Ciclismo

Giro d’Italia 2015: Elia Viviani, una festa a lungo attesa

Gianluca Santo

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Può esultare, finalmente, Elia Viviani. Genova, nel pomeriggio, ha fatto da sfondo alla prima vittoria dell’azzurro al Giro d’Italia dopo tanti piazzamenti nelle passate stagioni. È bastata una volata, ad Elia, per alzare le braccia al cielo. Anzi, un braccio, con il dito a dedicare la vittoria a Franco Farronato, suo meccanico per tantissimi anni.

Lui, ragazzo con i piedi per terra nonostante sia molto ambizioso, ha indicato le nuvole non appena si è reso conto di aver messo in ghiaccio la prima posizione, un segno di riconoscenza per l’uomo che gli ha insegnato tutti i segreti della bici e a prendersi cura del proprio mezzo, come ha dichiarato ai microfoni Rai pochi minuti dopo l’arrivo, visibilmente emozionato. La prima volta non si scorda mai, specialmente se inseguita e desiderata a lungo da un ragazzo che ha tanto da insegnare, in bici e non solo.

La sua stagione è iniziata con i Mondiali su pista, dove ha raccolto due medaglie per l’Italia. Tra gli atleti nostrani è l’unico che riesce ad accostare l’attività su pista e su strada a questi livelli, dimostrando che pur ottenendo risultati di prestigio per i velodromi di tutto il mondo è ancora possibile essere competitivi per vincere una tappa al Giro d’Italia (e non solo) scegliendo alla perfezione il momento per lanciare la propria volata.

Il gruppo è arrivato sfilacciato, a causa delle numerose cadute dei chilometri precedenti, alla volata di via XX settembre di Genova. Un lungo rettilineo, tutto in salita, da mal di gambe per i velocisti. Non ci sono treni e le squadre provano ad organizzarsi come meglio possibile. Prima la Lampre-Merida, poi la Orica-GreenEDGE provano a lanciare i propri velocisti. La prima mossa, però, la fa André Greipel (Lotto Soudal), partendo a grande velocità da dietro. Sulla sua ruota Moreno Hofland (LottoNL-Jumbo), poi Elia Viviani che si è letteralmente fiondato nella scia dell’olandese intuendo, in un’infinitesima frazione di secondo, che quello potesse essere il treno giusto.

E ha atteso il momento buono, per sprigionare tutti i cavalli con un rapporto leggermente più agile rispetto agli avversari. Prima affiancando, poi superando Greipel e Hofland, nonostante quest’ultimo si sia arreso solo negli ultimi 25 e decisivi metri. E finalmente, Elia può festeggiare la prima vittoria nella corsa cui probabilmente tiene di più, cercata e agognata da anni ormai.

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Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Pagina Facebook Team Sky

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