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Basket, Supercoppa 2015: Reggio Emilia terra azzurra, Milano e Sassari in costruzione, Venezia la solita bella incompiuta

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Ha vinto la squadra più italiana di tutte e dove i nostri portacolori riescono ad essere protagonisti. Reggio Emilia si conferma “terra azzurra” ed alza anche il primo trofeo stagionale. Amedeo Della Valle mvp della minifestazione, Achille Polonara decisivo in semifinale, Pietro Aradori in versione Eurobasket e poi anche Stefano Gentile, grande protagonista della due giorni a Torino, risultando per due volte il miglior marcatore della squadra di coach Menetti, giocando molto bene soprattutto in finale, dove ha nettamente vinto la sfida tutta in famiglia con il fratello Alessandro.

Ha vinto la squadra che si conosceva meglio, quella che ha cambiato poco e dove i meccanismi sono rimasti quelli della passata stagione. Ha vinto la squadra con Kaukenas e Lavrinovic, due che hanno conquistato in carriera scudetti e coppe e che soprattutto sanno cosa significa vincere. Reggio Emilia si è sbloccata anche in Italia ora (ha vinto l’Eurochallenge due anni fa) e dopo aver sfiorato e accarezzato lo Scudetto nella passata stagione ci riproverà certamente in questa stagione, con la consapevolezza di essere una grandissima squadra.

Resta ancora un tabù la Supercoppa, invece, per l’Olimpia Milano, alla sua terza sconfitta in finale dopo quelle con Verona e Sassari. A Torino non si è mai vista la vera EA7, anche perchè la squadra di Repesa si è ritrovata al completo solo cinque giorni prima del primo appuntamento stagionale, avendo gran parte dei giocatori impegnati con la propria nazionale agli Europei. Già nella semifinale contro Venezia, Milano ha rischiato e si è salvata grazie ad una bella reazione, soprattutto difensiva, nel finale di partita; mentre ieri con Reggio Emilia non è sembrata davvero essere mai in partita, a parte qualche fiammata, ma comunque momenti sporadici. Un’Olimpia, dunque, ancora in fase di costruzione e che dovrà crescere ancora tanto. Il viaggio in America, con le due sfide al Maccabi, non sembra arrivare nel momento opportuno e probabilmente Milano avrebbe avuto bisogno di queste settimane per lavorare al meglio in palestra e preparare l’esordio in campionato e soprattutto in Eurolega.

Non solo Milano, ma anche Sassari ha cambiato molto e per la Dinamo vale più o meno lo stesso discorso fatto per l’Emporio Armani. Una formazione quella di Meo Sacchetti che è ancora in costruzione, anche se già qualche buona indicazione dai nuovi arrivati c’è stata: Eyenga contro Reggio Emilia è stato il migliore con 16 punti, Stipcevic è uscito molto bene dalla panchina e lo stesso Haynes ha dato un discreto contributo, anche se pesa l’errore sull’ultimo possesso, che avrebbe potuto portare Sassari in finale. Una sconfitta con la Grissin Bon arrivata solo in volata e che comunque deve soddisfare la società sarda, che arriva da una stagione praticamente perfetta e che difficilmente può essere rieguagliata.

Ancora una volta Venezia resta una grande incompiuta e la sconfitta maturata con Milano ne è una fotografia perfetta. La Reyer dà sempre l’impressione di essere una formazione che puó arrivare in alto, ma che poi si ferma sempre sul più bello e quando dovrebbe fare il salto di qualità. Contro l’Olimpia il successo sembrava ormai essere in mano di Goss e compagni ed invece alla fine a ancora delusione per la squadra di Recalcati. Una bella incompiuta questa Venezia, ma che ha certamente la voglia di riscattarsi in campionato e di provare finalmente ad essere una vera big della nostra Serie A.

 

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foto da pagina FB della Pallacanestro Reggiana

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andrea.ziglio@oasport.it

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