solé (5 muri)che ha nettamente vinto lo scontro diretto con Piano e Buti al centro. Sempre rimarchevole la prova del libero Colaci, all’Argentina non sono bastati i 23 punti di Conte.

 

Argentina subito avanti nel primo set (8-6), l’Italia inizia a giocatori di squadra e ricuce prima che Conte confermi il break (12-10). Da quel momento gli azzurri non rientreranno più: out il diagonale di Lanza che poi sbaglia la ricezione sul servizio di De Cecco e Poglajen porta i suoi sul 16-12, De Cecco smista bene palloni, Poglajen in gran palla (20-16). Piccolo sussulto dell’Italia con Piano che mura Conte e l’ace di Lanza (22-23). Non basterà però per superare gli avversari.

Secondo set indirizzato fin dall’inizio in favore dell’Italia grazie ai muri di Buti (4-1). Colaci difende bene, Zaytsev spara una doppietta micidiale (8-3) e a poco serve il cambio di opposto per l’Argentina. Gli azzurri gestiscono bene il vantaggio, Giannelli in luce per il 19-15, Zaytsev spara l’ace del 24-19 poi Juantorena chiude.

Avvio di terzo parziale equilibrato, ci pensa Lanza a trovare il primo break grazie a un buon attacco/servizio (13-11). Piano mura De Cecco, l’Argentina è in bambola, l’Italia vola sul 2-1 e sembra vedere il traguardo.

Argentina a bomba nel quarto set e in un amen è sull’8-3, Sottile sostituisce Giannelli, serve tre palloni a Zaytsev e ci riportiamo sotto (6-9). Sarà l’unico sussulto perché Conte farà il bello e il cattivo tempo, Solé murerà Zaytsev (10-16), Conte murerà anche Juantorena.

Nel tie-break l’Italia parte con Anzani e Piano. Juantorena infila tre aces consecutivi ma l’Argentina non ci lascia scappare (3-2). Juantorena ancora per il 7-5 ma Zornetta impatta a quota 8. Lanza inizia a faticare, Zaytsev ci riporta avanti (11-10) ed è lotta punto a punto. Solé sigla il 14-13 e l’Italia vede i fantasmi: li scaccia un grande Juantorena, poi arriva l’ace di Sotile e Buti chiude.

 

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(foto FIVB)

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