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Calcio a 5: l’Italia femminile è già uno spettacolo! Ma le competizioni ufficiali sono ancora un miraggio

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Ha esordito in grande stile al Foro Italico di Roma, davanti a tutte le principali istituzioni sportive, la nazionale italiana femminile di calcio a 5. L’idea è nata pochi mesi fa tra Figc e Divisione, ha iniziato a prendere forma tra febbraio e marzo con i raduni divisi per girone e si è concretizzata a fine maggio con una #nottemagica da ricordare a lungo per le azzurre. Ora il futsal può regalare molte gioie anche nella sua versione rosa.

E’ Roberto Menichelli, commissario tecnico dell’Italia maschile campione d’Europa a febbraio 2014 ad Anversa, l’artefice tattico della repentina crescita del settore femminile di calcio a 5. Una nazionale che, nella doppia sfida con l’Ungheria disputata prima a Roma e poi a Montesilvano, ha saputo gonfiare nove volte la rete rivale senza mai subire gol. 5-0 all’esordio, 4-0 nel bis: ottimo biglietto da visita per continuare a lavorare con ottimismo.

Le calciatrici azzurre hanno dimostrato subito grande affiatamento e, soprattutto, ottima tecnica. Come ben noto, il futsal la richiede come condizione sufficiente ma soprattutto necessaria: l’Italia è a buon punto anche grazie a una Serie A oltremodo competitiva che è terminata quindici giorni fa con il successo della Ternara ai calci di rigore contro la Lazio. Il campionato italiano femminile si disputa a livello nazionale solo da quattro stagioni (prima lo scudetto veniva assegnato tramite play-off post fase regionale), ma l’Italia è – come da anni avviene anche al maschile insieme a Spagna, Portogallo e Russia – la culla delle migliori interpreti del mondo.

Con queste premesse, è bello poter pensare a qualche manifestazione ufficiale. Purtroppo al momento non esistono però tornei riconosciuti da Fifa o Uefa: si sono svolte solo cinque edizioni di un evento annuale a inviti vinto sempre dal Brasile. La strada appare ancora lunga: in campo europeo tutto tace, a livello globale la nascita di un’Italia femminile si colloca nella direzione di creazione di un Mondiale riconosciuto. Ma, come detto, al momento sono solo ipotesi. Il futsal in rosa è ancora nella sua fase embrionale: le azzurre dovranno sfruttare questo periodo per confermare le buonissime impressioni offerte all’esordio e farsi trovare pronte nell’attimo in cui toccherà a loro competere per un trofeo ufficiale. I prodromi ci sono tutti, ora tocca a chi di dovere.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

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Foto da: pagina Facebook Divisione Calcio a cinque

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