Ciclismo

Tour de France 2015: da Nibali segnali poco incoraggianti

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Sono piccoli segnali, piccole cose che potranno essere comodamente spazzate via da martedì in poi, quando un’infinita serie di montagne attende il Tour de France 2015. Eppure, la prima settimana di Grande Boucle col numero uno sulla schiena non va in certo archivio positivamente per Vincenzo Nibali, ora tredicesimo in classifica a 1’48” da Chris Froome.

Nel mezzo, ovviamente, tanti corridori che non possono essere competitivi lungo le tre settimane e dunque scivoleranno indietro man mano: ma giova a poco pensare che Nairo Quintana è staccato dallo Squalo di ulteriori 8”, perché quel distacco, quasi due minuti, inizia a diventare poco incoraggiante se in maglia gialla c’è Chris Froome e in mezzo, a 36” dunque con 1’12” sul campione italiano, c’è Alberto Contador.

L’impressione è che in queste prime otto tappe, dove le volate di gruppo si sono alternate ad insidiosi percorsi ritagliati sui sentieri delle grandi classiche, Nibali sia stato ben lontano dal corridore che, proprio su strade similari, iniziò a fare il vuoto dodici mesi fa su questi stessi rivali. Certo, non è andato bene nulla, tra forature e una squadra paradossalmente non all’altezza delle aspettative in almeno un paio di situazioni di corsa: ma oggi, sul Mur-de- Bretagne, lo Squalo si è staccato da trenta corridori. Oltretutto, il gap è avvenuto nell’ultimo dei due chilometri di salita, quello paradossalmente più pedalabile, dopo aver però speso forse troppe energie per stare a ruota dei migliori, anche perché la posizione di sparo, su questa rampa dritta e secca, non era ottimale. Lo abbiamo già detto: c’è tutto il tempo per rimontare e mettere a tacere gli scettici, soprattutto ci sono i tornanti – in salita e in discesa – per farlo. Tuttavia questo distacco di 1’48”, accumulato a manciate di pochi secondi per volta, non costituisce affatto un segnale incoraggiante, come se la forma non fosse delle migliori, oltre alle situazioni avverse già enumerate. A lui, sempre a lui, il compito di ribaltare la frittata: le possibilità ci sono.

foto: profilo Twitter Tour de France

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marco.regazzoni@oasport.it

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