Ciclismo

Giro d’Italia 2015: a Campitello Matese vince Intxausti. Scaramucce tra i big, non cambia la classifica

Gianluca Bruno

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Prima vera tappa di montagna per il Giro d’Italia 2015. Dopo aver percorso la frazione più lunga di questa Corsa Rosa ieri, da Grosseto a Fiuggi, oggi si è ripartiti dalla città laziale per arrivare sulla salita di Campitello Matese, in Molise. A trionfare è lo spagnolo Benat Intxausti della Movistar, abile a sfruttare una fuga da lontano. Scaramucce tra i big, ma la Maglia Rosa resta sulle spalle di Alberto Contador.

Ritmi altissimi sin dalle prime fasi di gara: una prima fuga si era sganciata, ma il gruppo non ha lasciato spazio, anzi, ha raggiunto gli attaccanti spezzandosi in due tronconi per la velocità esagerata. Primo a prendere l’iniziativa in un momento di relativa calma è stato l’olandese Steven Kruijswijk della Lotto NL Jumbo, che ha percorso in solitaria il GPM della Forca d’Acero. Alle sue spalle 11 inseguitori: Beñat Intxausti Elorriaga (Movistar Team), Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani – CSF), Branislau Samoilau (CCC Sprandi Polkowice), Sebastien Reichenbach (IAM Cycling), Przemyslaw Niemiec (Lampre – Merida), Mauro Finetto (Southeast), Tom Danielson (Team Cannondale – Garmin), Ilnur Zakarin (Team Katusha), Franco Pellizotti (Androni Giocattoli – Sidermec). La fuga però non ha avuto l’accordo giusto nei chilometri che mancavano all’arrivo di Campitello Matese e il gruppo è riuscito a recuperare spazio nell’avvicinamento grazie alla spinta degli uomini Astana.

Iniziata l’ascesa finale Kruijswijk ha di nuovo accelerato, restando ancora una volta solo al comando, mentre alle sue spalle si è frantumato il gruppetto degli inseguitori. Da dietro sono rientrati a doppia velocità Reichenbach e Intxausti, mentre nel gruppo Fabio Aru ha provato il primo scatto ai -5km con tutti gli uomini di classifica che hanno tenuto il passo del giovane sardo. Al contrattacco dunque è andato un altro uomo dell’Astana, Mikel Landa, con il Team Sky in testa al gruppo Maglia Rosa. Intxausti ha attaccato in solitaria, riuscendo a mantenere un discreto vantaggio su Landa che ha passato Reichenbach, terzo sul traguardo. Quarto Aru davanti a tutti gli uomini di classifica.

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gianluca.bruno@oasport.it

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