Rugby

Rugby: Italia 10-32 Francia, le pagelle. Sufficienze per pochi. Ghiraldini il migliore

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Con il risultato di 10-32 l’Italia è stata sconfitta nel suo esordio mondiale dalla Francia. Ecco quali sono i voto degli azzurri al termine di questa sfida:

15 Luke MCLEAN, voto 6: l’estremo è ordinato e porta a casa sempre e comunque la sufficienza.

14 Leonardo SARTO, voto 6: non si può dire che con le sue corse non provi a smuovere l’attacco azzurro, ma i suoi tentativi non hanno un esito brillante.

13 Michele CAMPAGNARO, voto 5: il giovane ammirato nel Sei Nazioni 2014 è ormai un ricordo lontano. Partita assai incolore del centro.

12 Andrea MASI, sv: che sfortuna per l’aquilano. Il suo Mondiale potrebbe addirittura essere già finito.

11 Giovanbattista VENDITTI, voto 6: ha il merito di marcare l’unica meta italiana dell’incontro, Poi nulla di più.

10 Tommaso ALLAN, voto 6.5: sbaglia un calcio piazzabile in avvio di gara, ma poi si rifa nuovamente dalla piazzola. Non si risparmia in difesa e dispensa qualche buona idea in attacco.

9 Edoardo GORI, voto 5: lento, impacciato ed impreciso. Una serata da dimenticare per il toscano.

8 Samuela VUNISA, voto 5: pensare di sostituire Parisse è impensabile. Lui prova a mettere in campo le sue armi, ma il dirimpettaio Picamoles lo annichilisce nel confronto diretto.

7 Francesco MINTO, voto 4.5: fa poco e pure in maniera indisciplinata. In netta involuzione.

6 Alessandro ZANNI, voto 5: dovrebbe ergersi a leader delle terze linee, ma non lo fa. Finisce nel tritacarne francese senza riuscire ad invertire la rotta

5 Joshua FURNO, voto 6.5: comanda la touche con padronanza e si rivela uno dei più positivi in campo. Combattente

4 Quintin GELDENHUYS, voto 6: si affida a Furno e fa bene. Senza infamia e senza lode.

3 Martin CASTROGIOVANNI, voto 4,5: sembra un dilettante in mischia chiusa. Si fa dominare commettendo una serie di infrazioni più e più volte punite dall’arbitro.

2 Leonardo GHIRALDINI, voto 7: è il migliore in assoluto degli italiani in campo. I gradi di capitano gli danno una spinta per ergersi a leader di una squadra che però non lo segue. Peccato.

1 Matias AGUERO, voto 4.5: stesso discorso fatto per Castrogiovanni. Va bene, il pack transalpino è uno dei più forti al mondo, ma lui non è alla prima esperienza internazionale. Fuori ritmo.

 

16 Andrea MANICI, voto 6: rilevare Ghirladini non è facile. Lui lo fa con le sue armi trovando anche qualche buona penetrazione.

17 Michele RIZZO, voto 6: si dimostra pronto nel momento del bisogno, anzi. Il suo ingresso potrebbe essere stato tardivo.

18 Lorenzo CITTADINI, voto 6: anche per lui vale ciò che è stato detto per Rizzo. Buona la vigoria fisica del bresciano.

19 Valerio BERNABO’, sv: troppo poco il minutaggio concessogli oggi per un giudizio.

20 Simone FAVARO, voto 6.5: meno male che non doveva essere portato ai Mondiali. Entra e placca tutto il possibile con una grinta fuori dal normale. Reclama spazio e ne ha ben donde.

21 Guglielmo PALAZZANI, voto 6: non è trascendentale, ma la concorrenza (vedasi Gori) latita. Che nella prossima gara sia il suo turno da titolare?

22 Carlo CANNA, sv: ci sarà spazio per la giovane apertura nelle prossime due sfide.

23 Enrico BACCHIN, voto 4.5: è vero che entra a freddo ed inaspettatamente al posto di un totem come Masi, ma non azzeccare un elevato numero di placcaggi non può che farlo finire dietro la lavagna.
Jacques BRUNEL, voto 4: la partita non è trascendentale e lui ha il torto di non riuscire a leggerla chiedendo ai suoi di cambiare ritmo. Ritarda i cambi e probabilmente sbaglia qualche pedina nel XV iniziale. Inoltre in tutto questo periodo di preparazione sembra non aver dedicato dei focus all’aspetto della disciplina, il che sarebbe gravissimo.

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Foto: Fotosportit/FIR

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